Prima di salire sul palco, Alfa ha incontrato la redazione di Radio Italia e si è raccontato Atupertu in una video intervista: ha parlato di tutti i fili rossi della sua vita, ha scherzato sul fatto che qualcuno lo chiama ancora "Rapper" e ci ha svelato il segreto delle sue chitarre colorate. Inoltre, ci ha mostrato il tatuaggio di cui si è pentito, ha ricordato la sua passione per Jovanotti e si è parecchio sbilanciato per colpa della sua squadra del cuore...
“Il filo rosso” ha conquistato il Disco d’Oro, ma se pensate che questa canzone sia dedicata a una persona in particolare, la parole di Alfa vi faranno cambiare idea: “In questo momento della mia vita, io credo che ci siano molteplici fili rossi... In realtà la leggenda vuole che sia legato a una sola persona, tipo l’amore della tua vita. Io però oggi ho la sfortuna di non avere l'amore della mia vita, ma forse a 24 anni va bene, però ho cinque o sei amici per cui provo un amore sincero: ci sentiamo, siamo un po’ sparsi in giro per il mondo, uno sta in Olanda, l'altro sta in Belgio, uno sta al Sud… Insomma siamo un po’ distanti, però c'è un rapporto molto importante, quindi è un filo rosso molto lungo, ma anche molto reale”.
Abbiamo appena parlato di “Il filo rosso” e non c’è dubbio che sia una canzone pop molto melodica, eppure c’è qualcuno che si ostina ancora a definire Alfa un rapper, ma lui non ne fa un dramma: “Io credo che se tu al giorno d'oggi fai musica e hai meno di 25 anni, per forza per un giornalista, un telegiornale, tu sei un rapper perché nessuno fa un altro genere sotto i 25 anni. Eppure esistiamo. siamo pochi, siamo una specie protetta, ma esistiamo: i non rapper!”.
In tutti i suoi concerti, compreso quello di stasera, Alfa sfoggia svariate chitarre colorate e abbiamo scoperto che vengono tutte decorate da una persona di fiducia: “Ho una collezione di chitarre, acustiche soprattutto, un bel po’. Ne avrò una ventina e non sono tutte colorate. Alcune le uso per studiare, quindi non le decoro. Però quelle che uso per i miei concerti le faccio decorare da un ragazzo che si chiama Lorenzo Chezza, da Verona, che spacca, disegna e dipinge. Lui rende speciali le mie chitarre”.
Se parliamo di colori, oltre alle chitarre, una cosa che salta subito all’occhio di Alfa sono i suoi tantissimi piccoli tatuaggi. Ci ha spiegato che n’è uno che non rifarebbe e uno che vorrebbe fare presto: “Mi sono sicuramente pentito, non me ne voglia il mio tatuatore, perché mi sono tatuato pure il viso del mio tatuatore. E intendo che ho il viso del mio tatuatore tatuato qua, che poi non ho più visto, quindi insomma… non mi tatua neanche più. Comunque lo saluto. Ciao Gabe! Il prossimo è un po’ difficile. Io questo ho Vessicchio qua, perché mi sono tatuato per Sanremo: se Sanremo andava bene, mi tatuavo il Maestro Vessicchio. Vorrei metterci qualcuno vicino, non so ancora chi. Totti... non lo so... Ci devo pensare”.
Nel corso dell’intervista c’è stato anche modo di parlare della sua esperienza con Roberto Vecchioni allo scorso Festival di Sanremo e della speranza di collaborare con un altro grande artista: “Sembra strano, io sono cresciuto col poster di Roberto Vecchioni in cameretta da ragazzino. C’è chi aveva Justin Bieber, io avevo Roberto Vecchioni perché me lo aveva regalato mio zio e da lì me lo sono appeso. E quindi fa strano come la vita a volte ti fa degli spoiler delle cose che ti succedono, e infatti me lo sono fatto autografare a Sanremo. Sì, insomma, io sono molto legato a tanti cantanti della tradizione italiana. Il mio preferito in assoluto, per cui mi è partito l'imprinting, è sicuramente Jovanotti. L'ho visto a tre anni in concerto e credo che mi abbia influenzato l'ascolto a un'età così giovane, diciamo. Quindi per me lui è oggettivamente il mio idolo, lo ammetto”.
Ma Jovanotti non è l’unica passione di Alfa che, scherzando sulla sua squadra del cuore, si è preso una bella responsabilità! Il Genoa in Champions League o Alfa che vince Sanremo? “Il Genoa che vince la Champions League, assolutamente! Anziché la Champions League, la Stella, perché a noi manca un Campionato per vincere la Stella nello Scudetto e io son convinto di morire prima di vedere la Stella del Genoa. Mi piacerebbe vederla. Cioè, se il Genoa vince la Stella, va bene, mollo anche la musica!”.
RADIO ITALIA LIVE con Alfa sarà condotto da Daniela Cappelletti e Manola Moslehi. L’appuntamento è per questa sera alle 21.00 ma, se doveste perderlo, potrete recuperarlo questa domenica allo stesso orario su Radio Italia Tv.