News18 nov 2020

Cesare Cremonini scrive una lettera a Vasco Rossi

Il rocker gli risponde e gli spiega perché è un "Super Vissuto"

Oggi, 18 novembre, è uscito il numero speciale di Vanity Fair diretto da Cesare Cremonini e intitolato VIVERE. "Ho scelto la parola #VIVERE per legarci più forte, in questo momento difficile, alla vita [...] #VIVERE, per me, è questo. Condividere. Conoscere. Scrivere. Emozionare. Abbracciare. Vincere. Perdere. Cambiare. Amare. Creare. Unire. Non per forza in questo ordine. Tutto questo mi ha aiutato a essere qui oggi", ha spiegato sui social. 
Con questo numero speciale, il cantautore ha voluto quindi celebrare la vita e, per farlo al meglio, ha coinvolto i grandi protagonisti del mondo dell'arte, della moda e della parola che hanno storie da raccontare. 
Secondo Cesare Cremonini, non poteva mancare Vasco Rossi. Così gli ha mandato un'email e gli ha chiesto di prendere parte al suo numero speciale con una lettera sulla sopravvivenza. "Non posso, davvero non riesco a pensare a questo numero, alla capacità degli uomini di vivere anche quando… sono morti dentro, senza passare prima da te. Anche solo per dirti grazie", ha scritto Cesare Cremoni. "Da fan e grande appassionato della tua musica so, ho avvertito e ho interiorizzato tutta la fragilità e l’umanità che sono diventate parte della tua poetica e della tua forza. Per questo vorrei chiederti di scrivere una piccola lettera sulla sopravvivenza [...]. Sopravvivere, una parola enorme, che sulla tua pelle ha assunto un significato comprensibile per tutti", ha proseguito. 
Vasco Rossi ha accettato e ha risposto al giovane collega, confessandogli che lui non è solo un sopravvissuto, lui è un Super Vissuto.
"Mi ha fatto molto piacere la tua mail, ho capito che oltre a essere bravo, sei anche una bella persona, serena. È veramente un brutto periodo. Per tutti. Una catastrofe planetaria che nessuno avrebbe potuto immaginare, sarebbe stato peggio solo… Se ci avesse colpiti un meteorite! [...] Ma sopravvivremo anche a questo…!! Sopravvivremo e te lo dico io che… Se non sono un sopravvissuto io… io sono un… Super Vissuto!", ha scritto Vasco Rossi. 
Nella lunga lettera che il rocker ha scritto per il numero di Vanity Fair di Cesare Cremonini ha spiegato nel dettaglio quando e perché è stato un sopravvissuto. 
È sopravvissuto alla noia di Zocca, un paesino adatto ai pensionati, ma meno adatto ai giovani. "Sono sopravvissuto alla noia. Vivendo a Zocca sapevo che da lì bisognava partire perché se sei in pensione ci stai benissimo, ma a 20 anni non c’è niente da fare", ha raccontato. 
Poi, è sopravvissuto agli anni ’70, gli anni di Piombo. "Sono sopravvissuto agli anni ’70 [...]. Io ero un indiano metropolitano, cercavo di migliorare me stesso perché ero l’uomo anarchico e, sinceramente, a me sembravano dei matti quelli che si chiamavano 'potere operaio' ed erano studenti, come gli altri", ha continuato. 
È sopravvissuto anche a una donna femminista. "Ah, sono sopravvissuto alla femminista che mi massacrava di parole, sincerità e dialogo nella coppia innanzitutto, e poi alla mia prima confessione di tradimento mi ha mollato!", ha proseguito.
Oltre che agli anni '70, è sopravvissuto anche agli anni '80, quelli degli eccessi, e agli anni '90, quelli dell'apice della carriera e della voglia di mettere su famiglia con Laura Schmidt. "Sono riuscito a tenere in piedi quella famiglia! Grazie naturalmente alla Laura che ne è stata l’artefice e una compagna straordinaria. Abbiamo amato il 'progetto famiglia', qualcosa di solido che si costruisce insieme, che va oltre alla passione e si trasforma via via in affetto, amore", ha rivelato. 
È sopravvissuto anche agli anni 2000, quelli del millennium bug e della sua depressione. "Quando gli amici hanno cominciato a morire intorno, Lolli, Massimo, Marietto… E sono andato in depressione", ha svelato.
Infine, è sopravvissuto agli anni '10, quelli della "canzoni oneste e sincere", e a tre malattie. "Nel 2011 sono andato in coma per tre o quattro volte. Preso per un pelo, eh".
Le sfide però non sono finite per Vasco Rossi (ma anche per tutti noi): c'è il Covid. Il rocker è convinto di sopravvivere anche al Coronavirus, forse.... "o forse, però, sai cosa c’è? C’è che morirò di noia per il lockdown", ha infine scherzato.