Intervista15 ago 2022

Aka 7even: “Con la musica live sento una connessione mai provata prima”

Mercoledì 17 agosto alle 21.00, su Radio Italia solomusicaitaliana, non perdete il suo concerto al VOI Tanka Village

Il secondo ospite di Radio Italia solomusicaitaliana al VOI Tanka Village di Villa Simius per l’estate 2022 è Aka 7even: l’artista si esibirà in concerto nel villaggio per una nuova puntata di RADIO ITALIA LIVE ESTATE, che andrà in onda mercoledì 17 agosto sera alle 21.00 su Radio Italia e in streaming audio su radioitalia.it.
Prima di iniziare le prove per la sua esibizione, in questo giorno di Ferragosto, Aka 7even è stato protagonista di un’intervista in diretta con Marina Minetti e Marco Falivelli.
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Come passi il Ferragosto di solito?
Questa è una delle mie prime tappe-vacanza. Quest’anno ho fatto la mia prima vera vacanza ed è stato bello. Dietro a una vacanza c’è tanto lavoro e tanto sacrificio e, dopo il sacrificio, il relax ci vuole sempre”.
Il tuo rapporto con Napoli è cambiato nel tempo?
Secondo me si è rinforzato, perché ci sono cose che cerco di prendere a ispirazione per i miei pezzi. Il napoletano è una lingua molto orecchiabile e la musica napoletana ha degli incisi fortissimi. Tendo a prendere tanto da ciò che mi ha cresciuto e a non perdere i valori che mi sono stati insegnati”.
Oltre alla musica napoletana, cosa c’è nella tua formazione musicale?
Io sono cresciuto ascoltando musica italiana ma anche straniera, soprattutto Alex Baroni e Pino Daniele sono riferimenti molto grandi. A proposito, stasera ci sarà anche una sorpresina piano e voce...”.
Come sta andando il tour?
"Sta andando bene, sono felice di me stesso perché riesco a tenere questi ritmi. La passione va oltre la stanchezza e gli orari e spero di nutrirmi di questo per molto. Con i live e la musica c’è proprio una voglia e un’attitudine, una connessione che non avevo mai trovato in vita mia”.
Com’è andata la collaborazione con Guè in “Toca”?
Fare un pezzo con Guè è una figata pazzesca. Lui è un pro-player, io li definisco così, e spacca. C’è stata un’empatia molto forte e in studio è fortissimo. Sono stracontento e spero di collaborare ancora con lui”.
 
In tutto questo hai avuto anche il tempo di scrivere il libro “7 vite”. Come mai sta piacendo così tanto?
Io tendo sempre a spogliarmi totalmente quando racconto qualcosa della mia vita e probabilmente è questa la chiave, la verità! Cerco di essere puro nel raccontare la mia vita e probabilmente questo viene apprezzato e mi rende orgoglioso perché conoscono Luca”.
In tour hai un’idea precisa di show...
La mia visione di show è qualcosa che si distacca dalla parte discografica. Lo show deve mostrare l’opposto di quello che si sente nel disco. Nel momento in cui il pubblico paga il biglietto non devi mostrare la stessa cosa che è uscita sulle piattaforme. In America fanno questa cosa nel miglior modo possibile, con coreografie, luci, ballerini… uno show a 360 gradi. Durante il tour indoor ho suonato la batteria e appena posso suono il piano e la chitarra”.
Qual è il concerto che ti ha emozionato di più?
Fra i miei probabilmente è stato quello alla Casa della Musica di Napoli perché mi sentivo a casa ed ero ai primi concerti. Per il resto mi ispiro ai concerti americani, per esempio Justin Bieber che non ho ancora visto dal vivo ma che guardo sempre su YouTube per trovare ispirazione”.
Sappiamo che sei un bravo cuoco, qual è la tua specialità?
Uno dei miei sogni è entrare nella cucina di un ristorante e improvvisarmi cuoco. Una mia specialità è tagliatella con crema di funghi porcini e salsiccia”.
Hai uno stereotipo di come dovrebbe essere la tua ragazza... “perfetta così”?
No, penso che una persona debba prenderti prima emotivamente. Tutto parte da come ragiona una persona e cosa abbiamo in comune. Trovo ragazze bellissime che però non hanno nulla a che fare con me e quindi non combaciamo”.
Sei un esempio di determinazione: nel 2017 sei stato eliminato dai bootcamp di X-Factor, ma poi c’hai riprovato con Amici...
Avevo solo 16 anni e per me non è stata una vera eliminazione, mi ha fatto l’effetto opposto. Arrivare fin lì a 16 anni mi ha fatto capire che dovevo fare quello: per me è stata la conferma di un possibile inizio. Nel corso del tempo ho fatto esperienza, alcune cose sono cambiate e altre no: accettavo tutti i consigli ma tenevo solo quelli che pensavo fossero giusti”.
Cosa deve succedere per poter dire che ce l’hai fatta definitivamente?
Non succederà mai, vorrebbe dire che la mia carriera sarebbe finita: ognuno di noi deve sempre cercare di dare di più e nello stesso tempo deve essere contento delle cose belle che gli stanno succedendo”.