News05 apr 2020

Cesare Cremonini, luminarie all'asta: 45mila euro per medici e infermieri

“Aspetto le foto con le luci accese nei vostri giardini, salotti o camere”

L'asta delle luminarie di Via D'Azeglio a Bologna con il testo di Nessuno vuole essere Robin di Cesare Cremonini ha raccolto 45mila euro per medici e infermieri contro il Coronavirus: ora, per la Croce Rossa Italiana, l'artista e Coca-Cola uniscono le forze nella campagna Un giorno migliore.
Grazie ai 45mila euro raccolti”, spiega Cremonini, “Con l’asta sulle luminarie di via d’Azeglio di Bologna sono stati assicurati supporto e alloggio a 65 medici e infermieri che si sono ammalati di Coronavirus durante il lavoro e non possono fare l’isolamento a casa perché vivono con le loro famiglie o con persone anziane”.
GRAZIE a tutte le persone che hanno donato”, continua il cantautore, “Grazie al Comune di Bologna, alla Regione Emilia Romagna e alla fondazione Sant’Orsola impegnata da sempre con dedizione nella cura e nel supporto ai malati e alle loro famiglie sul territorio, grazie a Via d'Azeglio, al consorzio dei commercianti e a tutte le testate giornalistiche che ne hanno parlato aiutandoci a raggiungere questo obiettivo”.
Il cantante, che ha acquistato la prima delle luminarie con il testo della sua canzone Nessuno vuole essere Robin, conclude così: “Ora aspetto le vostre foto con le luminarie accese nei vostri giardini (spero) o nei vostri salotti (oh my!) o nelle vostre camere da letto (wow)”.
Intanto Cesare Cremonini e Coca-Cola hanno lanciato la nuova campagna benefica Un giorno migliore a sostegno della Croce Rossa Italiana contro il Coronavirus: “Quante ambulanze attrezzate, quanti mezzi per l'assistenza personale dei malati e del personale sanitario, quanti materiali per il trasporto ad alto contenimento biologico, quante macchine e ciclomotori per assistere le persone a casa, quanti dispositivi medici per uso ospedaliero potremmo acquistare se ognuno dei followers del mio account donasse quel che può, anche pochissimo, alla Croce Rossa Italiana?”.