News19 mar 2020

Cesare Cremonini, luminarie dei suoi versi all'asta: “Più forti insieme”

Devoluto in beneficenza l'intero ricavato: “Tutti possiamo essere Robin”

Le luminarie di Via D'Azeglio a Bologna, con il testo di Nessuno vuole essere Robin di Cesare Cremonini, vanno all'asta contro il Coronavirus (Covid-19) per la Fondazione Sant'Orsola, il Policlinico e gli ospedali bolognesi. L'artista acquista la prima frase della canzone e spiega tutto in un video.
Dal primo giorno di accensione”, spiega Cremonini, “Sono diventate un simbolo di aggregazione e condivisione per chiunque arrivasse qui da ogni parte d’Italia. Oggi è ancora più forte il sentimento e il desiderio che queste 'nostre' luminarie possano aiutare la città”.
Grazie alla collaborazione con la Fondazione Sant'Orsola e al consorzio commercianti di Via D’Azeglio”, continua Cesare, “I versi di 'Nessuno Vuole Essere Robin' saranno messi all’asta da domani mattina e l’intero ricavato andrà alla Fondazione per il progetto 'più forti INSIEME', a sostegno del Policlinico e di tutto il personale degli ospedali di Bologna in prima linea nel combattere l’emergenza Coronavirus”. “Io acquisterò la prima frase della canzone”, annuncia l'artista, “E non vedo l’ora di farvela vedere accesa, da casa! Tuttip possiamo essere Robin”.
L’asta benefica per comprare le luminarie di Via d’Azeglio a Bologna, con il testo di Nessuno vuole essere Robin, parte alle 10 di oggi: le donazioni saranno utilizzate per attivare nuovi posti in terapia intensiva e aprire nuovi reparti per chi contrae la malattia, ma anche per sostenere con servizi e aiuti concreti il personale che lavora in prima linea per difendere la salute di tutti e che porta sulle proprie spalle il peso maggiore di questa crisi.
A chi tra loro vuole continuare a lavorare nei reparti ma non se la sente di rientrare a dormire a casa per la paura di contagiare i propri familiari è stato garantito gratuitamente, grazie alle donazioni già arrivate, un posto in albergo. A chi ha figli o genitori anziani è stato offerto un voucher o rimborso, fino a mille euro, per sostenere le spese di babysitter, educatori e badanti. Per assicurare la consegna gratuita della spesa a domicilio o in un punto a fianco dell’ospedale, da cui passare a fine turno, è stato costruito un servizio ad hoc, non riuscendo le piattaforme tradizionali a garantire la consegna in giornata.
Si può donare anche senza partecipare all’asta, che ha una base di mille euro: tutte le informazioni per sostenere questa iniziativa contro il Coronavirus (Covid-19) sono sui profili ufficiali di Cesare Cremonini.