Blanco: quello che non sai su di lui e che scopri grazie a Bruciasse il cielo
Ieri sera (martedì 7 novembre) a Milano si è tenuta la première del film, grazie alla quale si è scoperto che l’artista scrive “Ti amo” alla mamma Paola ogni notte
Ogni notte, Blanco scrive alla mamma Paola un messaggio per augurarle "Buonanotte" e per dirle “Ti amo”: questa è una delle curiosità emerse, ieri sera (martedì 7 novembre), dalla première di Bruciasse il cielo, il road movie dell’artista bresciano, che uscirà su Prime Video domani (giovedì 9 novembre).
Da dopodomani (venerdì 10 novembre), invece, potrete ascoltare su Radio Italia solomusicaitaliana il brano che ha dato il nome al film.
In Bruciasse il cielo, Blanco si racconta a partire dai primi brani mai pubblicati e scritti quando era un adolescente (e si chiamava Fyrex) e dalle prime esibizioni dal vivo con un gruppo di amici in alcuni locali del bresciano di fronte a una decina di persone oppure davanti a nessuna.
Blanco dà in prima persona, seduto a petto nudo sul pavimento di una stanza, dettagli sulla sua famiglia e sui suoi collaboratori più fidati: sua mamma e sua sorella gli dicevano che era stonato, quando lo sentivano cantare le prime volte in casa; suo papà Giovanni gli ha trasmesso l’amore per il calcio e per la Roma; il suo produttore Michelangelo gli ha fatto sentire dei beat afro la prima volta che si sono incontrati.
Blanco ripercorre la carriera iniziata con l’album d’esordio Blu Celeste, con cui ha conquistato il podio FIMI dei dischi più venduti in Italia nel 2022. Ricorda poi come è nato l’ultimo disco Innamorato e alcune tracce, come la title track (realizzata a New York, in un momento in cui sentiva la mancanza dell’Italia). Svela le emozioni provate nel passare dall'essere un pizzaiolo al più giovane artista italiano a esibirsi negli stadi dello Stivale.
In Bruciasse il cielo (che dura oltre un'ora) si possono sentire inediti, come Falling in Love, il primo pezzo che Blanco ha composto a soli 14 anni,e si può ridere vedendo l'artista fare facce buffe oppure saltare su un vecchio materasso per un videoclip.