“Sono figlio di gente onesta, di chi ha sacrificato una vita per il lavoro sopportando per anni di farsi sputare addosso senza mai ricevere nulla”. Inizia così il post di Achille Lauro, che racconta come i suoi genitori abbiano affrontato una vita di sacrifici per diventare ciò che sono adesso e spiega come lui abbia raggiunto i suoi traguardi anche grazie a loro. “Mio padre di giorno insegnava pur di portare a casa quattro soldi e di notte non dormiva ossessionato dal rimanere condannato in una misera vita. Ho visto mia madre fare lavori umilianti ma caritatevoli. Mai dirò che mi ha fatto mancare qualcosa”, prosegue il cantante. Dopo aver parlato della sua famiglia, l’artista racconta anche quella che è stata la sua storia: “Il mio nome è famoso perché tutti hanno conosciuto me quando dormivo in una macchina, quando vivevo in uno squallido hotel a Boccea, quando avevo paura per mia madre”. Poi rifiuta l’identità di “cantastorie” e si definisce “Documentario di una generazione”. Il post si conclude con un ricordo dedicato ai ragazzi che hanno condiviso con lui i momenti più difficili della sua vita, quelli che ci sono ancora e quelli che non ci sono più: “Gloria ai miei ragazzi, a chi è come noi e a chi non c’è più. È ora di aprire il nuovo sipario dove la morte stavolta è soltanto una messa in scena e dove si rimarrà per sempre”.
Uno degli ultimi traguardi di Achille Lauro è la nomina a direttore artistico di Elektra Records per l’Italia, un’etichetta discografica che in passato ha rappresentato leggende della musica internazionale come i Doors e i Queen. Nel suo primo giorno di lavoro, l’artista ha fatto sapere che, tra le altre cose, si occuperà della produzione di giovani leve della musica italiana.
Dopo la partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo con il brano “Me ne frego”, Achille Lauro terrà un concerto evento al Palazzo dello Sport di Roma il 31 ottobre: i biglietti sono già disponibili. Intanto, ha anche partecipato a uno degli eventi più importanti della Settimana della Moda di Milano.