Iniziando dal momento top di questi 25 anni di carriera, Pau ci ha svelato: “Per fortuna ne abbiamo avuto più di uno... forse quando abbiamo fatto 'Reset' con 'Mama Maè', che poi entrò nella colonna sonora di Aldo Giovanni e Giacomo per 'Così è la vita'”. Drigo invece ci ha confessato qual è stato il momento più difficile: “Forse il momento più duro fu quando Zama, il batterista, ci mollò. Questa cosa ruppe un gruppo molto solido in un momento inatteso”.
Quando una band inizia ad avere successo, può capitare che qualcuno riconosca i componenti per strada. Nel caso dei Negrita, è successo qualcosa di molto particolare: i primi a riconoscerli “furono i carabinieri di Viareggio, perché qualcuno di noi buttò una cicca dalla macchina di notte sul lungo mare di Viareggio. Ci hanno fermato, ci hanno riconosciuto e hanno detto 'ok, ragazzi, venite con noi...'”.
Per celebrare questi 25 anni insieme, i Negrita hanno pubblicato la raccolta “I ragazzi stanno bene 1994-2019” che contiene 32 successi della band e tre brani inediti. Di canzoni i Negrita ne hanno scritte tante, alcune li hanno fatti anche litigare: “Ora che ci penso tante volte abbiamo discusso, anche su una semplice parola ma, per mandare avanti una band, è necessario trovare dei punti di contatto e saper rinunciare alla propria opinione per trovare un'opinione corale”; altre invece li hanno messi d'accordo subito: “Cambio”, il primo singolo dei Negrita, ad esempio, fu composto da Pau e Cesare che, in studio, buttarono giù base e melodia, poi, la sera stessa, arrivò Drigo e aggiunse il reef che è diventato il timbro di fabbrica del pezzo: “Ora siamo a più di mille date e sono più di mille volte che suoniamo quel pezzo dal vivo così com'è nato”.
Da domani, venerdì 1 marzo, i Negrita incontreranno in fan in giro per l'Italia per presentare la loro raccolta in cinque firmacopie. Gli appuntamenti sono domani a Milano, il 2 a Firenze, il 3 a Bologna, il 4 a Velletri e il 5 a Roma: ci saranno Pau, Drigo e Mac e le loro chitarre acustiche.