Abbiamo esplorato questo disco “Vivere A Colori”, in tutte le sue sfumature. È stato certificato platino e poi siamo arrivati a questa “Comunque Andare”.
“È nato questo nuovo singolo, abbiamo fatto una bella sorpresa. È arrivato anche nei cinema, ha avuto successo con poca pubblicità. Ti racconto questa cosa della serie 'Alessandra che non si fa sgamare da nessuno'. Il giorno prima arrivo in aeroporto a Roma e c'erano alcuni ragazzi che mi hanno accolto. Dopo alcune chiacchiere, li ho salutati dicendo: 'Allora ci vediamo domani'. Porca miseria... Sono stati bravi a mantenere il segreto perché purtroppo potevo essere in un solo cinema d'Italia a presentare l'evento dal vivo e la location prescelta era proprio Roma”.
Dopo le due anteprime a maggio di Roma e Milano, quando parte il tour? Luglio?
“Ma forse anche ottobre, in autunno...”. Sarà uno scoop?
Ho una curiosità sul testo di “Comunque Andare”. Se io aprissi questo famoso bagaglio dei desideri, cosa vedrei?
“Il fatto di poter cantare, di fare ciò che ho sempre amato. Ho sempre voluto qualcuno che mi ascoltasse ma non pensavo al successo. Ho fatto 'Amici' perché volevo qualcuno che capisse ciò che volevo dire con le mie canzoni. Poi è andata come è andata, è nata la Big Family che è importante anche perché fa da schermo alle critiche. Mi elogia senza per forza screditare gli altri. È un insegnamento importante, del resto non sono mai entrata in competizione con nessuno, nell'accezione negativa del termine”.
Il primo videoclip di cui ti ricordi? Quello che imitavi davanti allo specchio?
“Era di Beyoncé, una star internazionale completa che sul palco sa ballare, cantare, recitare... Nei suoi video con le Destiny's Child aveva sempre i capelli che si muovevano, con il famoso effetto vento... Quando ero piccola, anche io avevo i capelli lunghi, quindi prendevo il phon, lo accendevo (Alessandra si toglie le cuffie, finge di tenere in mano un phon, canta e balla, ndr), e mi sentivo lei”.