News14 apr 2021

Coma_Cose: “Sanremo? Ci torneremo. Per Fiamme negli occhi abbiamo lottato”

Coppia sul palco e nella vita: l'album Nostralgia e un messaggio per Coez

I Coma_Cose hanno lottato per portare “Fiamme negli occhi” a Sanremo 2021, che è stata “una bella deviazione” prima delle 6 canzoni del nuovo album “Nostralgia”: “Torneremo al Festival se ci sarà il brano giusto”. Coppia sul palco e nella vita, California e Fausto Lama hanno pronto un tour con una decina di concerti, vivono Milano, il successo, la moda e lo sport senza dimenticare né la provincia né il mondo indie da cui provengono e, tra le righe, lanciano un messaggio per Coez: ecco la conferenza stampa del duo, alla vigilia dell'uscita del disco e di un mini-film che invita a “tenere vivo il proprio fuoco”.
SANREMO 2021. “Il Festival è stata una bella deviazione dal nostro percorso, un'esperienza gratificante e importante. Il brano è stato accolto bene, abbiamo anche combattuto per portarlo al Festival: ci era stato chiesto di presentare altri brani, ma alla fine ce l'abbiamo fatta” spiega California e Fausto aggiunge: “'Fiamme negli occhi', anche nel disco, rappresenta la pennellata più pop del disco in una tavolozza di colori molto varia”.
Per noi la televisione è un mondo totalmente sconosciuto, per quanto sia nelle case, io sono senza da 10 anni” ammette Francesca Mesiano in arte California, “Anche le dinamiche dello spettacolo erano una grande incognita che abbiamo affrontato: è stata une bella prova, un'emozione forte, ci piace ogni tanto scioccarci con esperimenti alternativi come questo, è rimasta la curiosità di vedere com'è davvero Sanremo, perché questa edizione sembrava quasi un evento tv registrato”. “Sì, con la canzone giusta torneremo a Sanremo, anche l'anno prossimo”, confessa Fausto, “Il Festival empatizza con la gente in un modo potente, è un grande evento mediatico, mentre i social ad esempio spesso restano più dispersivi. Facendo questo lavoro è innegabile che fa piacere arrivare a più gente possibile”.
Che effetto vi fa il paragone con Al Bano e Romina? “Ci fa sorridere: magari avessimo una carriera così longeva, successi in Russia e una tenuta in Puglia!”, scherzano, “La punta dell'iceberg è una coppia che canta sul palco dichiarandosi l'amore ma forse quello che c'è dietro è molto diverso, speriamo di svelare anche la parte dell'iceberg nascosta sotto il mare. È come quando ti danno un soprannome da ragazzino contro cui non puoi lottare: se alla gente fa simpatia questa cosa, è giusto così. Chi vuole può approfondire la nostra storia. In tutti questi anni non esiste la foto o un video di un nostro bacio rubato, la nostra paura è risultare trash, non è che un bacio in pubblico debba esserlo per forza, però ci fa scattare quel campanellino lì”.
FIAMME NEGLI OCCHI. Già Disco d'Oro, è stabile nella top 15 della classifica settimanale FIMI dei singoli più venduti, viaggia fortissimo anche sulle piattaforme con 8milioni stream e su YouTube, con oltre 4 milioni di visualizzazioni per il videoclip: “Racconta l'amore, la nostra storia e la complicità in generale”, continua Fausto Zanardelli, “Il testo nasconde chiaroscuri ed elementi di tensione, è quello che ci contraddistingue: c'è un piccolo momento di razionalità che ci riporta al nostro percorso, alle difficoltà che abbiamo affrontato e alle volte in cui ci siamo dovuti rialzare. È una canzone d'amore ma anche di vita, di piccole cose quotidiane. L'idea del video consiste nel non riuscire mai a raggiungersi e toccarsi, è la metafora della canzone, c'è un senso di precarietà: alla fine c'è la fiamma ad unirci”.
Fiamme negli occhi” è stata scritta a prescindere da Sanremo, era pronta a settembre, quando pensavano al disco: “C'è stata l'occasione e abbiamo voluto presentare questo pezzo per il Festival, è stato abbastanza naturale, l'abbiamo fatta con i nostri produttori di sempre Mamakass, abbiamo pensato la coreografia a casa noi due, con il nostro metro di misura dell'artigianato di 2 persone, che nasce dalla nostra cucina e va nell'etere, non abbiamo cambiato gli equilibri. È cambiato che ora il pubblico è più ampio e magari ci riconoscono al supermercato, tutto qui” racconta Fausto Lama.
NOSTRALGIA. Il titolo “racchiude tutto il concept del disco”, in uscita venerdì 16 aprile 2021 con 6 canzoni inedite tra cui “Fiamme negli occhi”: “Descrive la nostra nostalgia, la nostra storia prima che ci conoscessimo. La vita nell'ultimo anno e mezzo ci è stata negata, quindi abbiamo scritto guardando al passato. Le canzoni hanno un mood e un sound che si discosta dai lavori precedenti. È un disco concentrato: sono solo 6 pezzi e l'outro. È una scelta coraggiosa, un po' vintage, ma anche una necessità narrativa: queste tracce raccontano tutto” dice California.
Fausto aggiunge: “È un disco un po' sospeso che capita in un momento particolare che stiamo vivendo, una sensazione che ha invaso la penna e l'ispirazione. Le tematiche sono la crescita di ragazzi che diventano adulti, cioè noi. Ogni brano è un viaggio a se stante ma c'è un filo conduttore: in copertina ci sono due bambini che vanno a fuoco, il talento è una fiamma che va tenuta viva. È anche una promessa che ci facciamo io e Francesca: restare coerenti con quello che ci piace. Il disco non parla di lockdown ma ha l'atmosfera di una terra di mezzo, c'è una sensazione di passaggio e d'incertezza, a partire dalla durata. È venuto così, cercando materia fisica nel passato, perché ci manca come non mai toccare con mano le cose, gli odori e le sensazioni, anche per scappare dalla quotidianità in questo momento”.
Il nuovo album “Nostralgia” si distingue dalle produzioni passate: “Hype-Aura era un manifesto sonoro dell'urban, non volevamo ripeterci, qui il sostrato sonoro è completamente diverso e dal punto di vista dei testi è la giusta prosecuzione: dopo l'incontro e le nostre precarietà, ora siamo una giovane coppia consolidata che si interfaccia con l'età adulta, il passato è la leva per descrivere il presente”, spiega Fausto, “'Squali' che chiude il disco precedente poteva stare anche nel nuovo, è il giusto prolungamento. Qui non ci sono più i miei versi né quel modo di cantare. Abbiamo messo uno stop anche sui giochi di parole, era una chiave di lettura ironica, era il nostro punto di forza e ci divertiva: ci siamo resi conto che stava prendendo troppo spazio rispetto al nostro vero codice narrativo che invece è una sorta di poesia altissima e bassissima insieme. Non volevamo essere fraintesi ed eravamo un po' stufi: già il pezzo di Sanremo è molto ripulito, il disco procede su altri mondi lessicali”.
Riguardo ai 6 brani, “La canzone dei lupi” è “la vera canzone d'amore del disco, anche più di 'Fiamme negli occhi', è molto intima, onirica e immaginifica. È un grande manifesto di libertà, è la promessa che ci facciamo di restare intimi e coerenti aldilà di ciò che ci succede nella vita. Racchiude proprio una dimensione di coppia. Abbiamo problemi con le canzoni d'amore, perché siamo una coppia e molti si aspettano questo da noi: è difficile quindi trovare nuovi percorsi per scrivere, perché non ci piace ripeterci né essere scontati. Questa quindi è la nostra canzone d'amore definitiva: ci diciamo che qualsiasi cosa succederà rimarremo comunque liberi”; invece ad esempio “Novantasei” è “un esercizio sulla musica degli anni 90, stile Nirvana, quindi abbiamo messo quelle sensazioni e quei suoni. Ti catapulta in quegli anni, con quel sapore, quando il grunge finisce e inizia a diventare pop: è il primo tradimento della musica mainstream, ma in realtà aveva una sua purezza, una sua ingenuità. È un anno esattamente in mezzo a un'epoca”.
CALIFORNIA E FAUSTO. Coppia nella vita e nella musica, con “Nostralgia” aggiungono un’altra bellissima tappa a questa storia di rivalsa iniziata nel 2016 quando i due si ritrovano a fare i commessi in un negozio dopo aver messo da parte il sogno di vivere di musica: sarà proprio il loro amore, inteso nel senso di presenza e supporto reciproco, a dargli la forza di prendersi cura della propria “fiamma”, del loro talento. “Siamo persone molto diverse di base, abbiamo opinioni diverse in tutto”, svela Francesca, “Io sono impulsiva e kamikaze nelle cose, mi lancio, lui è più riflessivo: così ci siamo smussati e trovati nel centro. Lui ha ammorbidito me e io ho fatto il contrario con lui. Il nostro equilibrio è non essere mai d'accordo su niente. Dal passato ci siamo lasciato indietro tutto e niente, la scrittura di questo disco è un modo per mettere un punto su certe cose che abbiamo fatto e perdonarci un po'. Di solito ci sono due modi per vedere la nostalgia: la mente cerca di ricordarti solo le cose belle ma in realtà a noi spesso succede di ricordare anche le cose brutte, che rimangono lì. La funzione di questo disco è analizzarci per dirci che alla fine, nonostante tutte le cose di cui ti accusi, siamo diventati quello che siamo”.
Fausto Lama racconta: “Viviamo tanto il tema della coppia, abbiamo avuto un salto gigantesco con Sanremo ma abbiamo un pregresso. Sul palco siamo musicisti, a casa siamo una coppia: entrare nel nostro mondo vuol dire venire subito a cena a casa nostra, come è successo al nostro direttore d'orchestra sanremese Vittorio Cosma. Questo disco non indora la pillola, parla alla pancia e ha dei lati ruvidi, si possono trovare anche aspetti più introspettivi, per conoscere i Coma_Cose prima del Festival. Francesca è esplosiva, difficile da tenere a bada, farebbe tutto subito. Io sono un pochino morigerato”, “Saggio” chiosa lei.
CONCERTI. “Aspettiamo risposte certe, sappiamo che qualche data sul calendario è stata segnata e si farà. Non abbiamo ancora avuto tempo di pensare allo show, ma lo faremo appena potremo” rivela California e Fausto aggiunge: “Siamo consci che i concerti avverranno probabilmente con restrizioni e questo disco intimo ha la giusta dimensione per essere suonato in situazioni più raccolte. Siamo arrabbiati per come è stato gestito il mondo dello spettacolo, si poteva provare a fare qualcosa. Sembra che verrà fatto questa estate, non vogliamo mancare all'appello: aspettiamo che si rischiari del tutto il cielo e che ci lasciamo questa situazione alle spalle. Però bisogna anche prendere quello che c'è di buono: se il mondo della musica si impunta dicendo che finché non si apre tutto non si suona, forse bisogna cambiare lavoro”.
Per ora non ci sono date previste a Pordenone, la città di California: “Purtroppo non è messa benissimo dal punto di vista della musica live. Sul Friuli-Venezia Giulia e in generale abbiamo poche notizie: dovrebbero essere una decina di concerti, non sappiamo ancora le città, mi farebbe piacere ripassare dal Friuli. Mi manca sempre, specialmente la parte di natura, ho vissuto soprattutto i campi: mi manca andare in auto per le strade, perché la mia regione sembra un po' l'America dal punto di vista dei paesaggi, me l'ha fatto notare Fausto. Ma ci manca tutto, prendere e partire, perché anche il viaggio e le colazioni scrause in hotel sono parte dell'esperienza. Ci è stata tolta una parte fondamentale del nostro lavoro. Ci manca tantissimo anche andare a vedere i concerti”.
MILANO VS PROVINCIA. “Siamo scappati dalla provincia ma non riesci a togliertela da dentro, è un grande amore, alla fine sai che tornerai lì, è un richiamo che hai dentro, ci manca. Poi quando arrivo lì voglio subito fuggire” scherza California e Fausto, che è di Gavardo (Brescia) sul Lago di Garda spiega: “In quest'anno dove non abbiamo potuto vivere la città, siamo tornati indietro alla provincia anche nei ricordi, potevamo essere ovunque: passeggiavamo dietro casa, a Milano Sud, che è molto simile alla provincia, tra i campi e zone residenziali che ci ricordano tanto da dove veniamo”.
“Di Milano ci manca il suo caos, l'offerta serale, i bar, i ristoranti, i concerti, i musei, tutto ciò che fa parte di una città poliedrica come questa. Se togli tutta la parte creativa, restano i palazzoni e lo smog. A quel punto è meglio pensare ai campi sterminati della provincia e al mio lago. Speriamo che Milano torni a essere quello che è sempre stata. Per adesso rimaniamo qua: in un grande viaggio potremmo individuare una nuova metà” conclude Fausto.
L'INDIE E COEZ. Il mondo musicale da cui i Coma_Cose vengono “sta cambiando, non è più di quello di prima, anche con i social, YouTube e le piattaforme. La distinzione negli ultimi anni si è molto affievolita. Chi fa davvero concerti in Italia spesso sono i gruppi indipendenti come noi” afferma California e Fausto incalza: “La line-up sanremese di quest'anno ha fotografato il cambiamento musicale del Paese. Il nostro pubblico è stato contento della nostra partecipazione al Festival: forse si ritrovava un po' in noi, era felice di vederci incastonati in un tam tam più grosso, anche solo per tifo e campanilismo. Non è stato percepito come un tradimento. È anacronistico vedere Sanremo come il male e questo disco sarà pane per i denti del pubblico della prima ora, anzi il rischio è che non venga capito dal nuovo pubblico ma è una cosa che non ci interessa. La musica è di chi l'ascolta”.
Il duo ricorda che il suo secondo o terzo concerto è stato in apertura di un live di Coez al Goa-Boa Festival di una città piena di fascino come Genova: “Poi è successo di nuovo dopo circa un anno. Incontriamo spesso Coez, chissà che non ci sia modo di reincontrarsi, speriamo di tornare a suonare presto. Cosa diremmo ai Coma_Cose di quello show? Tieni duro, non mollare, cerca di divertirti. La benzina è fare canzoni perché non conosci altri modi per esprimere quelle emozioni. Ci rendiamo antipatici dicendo un sacco di no, in un mondo dove molti prendono corsie velocissime. Però a fine giornata, davanti a un piatto di pasta, capiamo che stiamo facendo la cosa giusta, siamo tranquilli e felici” dichiara Fausto.
MODA E SPORT. “Siamo appassionati di andare a ricercare vestiti pazzi, vintage tendenzialmente”, racconta California, “Lui compra taglie a caso, che spesso non gli vanno neanche, solo perché gli piace l'oggetto. La moda ci piace da quando siamo ragazzini, in quanto oggetto estetico, ma anche studiarla. Abbiamo pensato il trucco per Sanremo con il nostro make-up artist: è stato divertente, tendenzialmente non mi trucco mai, ma negli ultimi anni mi ha appassionato anche questa forma di espressione. Anche per gli abiti lavoriamo con una stylist da qualche tempo: per noi non è facile farci vestire da qualcun altro ma con lei abbiamo un rapporto di amicizia”.
Riguardo alle abitudini sportive, Francesca spiega: “Il podismo fa parte della nostra vita da un po' di anni ed è il nostro modo per parlare in maniera diversa, per avere una prospettiva nuova, vedere le strade, i marciappiedi e gli alberi. È il pilastro fondamentale della nostra attività fisica. Io mi alleno un paio di volte a settimana, faccio esercizi freestyle a casa per riattivare i muscoli, un po' di stretching”. Inoltre Fausto è del Milan, lei dell'Inter: “Sono simpatie legate alle storie familiari, ma non siamo tifosi”.