Sei arrivato sul palco vestito di bianco e hai avuto un grande rispetto per la Signora del Rock italiano…
“Come si poteva fare diversamente? Loredana è una persona fantastica anche fuori dal palco, oltre che un artista eccezionale. Era giusto rispettare una canzone che è parte di tutti noi e che ha un tema attualissimo”.
Eri commosso quando Amadeus ha letto la tua lettera per Loredana?
“Avendo avuto l’onore e il piacere di vivere la canzone in questi mesi, ho capito che ha una doppia anima: quella di una dedica d’amore e quella di una canzone struggente che parla di una donna sminuita, che costringe l’uomo a dirle sei bellissima. Lo trovo un tema attualissimo da scardinare, un’abitudine maschile che deve finire. E poi è un pezzo della vita di Loredana, che è una persona di una profondità unica”.
E alla fine ti sei inginocchiato e Loredana ha messo la sua mano sulla tua testa…
“E’ stato tutto super spontaneo, non c’era niente di preparato. L’esperienza con Loredana è stata una delle cose più belle di tutta la mia carriera”.
Cosa si porta via Lauro di questa esperienza sanremese?
“Mi sono divertito come al solito. Come sempre ho fatto il mio fuori gara e ho partecipato a una delle edizioni del Festival più belle degli ultimi anni. Sono un outsider nella vita e a maggior ragione a Sanremo”.