News06 ott 2020

Annalisa presenta “Nuda” a Radio Italia: una nuova voglia di provocazione

La challenge #SenzaFiltri, la copertina del disco, le collaborazioni e il Party sulla Luna  

Annalisa è stata ospite di Radio Italia per presentare in diretta dal Reward Music Place il suo nuovo albumNuda”, uscito lo scorso 18 settembre. Ad intervistarla, Mauro Marino e Manola Moslehi.
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Nonostante il lockdown e il momento particolare, sei decisamente in forma…
Ce l’ho messa tutta. Ho impiegato il mio tempo cercando di fare qualcosa di utile, oltre a lasciarmi andare a nanne e pranzi. La musica mi ha salvato, nella vita e negli ultimi mesi. Sono contenta di avere avuto questo tempo per tornare sulle cose, pensare a tutti i dettagli e farmi domande in più. Questo disco nasce dalla voglia di mettersi a nudo, indagarsi e togliere tutti quei filtri che abbiamo”.
Il tuo nuovo disco si intitola “Nuda”. Perché hai deciso di chiamarlo così?
Di certo c’è una voglia di provocazione. La provocazione è parte integrante di questo disco e il messaggio è questo: è diventato così facile togliersi i vestiti e mostrarsi più audaci di quanto si sia realmente, ma è più difficile privarsi delle cose che in realtà ci proteggono, come i filtri, le pose e questo tipo di artifici. Sarebbe importante ricordarsi che fuori dal mondo virtuale c’è una vita e una persona che si deve riconoscere quando si guarda allo specchio. Quindi provato ad andare oltre e raccontare certi aspetti di me e della mia vita che magari non fa piacere mostrare. I momenti di difficoltà, di fragilità, di rabbia ecc… E’ bello accettare che siamo tutti imperfetti e che le nostre fragilità ci danno valore e ci rendono unici e interessanti”.
Le 13 tracce del disco sono divise in due lati come si faceva nelle musicassette, Perché?
Ho voluto dividere attraverso le canzoni quello che mostriamo tutti i giorni e quello che invece preferiamo tenere per noi. Nel lato A ci sono canzoni alle quali sono molto legata, dalle quali mi sento rappresentata e che mi fanno sentire molto bene quando le canto. Nel Lato B mi sono imposta di fare degli esperimenti, sia dal punto di vista del contenuto che dal punto di vista dell’arrangiamento e delle sonorità”.
E’ vero che “Tsunami” l’hai scritta di notte?
Ho buttato giù l’idea e la parte centrale di notte su un foglio stropicciatissimo, poi l’ho portata in studio e finita con i miei autori di fiducia, perché sapevo che con loro l’avrei potuto fare. Il video l’abbiamo girato al parco dell’Uccellina in Toscana. E’ stato un bel lavoro con una squadra pazzesca. Sono stati tutti bravi, ma soprattutto Tatanko che è il cavallo e l’attore protagonista. Ho voluto fare una cavalcata sulla sabbia perché è una cosa che ho sempre sognato. Quando vedo il video con me e Tatanko ogni volta mi scende la lacrimuccia”.
C’è una challenge sui social che si chiama #SenzaFiltri. Ce la spieghi?
L’idea è quella di provare a tirare fuori qualcosa attraverso dei video su Tik Tok, di mettersi a nudo e senza filtri per cercare di descrivere come si è nella realtà. E’ contemporaneamente un gioco e qualcosa di importante che possa servire alle persone”.
E’ vero che sei un po’ più audace anche nel vestire in questa fase?
Penso che anche quello sia il risultato di un percorso. Tutto ciò che facciamo rispecchia quello che siamo in quel momento e quello di cui abbiamo bisogno. Forse ho voglia di esprimere questa libertà anche attraverso l’immagine e attraverso quello che dico, forse ho voglia di abbandonare schemi autoimposti e crescere per andare avanti e fare quello che voglio sempre di più”.
Ci spieghi la copertina dell’album?
Volevo fare una copertina che fosse legata al titolo, ma non volevo apparire nuda in copertina, perché avrei tolto valore a quello che stavo facendo. Le scritte che si vedono sono i famosi fogli stropicciati di cui si parlava prima e che forse contengono la verità. Sono appunti, cose che mi rappresentano, parti di canzoni, cose che mi piacciono… sono un po’ il mio mondo”.
Nel disco ci sono diverse collaborazioni con artisti molto diversi l’uno dall’altro. Per citarne alcuni, J-Ax, Achille Lauro, Chadia Rodriguez…
Con tutti loro c’è stato un incontro che va un po’ al di là della canzone insieme. E’ un punto di incontro che esiste anche umanamente. Ad esempio, Chadia sembra molto diversa da me, ma in realtà abbiamo un forte punto di incontro che ho cercato di raccontare con questa canzone. E’ un po’ l’emblema di quella femminilità che ogni tanto dobbiamo tirare fuori e che a lei appartiene molto. La stessa cosa è successa con J-Ax per il fatto di voler raccontare uno stereotipo e poi distruggerlo, mi riferisco al romanticismo. Con Achille Lauro invece abbiamo usato la musica come mezzo per essere maliziosi e un po’ folli, per raccontare cose importanti con un po’ di gioco. In questo disco ho raccontato dei filtri che abbiamo e la domanda è: con questi filtri noi umani ci siamo evoluti o involuti?”.
Sei stata fra le prime ad incontrare i fan con i vari farmacopee in questo periodo particolare…
Siamo ripartiti, è stato un bel segnale e c’era tanta voglia di ricominciare a incontrare le persone e dare una spinta in questa direzione di ripartenza. Si avvertiva proprio l’emotività delle persone, perché abbiamo imparato insieme a gestire una situazione che per tutti noi era nuova. I miei fan sono stati bravissimi”.
Questa estate sei stata con noi in Sardegna ed eravamo insieme anche ai Music Awards.
“In Sardegna con voi era la prima volta che ritornavo a cantare dal vivo su un palco di fronte a persone. E’ stata una bella botta. Sono stata anche all’Arena di Verona, era una situazione particolare e non ho percepito il fatto che ci fosse poca gente. Ero emozionata come raramente mi era successo e ho sentito tantissimo calore”.
Nell’album c’è una canzone che si chiama “Bonsai”, ce la racconti?
E’ stata la prima canzone di questo progetto e ha dato il via a questo processo di togliersi uno strato alla volta. L’idea era fare una canzone che fosse un elenco di difetti. Con l’aiuto dei miei autori ho iniziato a raccontare tutte quelle piccole cose che faccio quando nessuno mi guarda, come specchiarmi nelle vetrine di nascosto, uscire e comprare un sacco di cose che non servono a niente. ‘Bonsai’ non significa che sono piccola, ma che tutti i dettagli si vedono solo se ti avvicini”.
Cosa succede il 5 maggio 2021?
Saremo al Fabrique di Milano e ci sarà questa festa che io immagino come festa-concerto di inizio. Potrebbe essere proprio un nuovo inizio: il mio Party sulla Luna”.
Per citare una tua canzone, a te cosa piace fare?
Mi piace trovare un modo per risolvere i problemi. In questi giorni mi piace inventare nuovi modi per far ere cose. Al di là di questo, mi piace indagare, chiedere e studiare le cose, approfondirle, scendere nei dettagli. E mi piace farlo sempre, con le persone e con le situazioni. In questa canzone dico un po’ questo e chiedo a te che mi sei di fronte di raccontarmi quello che ti piace fare per creare uno scambio”.