INTERVISTA10 dic 2021

Coez ha scritto tanto negli ultimi anni. “Sono stato più di 150 giorni in studio”

L’artista lo ha raccontato ai microfoni di Radio Italia solomusicaitaliana

Coez ha presentato il suo nuovo album Volare, nel Reward Music Place di Radio Italia solomusicaitaliana. Dopo aver regalato al pubblico un assaggio del nuovo disco con Occhi rossi, Coez ha scambiato due chiacchiere con Mauro Marino e Manola Moslehi. "La pandemia mi ha riportato in una situazione comune a tutti. Questa cosa l’ho apprezzata, ma ora voglio tornare a suonare. Ho scritto tanto. Sono stato più di 150 giorni in studio. Probabilmente, non accadeva dal primo disco di stare tutti questi giorni in studio”, ha detto, fra le varie cose.
(Mauro Marino) Ci hai appena cantato Occhi rossi. Sappiamo che è la tua canzone preferita dell’album…
(Coez) “Sì, oggi l’abbiamo fatta in una versione nuova, piano e voce. È un pezzo che aspettavo da un po’. L’ho capito quando è arrivato”.
(Manola Moslehi) Sono passati due anni e mezzo dal tuo ultimo disco. Cosa è successo in questo periodo, pandemia a parte?
(Coez) “Ben poco, purtroppo. Ho ritrovato il rapporto con la normalità. Erano svariati anni che facevo un disco e poi andavo in tour. Non dormivo nel mio letto da un po’. Bella come vita, eh, ma ti estranea. La pandemia mi ha riportato in una situazione comune a tutti. Questa cosa l’ho apprezzata, ma ora voglio tornare a suonare. Ho scritto tanto. Sono stato più di 150 giorni in studio. Probabilmente, non accadeva dal primo disco di stare tutti questi giorni in studio”.
(Mauro) Il tuo nuovo disco si intitola Volare...
(Coez) “Prende il nome dall’ultimo pezzo rap che ho fatto. Quindi, mi sembrava di riprendere da lì. Volevo dargli il titolo di un pezzo classico. I testi non parlano di cose attuali. Quindi, Volare sta proprio a significare che i testi non poggiano su nulla di attuale. Sono pezzi che non invecchiano”.
(Manola) Il video del nuovo singolo Come nelle canzoni è stato girato a Parigi. Ci stavi dicendo, fuorionda, che alcune scene sono state girate alle 6 del mattino…
(Coez) “Sì, per avere Montmartre vuota, anche se in realtà c’era già qualcuno che correva. Volevamo dare la sensazione che fossi solo”.
(Manola) Ma il filo rosso?
(Coez) “È stata un’idea del regista. Sono andato davvero in giro per Parigi, con un microfono e un filo, che poi in post produzione è diventato rosso. L’idea mi ha fatto impazzire. Il fil rouge...”.
(Mauro) Nell’album ci sono tante contaminazioni...
(Coez) “Sì, molte. Diciamo che ripercorso un po’ i miei gusti, i miei stili e i generi con cui sono cresciuto. Ho mescolato un po’ le carte. Ho messo da parte l’etichetta dell’indie, che mi era stata data in realtà. Mi sono distaccato da quelle sonorità. Ho fatto una cosa più... americana. Poi, nel disco ci sono tanti amici”.
(Manola) In programma ci sono tantissimi live. 12 date sono andate sold out...
(Coez) “Sì, poi, oggi ne sono state aggiunge altre”.
7.03 - Teatro Concordia - Torino
13.03 - Estragon - Bologna
26.03 - Tuscany Hall - Firenze
7.04 - Alcatraz - Milano
14.04 - Gran Teatro Morato - Brescia
15.04 - Gran Teatro Geox - Padova
20.04 - Atlantico - Roma
(Manola) Suonerai nei club. Come mai proprio i club?
(Coez) “Per il contatto con il pubblico e per far suonare il mio entourage il più possibile, per recuperare lo stop dovuto alla pandemia. Poi, visto il periodo di incertezza, ho preferito partire dai club e vedere come va, tastare il terreno”.
(Mauro) Poi, verrai anche qui, nel Reward Music Place… il 20 gennaio!