L'INTERVISTA20 apr 2023

Blanco, dalle prime canzoni scritte in cantina a Mina

Forte dei suoi successi, uno su tutti la collaborazione con Mina, il giovane artista guarda al futuro ed è già pronto per esibirsi d'estate negli stadi

Blanco è stato ospite di Radio Italia solomusicaitaliana nel Reward Music Place, dove ha parlato dei suoi progetti presenti e futuri insieme ai nostri speaker Mauro Marino e Manola Moslehi. Durante l'intervista, di fronte a un pubblico quasi tutto al femminile, Blanco ha raccontato del suo nuovo disco "Innamorato", della sua esperienza con Mina per il brano "Un briciolo di allegria" e della sua evoluzione musicale. Per tutto il tempo è stato affiancato dal suo amico e produttore Michelangelo, che l'ha accompagnato con la chitarra in una versione acustica di "Innamorato", acclamata calorosamente dai presenti.

Il sodalizio Blanco-Michelangelo è saldo e molto apprezzato dai fan, che hanno ricordato come il ruolo di Michi serva a far brillare Blanco ancora di più. 

Parliamo del tuo album "Innamorato": parla di amore completo, di coppia, per la famiglia...
Volevamo di più far passare il concerto di "innamorato della vita". Buona parte del lavoro infatti parla della mia vita ed è molto presente il concetto di "vada come vada".

"Vada come vada" è forse il pezzo che ti rappresenta di più
Sì tra l'altro i pezzi che mi piacciono meno sono quelli che di solito vanno di più.

Ci descrivi la copertina?
Tutti dicevano che è photoshoppata, ma in realtà la foto è stata scattata in Bolivia ed è stato fighissimo. Eravamo a Salar de Uyuni, un deserto di sale, un posto che sembra sospeso sulle nuvole. Il posto è grande come la Svizzera e tutto ciò che c'è in cielo si riflette sulla terra.

Il singolo con Mina: come è nata questa collaborazione? Non dev'essere stato semplice per un ragazzo di 20 anni
Avevo inizialmente pensato il pezzo per cantarlo da solo, ma non mi piaceva il risultato. Quando i ragazzi dello staff hanno insistito per tenerlo nel disco, ho pensato a una collaborazione con Mina. Quel pazzo di Paolo Zanotti le ha quindi mandato una mail con la proposta: abbiamo aspettato un po' e poi sono arrivate le voci.

In quel periodo Mina era alle prese con il suo 54esimo album in studio e ha dato la possibilità a un giovane di partecipare...
Sì è stato un bello scambio generazionale, che di solito è poco presente in Italia; mi ha fatto crescere musicalmente e dato lo stimolo per alzare l'asticella. Dovrebbe essere una cosa da fare tutti i giorni.

Abbiamo una domanda da parte di una tua fan dalla Sardegna: come è nata la ghost track dell'album?
All'interno della versione in vinile dell'album è presente una 13esima traccia. In realtà la storia che la riguarda è un po' brutta: poco tempo fa ho visto una ragazza morire e visto che avevo un pezzo intitolato col suo nome, gliel'ho dedicato.

Quando ti accorgi di essere innamorato?
Me ne accorgo nei primi sei mesi, quando è tutto bellissimo, poi dopo sei mesi... È comunque tutto bellissimo!  La mia fidanzata mi spara appena torno a casa!

A proposito di relazioni, c'è una canzone intitolata "Giulia": chiariamo una volta per tutte a chi è dedicata
Non è una dedica d'amore, ma piuttosto un racconto del mio passato. In tanti hanno fatto domande a riguardo, anche alla mia fidanzata Martina e lei ha capito: il passato non è da rinnegare, dài, siamo nel 2023! Mi piace essere sincero sulle cose che racconto, e questa canzone è stata scritta due anni fa.

Sei stato affiancato da due ragazze molto mature: la tua ex Giulia e da dalla tua fidanzata Martina
Giulia ha capito che io esprimo le emozioni così, con la musica e anche Martina ha compreso. È normale avere un passato, e meno male che c'è!

Cos'hanno detto i tuoi genitori della collaborazione con Mina?
Mio papà è un romanaccio e ha detto un sacco di cose in romano. La prima è stata "mortacci tua!". Mia mamma invece era solo felice.

Conoscevi già una tua fan qui presente: cosa vi lega?
L'ho vista davanti allo studio di Michi, mentre mi stava aspettando. Quando sono arrivato mi ha chiamato Richi, io mi son girato credendo che fosse mio zio e l'ho vista con il suo compagno e con suo figlio. Non era ancora uscito l'album e l'ho invitata in studio per ascoltarlo.

Parliamo dei live per promuovere l'uscita del disco
Non è stata una mia idea... Comunque è stato fighissimo! A Firenze da Piazzale Michelangelo la vista era incredibile. Poi siamo stati nei vicoli di Napoli e sui canali di Venezia. Nessuno del pubblico sapeva nulla e alcuni mi hanno scambiato per Tananai.

Durante RADIO ITALIA LIVE - IL CONCERTO dell'anno scorso in Piazza Duomo hai cantato "Blu celeste". Com'è stato e cosa pensi quando ti rivedi e ti riascolti?
È stato bellissimo. Mi sembrano passati 10 anni e mi trovo diverso anche a livello musicale. Non guardo il passato, io guardo al futuro, però quando mi capita di guardare indietro, mi piace.

Cosa ricordi di quando preparavi le tue canzoni in cantina e poi andavi a lavorare in pizzeria?
Ho capito che quando lavoravo in pizzeria e facevo le cose di prima mi lamentavo perché non riuscivo ad avere tempo per fare tutto, però a ripensarci erano momenti magici e ora li riguardo volentieri. Godetevi i momenti brutti perché direte "mi hanno cresciuto".

A luglio ti aspettano 2 concerti negli stadi: all’Olimpico di Roma e a San Siro a Milano
Non so come li immagino, so solo che faremo una grande festa. A tutti quelli che ci stanno ascoltando dico che faremo un grande show e ci divertiremo.

E la scaletta?
Beh ho solo due album, quindi c'è poca scelta! Farò tutte le canzoni e ci saranno tanti ospiti.

Una tua fan ha osservato che nel tuo ultimo album "Innamorato" è emerso un cambiamento: il primo disco "Blu celeste" era incentrato sull'amore, mentre in questo secondo album emerge tanta serenità. Quali sono gli altri sentimenti presenti e perché c'è questa nuova filosofia del "vada come vada"?
La differenza è che "Blu celeste" è un punto fermo della mia vita e contiene cose che resteranno, mentre "Innamorato" è una cosa che riguarda il presente, anche se contiene certi elementi, come il pezzo con Mina, che rimarranno parte di me anche in futuro. È anche un album più maturo.

Prima hai parlato di ricordarsi i momenti di quando tutto è iniziato: molti artisti non riescono più a esprimersi come facevano nei primi tempi, concordi?
Stando qui vivi una realtà che non è proprio la tua realtà. In Bolivia mi sono trovato benissimo perché potevo fare cose tranquille che mi piacciono, tipo passeggiare tra le bancarelle. Qui in Italia è più difficile, perché gli artisti chi vive qui sta in una bolla.

Parliamo di calcio: stasera c'è una partita importante: Roma-Feyenoord
Sì volevo andarla a vedere, però dovevo venire qui... E sono molto felice di essere qui! Forza Roma!

Intervista a Blanco (20/04/2023)