CONFERENZA STAMPA27 gen 2022

Ana Mena: le 3 sfide a Sanremo e le 3 cover del medley con Rocco Hunt

Lascia cadere le polemiche sulla “straniera” al Festival, presenta “Duecentomila ore”, svela com'è nata la sua versione di “Musica leggerissima” dopo aver sentito Colapesce e Dimartino e racconta i suoi sogni da cantante, attrice e ballerina tra Spagna e Italia, “la mia seconda casa”

A Sanremo 2022 Ana Mena canta “Duecentomila ore” e un medley con Rocco Hunt, autore e “fratello italiano”: ecco le 3 cover. Il Festival è una tripla sfida e lei oggi, lasciando cadere ogni polemica, racconta alla stampa come l'affronta, com'è nata la sua versione di “Musica leggerissima” di Colapesce e Dimartino e cosa desidera da cantante, attrice e ballerina tra la Spagna e l'Italia, “la mia seconda casa, è famiglia”, con il sogno Eurovision Song Contest: “Sarebbe bello, sono sincera, se il pubblico italiano mi fa questo regalo, per me sarebbe un modo di fare un omaggio a Italia e Spagna, penso che sarebbe molto figo”.
“A casa mia esiste un legame con Sanremo”, spiega, “Se mia madre mi ha trasmesso il flamenco, che ho iniziato a conoscere a 8-9 anni, dall'altra parte mio padre che ha sempre ascoltato canzoni diverse mi ha fatto sentire tanti artisti italiani: Ricchi e poveri, Matia Bazar, Mina. Seguo il Festival da anni, a volte in streaming e a volte ascoltando i pezzi che escono dalla gara. Sono anni che provo a partecipare e che mi sarebbe piaciuto, stavolta la nostra canzone è stata scelta. Quando l'ho saputo sono diventata pazza, ho iniziato a urlare e saltare, ero con 3 amici a Madrid, gli parlo di Sanremo da un bel po', sanno bene l'emozione che mi fa, abbiamo festeggiato tanto, il video è molto divertente, l'ha fatto vedere anche Amadeus”.
SANREMO 2022. Il Festival porta con sé almeno 3 sfide: esordire tra i Big, partecipare come la “straniera” all'Ariston ed essere la donna più giovane del cast; ha 24 anni ed è nata il 25 febbraio 1997, 20 giorni dopo Ditonellapiaga che fa coppia con Donatella Rettore. Ana Mena risponde subito alla domanda di Radio Italia solomusicaitaliana su come affronta questa “missione”: “Sono nervosa, non dormo da qualche notte, c'è tanta emozione che si è sentita anche alle prove, è un mix di emozioni così grandi e si aggiunge stress tutti i giorni, lavoro molto, sono felice e grata”. “Cerco di portare la mia personalità, la mia anima, la mia emozione, una carica energica speciale e un brano che entra subito in testa, darò il massimo” aggiunge poi.
Dopo 36 dischi di Platino e 2 d’Oro, oltre 5 milioni e mezzo di ascoltatori mensili online e più di 1 miliardo e mezzo di visualizzazioni totali su YouTube, la cantante amatissima in Spagna - che si è fatta conoscere in Italia per le sue hit con Fred De Palma, Rocco Hunt e Federico Rossi - arriva alla sua prima volta in gara a Sanremo dopo essere stata ospite nella serata cover del 2020 duettando con Riki nel brano “L'edera” portato a Sanremo 1958 da Nilla Pizzi: “Quella volta ero più tranquilla, stavolta c'è ansia, qui poi canto in più serate, è un'esperienza diversa, penso di essere una persona abbastanza coraggiosa, cerco di sfruttare al massimo la settimana nonostante la situazione Covid. Il brano 'Duecentomila ore' parla di una storia d'amore particolare che inizia e finisce presto ma insegna messaggi importanti. Se fosse un colore sarebbe un rosso profondo e scuro, ha una melodia malinconica che emoziona ma in contrasto con questo ha una base sensuale e carica. Mi ha colpito dal primo momento: mi innamora, è intensa”.
“Se ballerò? Lasciamo la sorpresa”, alimenta il mistero in un ottimo italiano, “Mio papà non può venire per la situazione Covid, lo vedrà in Spagna come sempre, però è presente ed emozionato. È molto importante vaccinarsi, è l'unico modo per uscire da questa situazione, anche da noi ci sono i no vax e gli scettici”. Poi ripercorre la sua carriera iniziata 4-5 anni fa, a partire dalla prima opportunità con Fred De Palma e con “D'estate non vale”, il suo debutto in italiano, anche se non conosceva la lingua: “Ha un'attrazione speciale per me, è simile allo spagnolo, per noi è molto sensuale. Dopo quel successo ho detto a me stessa: Ana, sfrutta questo momento, divertiti, studia e impara”. Così è arrivata anche “Una volta ancora - Se iluminaba” sempre con De Palma.
ROCCO HUNT. Con lui la parabola è continuata in “A un passo dalla Luna” e “Un bacio all'improvviso”: “È diventato il mio fratello italiano, abbiamo condiviso bei momenti anche qui in Spagna, oltre al successo in Francia e America Latina. Sono contenta di condividere questo momento con lui, è una persona molto importante nella mia carriera, mi sentirò comoda con lui sul palco, in famiglia”.
Nella serata cover eseguiranno insieme un medley “fatto con il cuore” per unire tutte le generazione attraverso queste tre canzoni: la prima è “Il mondo” di Jimmy Fontana, poi Rocco porterà “una parte inedita carica di energia” su “Figli delle stelle” di Alan Sorrenti - “Un brano che mi fa impazzire” aggiunge Ana - e infine “Se mi lasci non vale” dello spagnolo Julio Iglesias che ha fatto pezzi noti anche in Italia. “Quali altri brani avrei scelto?”, risponde l'artista di Malaga, “'Canzone per te' di Sergio Endrigo suonava tanto a casa, è molto classica, mi emoziona; poi anche 'La solitudine' di Laura Pausini, 'La notte' di Arisa e 'Sarà perché ti amo' dei Ricchi e poveri, anche se a casa si ascoltava di più 'Come vorrei'”.
“E pensare che Rocco e io ci siamo conosciuti a una festa a Natale due anni fa, prima del Covid”, ricorda Ana, “mi piaceva come artista e rapper, gli ho detto subito che avrei voluto collaborare. Così è arrivata 'A un passo dalla luna', che ci ha portato anche all'estero. Abbiamo una bella amicizia, sono stata anche al compleanno di suo papà. È sempre bello lavorare con lui, l'ammiro e gli voglio tanto bene”. Il brano “Duecentomila ore” è scritto a sei mani da Rocco, dal produttore Zef e da Federica Abbate, per la quale c'è una menzione speciale: “È una donna che ammiro dal momento che l'ho conosciuta, è una bravissima persona e una bravissima artista, alla fine della canzone c'è un messaggio che insegna tante cose, quando posso cerco di dare visibilità al talento e al lavoro delle donne, è molto importante, sono capaci di cambiare le cose”.
MUSICA LEGGERISSIMA. Durante la quarantena di febbraio 2021 in Spagna, Ana Mena ha potuto seguire benissimo Sanremo da casa: “Quando arrivano Colapesce e Dimartino, io e mio papà ci guardiamo in faccia e gli dico: 'Ma che fantasia di canzone è questa, ti trasporta in altri periodi, forse negli anni 70, che bellezza'. Sono entrata in un loop con il brano, non potevo stare più di cinque minuti senza questo pezzo, ho anche postato una cover: a Colapesce e Dimartino è piaciuta e parlando con loro ho sentito la necessità di far capire questo pezzo anche nella mia lingua, è un regalo speciale che mi hanno fatto, sono due artisti che ammiro, l'ho fatto con umiltà e profondo rispetto, gli stessi con cui ora partecipo al Festival”.
Così di recente è uscita “Mùsica Ligèra”, la versione spagnola della hit 2021: “Il mercato in Spagna è molto latino, un brano pop e alternativo come questo non pensavo potesse essere accolto così bene”. Lì il brano ha raggiunto il primo posto sulle maggiori piattaforme digitali e la vetta su Shazam per 40 giorni consecutivi, è stabile da diverse settimane in cima alle classifiche airplay, mentre il video ha già superato 4 milioni e mezzo di views.
L'ITALIA. Ana Mena ama il nostro Paese: “Dopo aver già visto posti bellissimi, spero di trovare anche amici e di fare vacanze qui, come fosse una seconda casa. A Sanremo sarò anche con lo stylist italiano Giuseppe Magistro che sta facendo un bellissimo lavoro, oltre al mio amico stilista Victor Blanco in Spagna. In Italia mi trovo benissimo con tutto il team, come in famiglia, sia a livello tecnico sia a livello umano. Qui non conosco tutti ma Gianni Morandi sì, è stato anche uno dei conduttori di Sanremo: è una bella persona, piena di energia, molto solare, simpatica. I Maneskin? La loro carriera è gigantesca, sono un orgoglio per tutti, mi piacerebbe molto conoscerli quando saranno ospiti all'Ariston, stanno facendo cose molto grandi”.
Qualcuno ha criticato il fatto che ci sia una straniera in gara: “Non ho letto tanto su queste polemiche, so che ci sono state, in parte le capisco ma partecipo al Festival della canzone italiana con rispetto e con tutto il cuore, lo adoro, per me la vostra musica rappresenta tanto, mi ha formato contribuendo alla persona che sono oggi. Noi stranieri amiamo la musica italiana, è un legame iniziato da almeno 15-20 anni con gli artisti che cantavano in una lingua o nell'altra. Ci tenevo a esserci, mi fa piacere, può suonare come un cliché ma è un sogno che si realizza. D'altra parte porto un brano in italiano come dice il regolamento, fatto con un team italiano”.
IL FUTURO VICINO. “Non facevo uscire un album da quattro anni, nonostante le tante canzoni edite”, spiega Ana Mena, “Ma il disco si è fatto aspettare. Sto preparando il mio primo album in italiano, oltre a un disco in spagnolo: ci sto mettendo il massimo di me, è un po' diverso da ciò che avete sentito di me finora, c'è un lato più intimo e serio, non vedo l'ora di farlo scoprire. Può sorprendere, non abbiamo una data precisa per farlo uscire ma quest'anno vedrà la luce”. “Guardando ai Big di Sanremo”, svela, “mi piacerebbe fare musica con Elisa, Noemi, Mahmood e Blanco, Rkomi: mi piace molto il suo ultimo album. Questo cast è gigantesco, parlando di talento, mi sento molto fortunata di esserci. Chissà, secondo me dentro quest'album ci saranno delle sorprese...”.
Ma non c'è solo la musica: “Sono felice di fare la cantante e l'attrice insieme, quest'anno esce su Netflix 'Bienvenidos a Edén', l'ho girata lo scorso aprile. Non vedo l'ora di sentirmi in italiano, mi piacerebbe molto fare il mio doppiaggio. È stata una bella esperienza tornare a recitare, mi mancava, la prima volta è stata a 11 anni, interpretavo l'artista Marisol che è di Malaga, la mia città e la squadra di calcio che tifo, poi ho girato con Pedro Almodóvar in 'La pelle che abito (La piel que habito)' del 2011 insieme ad Antonio Banderas: per fortuna tutti i progetti da attrice sono stati legati alla musica, mi sono sentita sempre super comoda, ho scoperto così un'altra mia sfaccettatura che mi piace molto. In quel film ho anche cantato nella colonna sonora, in un brano speciale in portoghese: avevo 13 anni, il compositore Alberto Iglesias è stato candidato tre volte ai Premi Oscar. Magari un domani scriverò una colonna sonora vera e propria”.
“Mi piacerebbe molto fare una fiction in Italia”, svela, “Sarebbe una sfida, anche per la lingua, è una delle cose che mi piacerebbe fare di più in assoluto, non importa se è un progetto piccolo e con un regista famoso o no. 'Ballando con le stelle' sarebbe più difficile perché bisogna lavorare molto velocemente”. Che rapporto ha con lo sport? “Ballo ogni settimana e devo farlo anche per preparare il tour estivo. Ho un problemino al ginocchio, mi sono rotta il menisco danzando tre anni fa e quindi devo fare attenzione. In palestra non posso fare tanti esercizi, vado in bici e mi piacerebbe molto imparare un'arte marziale”.
“Preferisco sempre guardare il futuro vicino”, rivela, “Adesso mi occupa la mente finire questo album, poi spero di fare un bel tour in Italia e Spagna, ho iniziato a cantare a otto anni, la musica è la mia vita: senza non avrebbe senso”.