Il videoclip, firmato dal collettivo creativo Broga’s, si presenta come un vero e proprio sequel visivo e narrativo di "Piangere a 90", portando avanti la poetica dell'artista con un linguaggio ancora più spinto e visionario. L’opera si configura come un’odissea psichedelica, dove paranoie interiori e visioni allucinatorie si fondono in un viaggio destabilizzante.
Il video si distingue per un improvviso switch estetico e narrativo: si passa da un’intensa fotografia in bianco e nero, che richiama l’intimismo e la spiritualità de "Il cielo sopra Berlino" di Wim Wenders, a un’esplosione cromatica e surreale che evoca le atmosfere grottesche e disturbanti di "Paura e delirio a Las Vegas", cult diretto da Terry Gilliam.
Questa transizione non è solo visiva, ma riflette pienamente il cambiamento sonoro tra le due tracce: da tonalità più malinconiche e introspettive si approda a un sound più movimentato, sempr curato da Michelangelo, che accompagna lo spettatore in un'esperienza multisensoriale.