Riprendendo anche il titolo del docu-film uscito solo pochi mesi fa, “Ragazzi Madre - L’Iliade - Il Live” inizia come un vero e proprio racconto della storia che Achille Lauro (immortalato nella foto in alto da Giuseppe Antonelli) si è costruito, passo dopo passo. Le clip, con la testimonianza di quello che l’artista ha vissuto, si alternano da subito ai pezzi più storici, quelli che solo i fan più fedeli cantano ancora con tutti sé stessi dopo oltre 10 anni. “Raccontami di quei ragazzi vittime dell’umanità stessa”, sono le parole che lanciano “Thoiry”, il brano che dà il via alla serata.
Ma Achille Lauro, lo sappiamo, sa spaziare come pochi tra generi diversi e a tratti opposti, ha mille facce e le fa vedere tutto al pubblico che ha riempito il Forum di Milano. E così, dai pezzi più rock e movimentati, supportato dalla sua band, si sposta a quelli più intimi e cantautorali, affiancato in alcuni frangenti solo dal pianoforte o dal violoncello. Certamente, in una scaletta che supera i 40 pezzi condensati in un paio d’ore, non possono mancare i suoi più grandi successi: da “Bam Bam Twist” a “Rolls Royce”, in cima a un palco che si sviluppa in altezza, sempre insieme all’amico Boss Doms con cui scatta anche il bacio alla fine di “Me ne frego”.
Le regole, fondamentalmente sono solo due: la prima, la “numero 1” per usare le parole dello stesso Lauro, è mettere via i telefoni, per godersi in prima persona uno show curato in tutti i suoi dettagli. E poi, cantare, cantare, cantare: l’artista invoca più volte la “sua gente”, rinunciando spesso agli auricolari pur di sentire i suoi ritornelli più iconici urlati dall’intero palazzetto. A dare un’occhiata a parterre e tribune, l’impressione è che, in questi 10 anni, la musica di Achille Lauro abbia conquistato davvero tutti. Ci sono giovani (ma non giovanissimi), ma anche tanti adulti, c’è chi lo segue dal suo debutto sulla scena discografica nel 2014 con “Achille Idol Immortale”, chi si è avvicinato al suo mondo grazie ai suoi Festival di Sanremo e chi ha scelto ora di ascoltare dal vivo le sue ultime produzioni.
“Amore disperato”, il singolo lanciato poche settimane fa e presentato per la prima volta dal vivo, è l’ultimo capitolo di una storia che si prepara ad averne tanti altri, tra non molto. I tanti elementi visivi, che riprendono l’Iliade e alcuni dei suoi personaggi, lanciano anche alcuni frammenti di brani inediti, non ancora cantati live da Achille Lauro, ma inseriti nella scaletta come un’anticipazione di quello che sarà. “C’è tantissima musica in arrivo”, anticipa lui già dopo pochi brani, prima del grande annuncio promesso poche ore prima via social e lasciato per il gran finale, prima di “C’est la vie”: “Questa notte non è solo per ringraziarvi. Dopo tutto quello che è successo, il nuovo album ‘Ragazzi Madre - L’Iliade’ è pronto”.
Arriverà in un 2025 che Achille Lauro definisce già epico e che vedrà anche la nascita della fondazione Ragazzi Madre: “Si occuperà di aiutare i giovani in difficoltà. Tutti i tipi di giovani, dalle comunità alle carceri agli ospedali, e chiunque ne abbia bisogno”, spiega, tra gli applausi. “Ragazzi Madre non è un album, è una missione. Abbiamo ambizioni giganti, siamo uomini, ma non dimentichiamo da dove veniamo!”, è il saluto di Lauro a Milano.
È ancora presto per date di uscita precise, tracklist e altre informazioni. Possiamo dire, però, che la missione di “Ragazzi Madre”, iniziata con l’omonimo disco lanciato nel 2016, non è finita. L’appuntamento è per il 2025, 9 anni dopo, e chissà che Achille Lauro non riservi ancora sorprese: tra soli due giorni, il 7 ottobre, “Ragazzi Madre - L'Iliade - Il live” arriverà infatti anche al Palazzo dello Sport, nella sua Roma.