A non troppi chilometri di distanza, l’artista è protagonista del Festival di Sanremo 2025: “La tana del granchio” non è solo il brano con cui Bresh gareggia, ma anche quello della piazza che, a Sanremo, lui ha preso in prestito per una serie di attività originali: “Siamo andati oltre le aspettative, con un sacco di serate-evento e un contest di freestyle. Abbiamo tatuato anche un sacco di persone, purtroppo non tutte quelle che l'hanno richiesto”, racconta il cantante nella video-intervista Atupertu con la nostra Redazione, che trovate più in basso.
In tutto questo, Bresh, da gran tifoso genoano, ha portato con sé anche tantissime maglie “vintage” della sua squadre del cuore, risalenti all’annata 1999/2000. “Abbiamo regalato a tutti gli artisti, e non solo, una maglia con il proprio nome e la propria data di nascita. È un buon benvenuto da dare a chi viene in Liguria”, spiega, dal Fuori Sanremo, ribadendo l’appartenenza alla sua terra.
Le sue origini verranno fuori in modo molto forte anche questa sera, venerdì 14 febbraio, nella serata delle cover in cui Bresh duetterà con Cristiano De Andrè sulle note dell’immortale “Crêuza de mä”: “Sono orgoglioso, perché Faber ci rappresenta ed è giusto omaggiarlo”, dice, ricordando anche il tributo che il concittadino Olly porterà nella stessa sera, cantando “Il pescatore”.
Bresh e Olly sono solo due degli artisti genovesi che si stanno affermando in questi anni: nella lista, ci sono poi Alfa, Tedua e non solo: “Io e Mario facciamo questo da anni. Poi, Alfa e Olly sono subentrati con la loro arte”, commenta Bresh, parlando di un “bel blocco”. Senza presunzione, poi, si tira fuori dal discorso e, ai colleghi genovesi, dice: “Siete forti, raga! Portiamo in alto Genova”.
In autunno, Bresh sarà per la prima volta dal vivo nei palasport di Roma e Milano (due volte), anche se, numeri alla mano, l’artista si è già esibito a Milano di fronte a tanti spettatori quanti quelli che servono per riempire il Forum. “Però i palazzetti sono un orgoglio gigante. Il concerto cambierà e sarà una roba fighissima. Non voglio spoilerare nulla, ma ci sarà da cantare, abbracciarsi, emozionarsi e ricordarsi quel momento”, conclude, promettendo altri appuntamenti dal vivo e live nella sua Genova.
Intanto, a proposito di live, ci sono ancora due serate da vivere al Festival di Sanremo, tra l’intenso omaggio a Fabrizio De André questa sera e l’ultima esibizione con “La tana del granchio” nella finale di domani.