Il volume spiega come mai un semplice suono si trasforma in emozione, riso e pianto e perché una stessa musica può essere amata alla follia o giudicata insopportabile. Secondo l'autore, i poteri della musica sono presenti in eguale misura in tutti i generi ed è il particolare mix dei temperamenti individuali degli ascoltatori che rende simpatica o insopportabile una melodia: “non c’è alcuna differenza tra la malinconia di un metallaro e quella di una signora di buona famiglia che stravede per Chopin, ciò che eccita l’uno e l’altra è un potere comune, oggettivo racchiuso in entrambi i generi”, scrive Mussida che, per dimostrare la sua tesi, cita artisti del calibro di De Andrè, Beatles, Rolling Stones e Springsteen.