News06 mar 2021

Aiello: “Ho suonato Battisti e Ramazzotti in Australia e mi piace contaminare”

E stasera c’è l’appuntamento con la finale del Festival di Sanremo

E’ stato Aiello a chiudere le dirette radio/video di Radio Italia dal FUORISANREMO REWARD di Intesa Sanpaolo. L’artista si è collegato con Daniela Cappelletti ed Emiliano Picardi quando mancano poche ore all’inizio della finale del Festival.

Intervista ad Aiello (06/03/2021)

E’ vero che hai avuto un abbassamento di voce?
Tante cose sono successe in questi giorni, ma io ho preferito non parlarne perché non sono importanti per la gara. Siamo qui e non ci arrendiamo”.
Qual è il tuo bilancio di questa esperienza?
Il mio bilancio è assolutamente positivo. Per me è stata un’occasione per bussare a cuori nuovi e mi sono state aperte molte porte. Tutto il resto è il circo di Sanremo, le montagne russe di Sanremo”.
E’ vero che hai suonato a una mostra di aborigeni in Australia?
Durante la mia parentesi australiana avevo degli amici che suonavano e ci siamo messi a suonare Battisti, Ramazzotti e altre canzoni italiane a una mostra d’arte aborigena”.
Cosa ci facevi in Australia?
Era la voglia di fare un’esperienza nuova, di misurarmi con il posto più lontano dall’Italia. Ho anche provato a surfare, ma sono subito caduto. Poi sono ritornato in Italia e porto un ricordo bellissimo di quei mesi”. 
E tutte queste esperienze convivono dentro di te…
Nella musica che faccio provo a fare in contrare diverse cose, Pop, Clubbing, R’n’b, Flamenco… Ho la consapevolezza che si tratta di un esperimento divertente e di un’occasione per dare un messaggio importante agli altri, cioè che è bello far convivere cose diverse”.
Come ci si prepara alla finale di Sanremo?
Non vorrei deludervi, ma la giornata è piena di interviste, interviste e interviste. Quando ho tempo per me provo a restare in silenzio per preservare un po’ la voce. Io dormo molto poco, avrò dormito dodici ore in sei giorni. Guardo il mare, perché ho la fortuna di avere il mare davanti”.
C’è una persona che ti dà la carica?
 
La mia famiglia, ma più su WhatsApp, perché per le telefonate non c’è tempo, oltre agli amici e al mio team. Io sono molto aperto al dialogo e alla critica, purché fatta con senso logico, e loro sono sempre presenti, mi stanno dando una grande carica”.
Cosa ci dobbiamo aspettare dal tuo disco “Meridionale”?
Intanto delle belle foto dentro… E’ un disco che è un omaggio alla mia terra anche se sono un romano d’adozione felice, un viaggio nelle mie esperienze musicali passate, schiaffi e abbracci e tanta voglia di raccontarsi senza filtro”.