L’artista ha aggiunto: “Speriamo che sia la stessa vita spericolata, che la musica faccia il suo stesso percorso e che noi riusciamo a fare anche solo la metà di quello che ha fatto lui”.
L’anno di Achille Lauro è iniziato con la pubblicazione del libro “Sono io Amleto” ed è continuato con il debutto al Festival di Sanremo. Proprio sul palco dell’Ariston, durante la sua esibizione in “Rolls Royce”, l’artista si lascia andare a varie esclamazioni, come “Wow”: “Sicuramente è un palco incredibile, il pezzo è divertente, comunica quella sensazione là e noi viviamo la musica e il palcoscenico in questo modo. Su quel palco ci sono voci incredibili, come quella di Anna Tatangelo. Noi la viviamo come rock and roll-punk”.
Nella Rolls Royce di Achille Lauro e Boss Doms salgono una serie di icone rock. Con chi invece, tra gli artisti del Festival, farebbero un viaggio in Rolls Royce? “Con Loredana Berté e andrei direttamente in studio a registrare una cosetta”, risponde Lauro.
Per Boss Doms la gioia di essere al Festival di Sanremo si associa a quella per la nascita della figlia Mina: “Sono tante emozioni gigantesche tutte insieme. Mi manca da morire, quando sono partito aveva una settimana, adesso ne ha due, è il doppio, quando torno mi chiama già per nome e mi dice ‘Papà io esco’”. E che zio sarà invece Lauro? “Il migliore del mondo, tra poco inizierò a comprarle astronavi”, risponde l’artista. “Sarà lo zio pazzo da non frequentare”, scherza Boss Doms.
Intanto al 10 maggio Achille Lauro sarà impegnato nell’Achille Lauro Live 2019, un tour che lo porterà sui palchi dei più importanti club d’Italia.