Partiamo da “La Primavera”, che conta anche un video girato dal regista Tommaso Ottomano al Teatro Grande di Brescia. Jovanotti ha spiegato che all’inizio la canzone assomigliava troppo a “L’estate addosso” e, che per questo motivo, era stata messa in panchina. È stato risolutore l’intervento di Rick Rubin che ha chiesto a Lorenzo di cantarla in modo diverso, senza spingere. L’artista ha aggiunto: “Ho pensato a Franco, con me lì c’era Pinaxa e gli ho detto ‘provo a cantarla pensando di essere con Battiato. Insegnami, facciamogli un omaggio velato, un fiore per lui’”.
“I love you baby”, invece, è il secondo brano nuovo di Jovanotti, che l’ha presentato così: “Lo avesse fatto un altro gli farei la OLA, per fortuna l’ho fatto io. È una canzone d’amore, è per una ragazza che deve scalare una montagna, attraversare l’oceano a nuoto, baciare un rospo in bocca senza nessuna garanzia che si trasformerà in principe”.
“Un amore come il nostro” ha preso forma una mattina di luglio 2020 a Milano. Lorenzo era con la moglie Francesca e la figlia Teresa, le stesse a cui ha cantato il brano in casa a Capodanno 2021 dopo il brindisi.
Nel comunicato di presentazione, si legge che “Tra me e te” è: “fatta di pochi accordi e un’infinità di pathos, capace di suscitare un’intensa emozione e una totale partecipazione dal primo ascolto. Lorenzo si mette a nudo, come solo lui sa fare, forgiando delicatamente un diamante prezioso, riflessivo ed essenziale. Tra fragilità, paure e amore, una dose di limpida verità”.
“Border Jam”, invece, “fa battere i piedi, alzare le mani al cielo, ballare scoordinati: questa grande festa collettiva, immenso patchwork di icone e immagini coloratissime, muove e smuove qualcosa dentro, passa dai muri e butta giù le porte, disintegrando ogni confine. È Jovanotti il deus ex machina che guida le fila di questa botta di vita e d’entusiasmo quasi ‘ragazzesco’, per un salto indietro nel tempo - con i jeans e le t-shirt - al ritmo acrobatico del rock’n’roll”.
Commentando la diffusione di queste 5 nuove canzoni, Jovanotti ha aggiunto “Ho deciso di non uscire subito con un album sebbene abbiamo lavorato a più di venti pezzi, prima da solo, poi con qualche mio compagno musicista, poi due mesi con Rick Rubin, in una selva tra l’Appennino e il mare, dentro ad una scuola abbandonata negli anni ‘50 quando le campagne si spopolavano e l’agricoltura si meccanizzava. Come scolari discoli insieme a Rick ‘mangiafuoco’ Rubin abbiamo aperto tutta questa roba che nei mesi avevo accumulato in modo del tutto istintivo, senza pensare a niente, completamente scollegato da tutto ciò che non fosse un enorme sentimento di Amore e di voglia di vita, aria, luce, ritmo, allegria, batticuore, avventura.”