E’ la prima volta che incontro Caparezza. Per te è un debutto a RADIO ITALIA LIVE – IL CONCERTO. Conosci già questa piazza… “Sì, ho suonato qui un Capodanno che ricordo positivamente, è stata una bella cornice. Sono legato a Milano, avendoci vissuto per 7 anni quando studiavo. Mi ricordo che c’erano negozi di dischi giganteschi e per me che venivo da Molfetta era una novità incredibile. Adoravo ciondolare in questa piazza”.
C’è anche una sezione dedicata al rap. Tu segui questi nuovi rapper? “Sì, li seguo anche se è il linguaggio di una nuova generazione non diretto a me, non posso comprenderlo. Dentro questo nuovo linguaggio, che rispetto al passato è meno basato sulla tecnica e sulle rime ma più sulla sonorità, ci sono persone che mi piacciono perché catturano la mia attenzione con i temi trattati”.
C’è stata tournée invernale strepitosa ora sei pronto per ripartire. Diciamo alcune date: il 27 giugno sarai a Lucca, il 29 a Padova, l’1 luglio a Barolo, il 3 torni a Milano Hai cambiato qualcosa? “Ho cambiato tutto, mi annoio facilmente, non riesco a portare per troppo tempo in giro lo stesso spettacolo. In qualche caso, raramente, cambio anche gli arrangiamenti, però mi piace rimanere ancorato all’idea originale”.
Domani sera canterai con l’orchestra… “La mia vita artistica è cambiata molto quando ho allargato orizzonti, passando dai campionamenti alla musica suonata, anche se si centuplica la difficoltà. Io sul palco di base porto base che può essere definita rock perché ha una base ruvida, mentre con l’orchestra gli archi la fanno da padroni ed emerge la parte romantica di questa nazione”.