DONNE IN MUSICA08 mar 2024

Alessandra Amoroso: "Essere ascoltata credo che sia la chiave di tutto"

Le interviste della Festa della Donna, in onda su Radio Italia solomusicaitaliana, Radio Italia e Real Time

Alessandra Amoroso è stata la seconda protagonista di “Donne in musica”, un’iniziativa di Radio Italia solomusicaitaliana e Real Time che proseguirà per tutta la Giornata Internazionale della Donna. Per l'occasione, le conduttrici di Radio Italia hanno incontrato le grandi artiste della musica italiana e si sono confrontate sul tema della figura femminile nella nostra società. Per il secondo appuntamento della giornata, Manola Moslehi ha intervistato Alessandra Amoroso.

Alessandra Amoroso - Donne in Musica (08/03/2024)

Chi è la tua figura femminile di riferimento? Quella da cui hai preso ispirazione, che ti ha guidata, con cui in qualche modo ti sei sempre confrontata e sentita a casa...
Tu lo sai già e forse non solo tu perché ho sempre parlato di lei: è sicuramente mia nonna, una persona che per me c’è sempre stata. Grande donna, una grande mamma, una grande nonna, una combattente e un rifugio. Nella mia vita mi è servita tantissimo, mi ha aiutata tantissimo. E poi anche Maria De Filippi: lei è un grande esempio di donna. È sempre stata pronta ad ascoltare, a esserci in qualsiasi modo e maniera. Io stimo entrambi, in modi completamente diversi, mi hanno aiutata tantissimo nella mia vita. E poi tutte e due Maria! Una bella coincidenza.

Si giudica ancora tanto (e troppo) l’artista femminile dal punto di vista del corpo e del look: tu come hai vissuto questo tipo di giudizio estetico nel corso della tua carriera?
Io sono cresciuta già piena di limiti, in realtà i giudizi partivano già da me stessa. Ovviamente crescendo, vivendo, ascoltando, leggendo, capendo, oggi che sono donna (ho 38 anni e con 15 anni di carriera, ne ho viste un po’), è triste vedere certi tipi di commenti, non solo da parte degli uomini, ma anche da parte delle donne… Sembra che ancora non siamo riusciti a trovare una via d’uscita. Io l’ho vissuto sulla mia pelle: ho affrontato un palco molto importante e non è passato molto tempo, cioè Sanremo, dove ho deciso di dare spazio anche a quel tipo di libertà, di vestirmi in un certo modo, perché era un contorno a cui stavo raccontando.

Ci sono, nella musica, dei modelli positivi a cui una ragazza può far riferimento e prendere ispirazione?
Secondo me sì, soprattutto in questa nuova scena, tra nuova musica. Proprio l’altro giorno ho incontrato una ragazza sul treno, Ariete, che saluto, e trovo che lei sia un grande modello: così intelligente, giovane e matura nello stesso tempo. I sui testi pieni di significato. È stato bello chiacchierare, io trovo che sia molto interessante sia come persona che come artista. E poi sono fan di BigMama, io la adoro e adoro tutto ciò che sta facendo, i messaggi che sta portando attraverso la musica in giro per il mondo. Lei è un grande modello da seguire.

Come si può affrontare il problema dei disturbi alimentari? Che responsabilità avete voi artisti e come potete veicolare un messaggio positivo in questo senso?
Credo che la musica riesca a fare anche questo e credo anche che come si pensa al fisico, a tutto ciò che è esteriore, bisognerebbe iniziare a fare più caso a quello che è la mente. Bisognerebbe avere un aiuto psicologico, perché parte tutto da qui. A me è successo di non andare d’accordo col cibo e mi sono resa di conto di quanto è importante chiedere aiuto a una professionista. Essere ascoltata credo che sia la chiave di tutto.

Tu che consigli daresti a chi desidera diventare una cantante?
Di partire sempre dall’io interiore, dalla motivazione, dalla voglia che spinge un ragazzo o una ragazza a fare un determinato tipo di lavoro. Purtroppo siamo in una società in cui abbiamo visto che il giudizio è per tutti, è da tutti, è di tutti e quindi magari poter dare più importanza a se stessi, al proprio istinto, alle proprie intuizioni circondandosi di persone vere, leali, sincere. E quando magari c’è quella persona di grande carriera accanto che ti dice quello piuttosto che quell’altro, tante volte è sempre meglio scegliere il vicino di casa, quell’amico che può stare vicino aiutandoti, dandoti forza davvero. Poi sicuramente il fatto di non scendere a compromessi, perché l’arte non è un compromesso: è amore, è passione, è voglia di esserci raccontando una propria storia, partendo da se stessi.

E la cosa fondamentale è non affannarsi, non rincorrere i numeri...
Tante volte è anche avere pazienza, perché poi il tempo fa il resto.

Cosa diresti a quelle persone che non ti hanno dato credito come donna nel corso della tua carriera?
Se questa domanda me l’avessi fatta un anno fa, la risposta sarebbe stata proprio un po' più di quella che ti sto per dare ora. A oggi ti posso dire che ringrazio tutte quelle persone che non hanno creduto in me come donna, come artista, perché mi hanno dato una forza che ovviamente non mi è arrivata dal cielo. Ho impiegato tanto del mio tempo, della mia vita (e ho detto impegnato e non speso), perché a oggi posso dirti che davvero ringrazio questa gente. Oggi mi riconosco tanto: tu sai benissimo che l’ho fatto con fatica, che non ero sola, che mi sono fatta aiutare e io ringrazio la mia psicologa per questo, perché mi ha dato la possibilità di vedermi e di vedere quanto valgo come donna e come persona. Quello che dico a gran voce è non siete sole e non stateci, parlate, circondatevi di gente e abbiate, senza vergogna, voglia di raccontare la vostra storia, che poi in realtà potrà solo essere d’aiuto a chi l’ascolterà.

Vorrei ricordare il 1522, un numero gratuito, anonimo e attivo 24 ore su 24, gestito dall’associazione “Differenza Donna”, che fornisce ascolto, consulenza e informazioni utili alle donne vittime di violenza e stalking.

Donne in musica” proseguirà ancora su Radio Italia solomusicaitaliana, Radio Italia Tv e Real Time alle 19.00 con Emma.