News30 apr 2019

Achille Lauro: “Modello su Instagram? Musica e moda vanno di pari passo”

Video intervista: i brani più intimi di 1969, Vasco, gli stadi e il futuro

Achille Lauro svela le canzoni più intime di 1969 ma parla anche di Rolls Royce, di C'est la vie, del tour di concerti e di Instagram: “Musica e moda vanno di pari passo”. Per il cantante il miglior complimento è paragonarlo a Vasco Rossi: “Gli stadi? Sono scaramantico. Dopo il rock? Non lo dico, mi farei copiare. Che zio sono? Compro astronavi per bimbi volanti”.
Ecco la video intervista #atupertu con Achille Lauro.

#atupertu con Achille Lauro (1969)

ROLLS ROYCE. Diverse personalità hanno espresso apprezzamento per il brano rock con cui il cantante ha spettinato il Festival di Sanremo 2019, da Fabrizio Moro a Gianni Morandi fino al “commissario Montalbano” Luca Zingaretti.
Qual è il complimento che gli ha fatto più piacere? Il paragone con Vita spericolata di Vasco Rossi: “In generale mi hanno fatto piacere tutti. Ovviamente per me è stata una sorpresa portare al Festival un brano totalmente distante dallo standard sanremese e ricevere questa attenzione sia da parte della stampa sia da parte di grandi artisti. Quindi mi ha fatto piacere che il brano sia stato apprezzato nel complesso: se posso dire una cosa, il fatto che la mia canzone sia stata paragonata anche solo lontanamente a 'Vita spericolata' di Vasco Rossi quello forse è il complimento più grande”.
1969. Presentando il disco in conferenza stampa, Achille Lauro ha detto che alcune canzoni del nuovo album sono così intime che quasi, mentre ci lavorava, lo imbarazzavano. Sono due: una è il singolo C'est la vie e l'altra qual è? “L'album è come un libro, quindi tutti i pezzi sono capitoli. I brani che mi coinvolgono di più sono quelli emotivi o personali come Zucchero o C'est la vie, ovviamente, ma in tutta la mia carriera ho sempre avuto un debole per quel tipo di brani perché comunque sono una parte di me a cui tengo”.
Ora sei concentrato sul rock ma stai già lavorando a nuova musica: cambierai ancora genere? “Non posso dire verso che direzione andrò perché toglierei la sorpresa e mi farei copiare prima di uscire. Stiamo sviluppando questo genere, che quindi proseguirà, e abbiamo già due album che vanno ancora in due direzioni diverse”.
TOUR. Ti aspettano i festival estivi e i concerti nei club in autunno: a quando i palasport e gli stadi? “Non lo so, guarda, più che altro sono scaramantico, non vorrei portarmi sfortuna da solo. Spero il più presto possibile, stiamo lavorando per quello naturalmente”.
ACHILLE LAURO “ZIO”. A tre mesi dalla nascita di Mina, la figlia del suo produttore Boss Doms, come se la cava nei panni dello “zio”? “Me la cavo alla grande, sempre. Ero zio da prima perché ho una nipote, la figlia di mio fratello che ha 7 anni: compro astronavi e metto sopra bambini che volano!”.
INSTAGRAM. L'album 1969 sta vivendo anche su Instagram con foto in cui Achille Lauro si diverte a fare il modello: “In realtà l'immagine, quindi la moda, e la musica ormai vanno un po' di pari passo: sicuramente la musica ha basi solide e può vivere anche senza l'altra parte, però insieme i due mondi si completano”. Il cantante ha raccontato il disco e il Rolls Royce Tourfuori controlloieri pomeriggio in onda in diretta a Radio Italia Solomusicaitaliana.