LE SUE PAROLE20 gen 2024

Claudio Baglioni annuncia il ritiro nel 2026: “Ancora mille giorni e saluterò”

Il cantautore dà l’annuncio alla stampa, a poche ora dalla prima data a Milano del nuovo tour indoor, in un evento a cui c’eravamo anche noi di Radio Italia solomusicaitaliana: le sue parole e cosa succederà fino al 2026

A poche ore dal primo dei 5 appuntamenti milanesi, con un lungo tour nei palazzetti da affrontare “aTUTTOCUORE”, ecco l’annuncio che non ti aspetti. Claudio Baglioni convoca la stampa per comunicare ufficialmente il suo ritiro dalle scene dopo 60 anni di vita artistica, un congedo che inizia adesso ma durerà mille giorni: un ultimo giro d’onore, con un disco sicuro e altri progetti da qui al 2026, per salutare con calma e da “vincente” il suo pubblico.
Ho deciso di concedermi il giro di onore, di chiudere questa bellissima storia umana e musicale”, annuncia Baglioni al Mediolanum Forum di Milano, dove stasera (sabato 20 gennaio) andrà in scena la prima delle 5 date della tranche indoor di “aTUTTOCUORE”. “Mio padre diceva: ‘Dal ring si cerca sempre di scendere da vincenti’. Vorrei suonare ancora per mille giorni e terminare la mia attività entro il 2026, dopo una serie di progetti”.
Una decisione che arriva in un 2024 che segna i 60 anni effettivi dall’inizio della sua carriera: “Il mio primo disco è uscito nel 1969, ma la mia vita musicale inizia nel ’64 quando, non ancora 13enne, ho salito i primi gradini di un palco a Centocelle, quello del piccolissimo Festival di San Felice da Cantalice”, ricorda, tornando a quella prima volta in cui cantò il brano “Ogni volta” di Paul Anka.
Ora che ho tagliato questo traguardo”, dice tornando sul suo addio alle scene tra 2 anni, “mi piacerebbe godermi senza affanni questi mille giorni, miei e spero di tante altre persone. Gli anglosassoni parlano di ‘giro della vittoria’: entro il 2026, per me, saranno tutti ‘ultimi giri’, che non saranno ripetuti”.
Su tutti, l’opera-show “aTUTTOCUORE”, che si è appena arricchita di una quinta data a Roma e che è pronta a conquistare anche i palazzetti, dopo la data Zero di Pesaro: “Sarà l’ultimo atto nelle arene indoor”, chiarisce Baglioni. Ma non solo: “In questi mille giorni, ci sarà sicuramente un disco e qualche progetto, ma non tantissimi, perché lo spazio temporale non è così grande”.
Il prossimo album, però, è ancora tutto da pensare e da realizzare: “Ho tantissimi appunti che non ho nemmeno il coraggio di ascoltare... Avrò 2-3mila frasi musicali messe da parte. Proverò a chiudere con uno stretto numero di brani quella che sarà la mia prossima produzione musicale: spero di far meno, ma di farlo bene”. Superati i mille giorni, poi, è probabile che non usciranno più brani dalla penna di Claudio Baglioni: “Potrei anche continuare a scrivere, ma magari qualcos’altro. Perché la musica è un’arte difficilissima, le grandi canzoni sono rare”.
Il cantautore vuole salutare con calma, con un giro d’onore che ricorda quello dei calciatori quando decidono di attaccare gli scarpini al chiodo: “Voglio concedermi quello che si concedono gli sportivi, quel giro in cui rallenti un po’ e passi tra le persone, per godere del fatto che insieme a loro hai costruito una strada”, aggiunge ancora con un po’ di emozione, dopo averci riflettuto a lungo, di fronte a giornalisti e critici che Claudio ci teneva a incontrare di persona. “Mille giorni sono un tempo abbastanza lungo per togliermi ancora delle curiosità, ma il gran finale, il mio ‘giro della vittoria’, è già iniziato”.
I prossimi concerti dovrebbero diventare così l’ultima occasione per vedere l’artista dal vivo in un palazzetto: “Ho pensato che questa fosse la cornice giusta, per iniziare un’ultima corsa più pensata e più studiata. Non so come mi sentirò dopo l’ultimo concerto, ma ci arriverò piano piano”, spiega ancora il grande artista. “Questo non è un conto alla rovescia, ma un ‘canto’ alla rovescia, quindi sarà un passaggio indolore”.
D’altronde, per Claudio Baglioni, lo show “aTUTTOCUORE”, insieme a Radio Italia solomusicaitaliana come Radio Ufficiale, è lo spettacolo migliore e più completo che abbia mai portato dal vivo nelle arene: “Volevo arrivare a un grande progetto conclusivo, dopo i tanti che avevo fatto al chiuso. È la sommatoria di tutte queste esperienze: segue ambiziosamente l’idea di Wagner, che pensava di contaminare la musica sinfonica con altre discipline artistiche. Attraverso le mie canzoni, poi, racconto in modo popolare anche una mia vicenda musicale”.
Entro il 2026, ci sarà tempo anche per il Festival di Sanremo?Ci sono stato due volte come ospite e due volte come ‘colpevole’ in quanto direttore, dittatore e dirottatore", ricorda con un pizzico di ironia. “Temo però che Sanremo mi resisterà, e quindi smetterò prima”.
Dal 1964 ad oggi, non si riescono a contare i risultati e i record messi a segno da Claudio Baglioni: “La vita è adesso”, con qualcosa come 4 milioni e mezzo di copie vendute, è ancora l’album più venduto della storia del mercato italiano: “Ne vado fiero, perché ho fatto tante cose per primo”. Ora, però, tornare a cantare avrà un sapore diverso: “Sento di essermi liberato. Stasera salirò sul palco con un altro tipo di emozione, più solenne”.
Noi di Radio Italia solomusicaitaliana saremo presenti in questa serata speciale al Forum di Milano e tra poche ore vi racconteremo tutto. L’epico e visionario show girerà i palazzetti italiani per oltre un mese, fino al gran finale, a questo punto ancora più memorabile, con la nuova data del 26 febbraio al Palazzo dello Sport, proprio nella Roma di Claudio Baglioni.