News17 nov 2014

Alice: Weekend

Weekend, il nuovo disco di Alice (Carla Bissi) è riuscito nella difficile missione di coniugare bellezza e fruibilità. E' prezioso ma non per pochi, importante ma non altero. Ecco, finalmente un disco che si fa ascoltare dall'inizio alla fine con il gusto della sorpresa e l'idea che, di lì a poco, potrai scoprire qualcosa di nuovo che ti somiglia e ti colpisce. "Io amo gli uomini e le donne accese che insieme stanno uscendo dagli schemi, che sanno fare a pezzi porte chiuse" è l'incipit de "L'umana nostagia" (canzone di Claudio Rocchi reinterpreta dopo aver condiviso il brano insieme all’autore nella sua versione originale del 1994) ed è la prima delle frasi che mi colpiscono di questo affresco di eleganza e profondità.
Profondo anche quando arriva l'apparente scanzonatezza di Luca Carboni a ricordare che "Da lontano sentivamo il mondo stare in una mano, da lontano ci sembrava amore anche una bugia".
E poi Franco Battiato in Veleni (Sgalambro Battiato): "Si può essere felici in questa vita, in questo mondo? Dove guerre e ingiustizie entrano in noi, Riconoscersi è la chiave che aprirà qualsiasi porta". Saggezza, vita, quel che serve per andare avanti, sentirsi più grandi e non solo d'età.
Incontri felici dunque, come quello con Paolo Fresu o Mino Di Martino e canzoni ispirate. Anche quelle apparentenemente minimal come "Aspettando mezzanotte" o "Viali di solitudine" che si fanno ascoltare con lo stesso piacere di un maglioncino appoggiato sulle spalle quando comincia a fare freschino.
Sono davvero contenta di aver ascoltato questo disco di Alice, nobile ma fortunatamente senza spocchia. 

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