Da oggi (venerdì 31 ottobre) sono infatti disponibili il nono disco di Caparezza e il primo fumetto da lui sceneggiato e illustrato da 9 fumettisti italiani.
Entrambi i progetti si intitolano "Orbit Orbit" e raccontano l'evoluzione del cantante che non pubblicava un lavoro da quattro anni, ovvero da "Exuvia".
In questo periodo, Caparezza ha vissuto una profonda crisi personale e creativa: ha scoperto che, oltre all'acufene (che ormai è il suo compagno di vita), aveva sviluppato anche un calo dell'udito. Questa condizione lo ha portato a mettere in discussione quella che considerava la sua missione da 30 anni circa: fare musica. Non era più felice. Stava affogando nella negatività, finché la nona arte (il numero 9 è davvero frequente in questo ritorno di Caparezza) gli ha lanciato un giubbotto di salvataggio. I fumetti e tutti gli eventi correlati (tra cui il Lucca Comics & Games) gli hanno fatto ritrovare il sorriso e la voglia di creare, così si è messo a studiare sceneggiatura e a scrivere una storia.
La musica è arrivata in un secondo momento, diventando una sorta di colonna sonora del fumetto. Caparezza si è dunque ritrovato, senza nemmeno accorgersene, a realizzare un fumetto e un disco che, per lui, sono "due fratelli che vivono di vita propria". Il cantante, tra l'altro, non esclude che presto possa aggiungersi anche un cartone animato.
Il titolo "Orbit Orbit" è, per l'artista, la parola onomatopeica che si potrebbe usare nei fumetti per il suono dell'immaginazione. Questa attività è al centro del disco. Per Caparezza, l'immaginazione è la vera libertà dell'essere umano, perché nessuno può togliergliela.
L'album è il primo che Caparezza ha realizzato da quando porta gli apparecchi acustici (con cui si è "pacificato"). Come ha tenuto a specificare più volte durante l'incontro stampa, l'album è positivo e termina con una nota positiva, che troverete alla fine dell'articolo, dopo aver scoperto "Orbit Orbit", capitolo per capitolo e canzone per canzone.
Il fumetto narra un viaggio reale e onirico di Caparezza attraverso i disegni di grandi firme e nuovi talenti: La Came, Matteo De Longis, Sergio Gerasi, Nicola Mari, Marco Nizzoli, Renato Riccio, Stefano Tamiazzo, Riccardo Torti e Yi Yang.
Primo capitolo del fumetto: Caparezza esce dal bosco in cui è entrato quattro anni fa per "Exuvia" e si ritrova nel backstage di un concerto. Le persone intorno a lui lo riconoscono; lui però non sa chi è. Dal panico si chiude in camerino, sviene, ma nessuno se ne accorge. Inizia a sognare. D'ora in poi, Caparezza sarà un astronauta attrezzato di navicella spaziale, con la quale esplorerà terre nuove, dove incontrerà personaggi particolari. Il racconto si svilupperà su due livelli, quello reale e quello onirico. I due mondi saranno però legati, perché tutto ciò che accadrà in uno si verificherà nell'altro.
Prima canzone - "Fluttuo, orbito": svela il rapporto che Caparezza ha con l'immaginazione da quando è bambino.
"L'immaginazione, sai che sfugge ai bordi, vitale che scioglie il cappio e che ricuce i polsi. Dammi 2 secondi e do alla luce mondi, ho un potere da bambino, a me basta chiudere gli occhi e...".
Secondo capitolo: con la sua navicella, Caparezza raggiunge Il pianeta delle idee e ne rimane un po' deluso: è arido e disabitato, o quasi. A un certo punto, infatti, incontra un gruppo di Idee, arrabbiate perché non vengono considerate. Gli chiedono di avere un corpo. Lui scappa e lascia il Pianeta.
Seconda canzone - "Il pianeta delle idee": Caparezza parla del suo blocco creativo. Anche in questa traccia come in tutte le altre, viene citato il mondo dei fumetti. Qui sono presenti Tetsuro e il "Galaxy Express" che sono il bambino e il treno spaziale della serie di manga e anime "Galaxy Express 999".
"Io non rispondo, rimango muto, come la landa silente, mentre chiedono corpo come Tetsuro a bordo del Galaxy Express".
Terzo capitolo: Caparezza sta viaggiando nel cosmo, senza accorgersi che un'Idea si è intrufolata nella navicella, perché vuole provare a convincerlo a dare corpo almeno a un'Idea e a salvare Il pianeta delle idee. Si lascia convincere. Ora ha una missione: recuperare una perla pulsante che Darktar, il cattivo, ha rubato e portato via nel tentativo di diventare un vulcano di idee.
Terza canzone - "Io sono il viaggio": è sulle ripartenze, sulla ritrovata voglia di fare qualcosa. Nella testa di Caparezza è un mix di "I feel love" di Donna Summer e "The NeverEnding Story".
"New dream, new place, new goal, new destiny" ("Nuovo sogno, nuovo posto, nuovo obiettivo, nuovo destino").
Quarto capitolo: Caparezza atterra sulla Stella Opaca, dove si trova Darktar, un gigante che vive in una grotta piena di pece che rappresenta la negatività (la pace si appiccica addosso come la negatività). Questo antieroe ha un'arma potentissima: piangersi addosso.
Quarta canzone - "Darktar": Caparezza canta, facendo finta di essere Darktar, il cui nome è l'insieme di "Dark" e "Tar", ovvero "Oscuro" e "Catrame".
"Piango bitume, sputo bitume, sanguino pece, bene così".
Quinto capitolo: Caparezza lascia Darktar, inseguito da mostri di pece. Uno di loro riesce a prenderlo, lasciandogli delle macchie nere sul polpaccio. A causa di questo, corre il rischio di trasformarsi in una persona negativa. Ben presto scoprirà qual è l'antidoto: la matita, cioè il fumetto.
Quinta canzone - "A comic book saved my life": come si può intuire dal titolo, il fumetto gli ha salvato la vita. Lo ha fatto in tre momenti della sua esistenza: durante l'infanzia, perché gli ha aperto l'immaginazione; nel corso degli anni, perché lo ha introdotto alla musica; durante il periodo buio di "Exuvia", perché gli regalava sollievo. La traccia contiene un sample dei Rockets, un gruppo francese. Inizialmente questa traccia doveva chiamarsi "Last night a DJ saved my Life", come il brano degli Indeep, una band americana.
"Grazie al fumetto scopro musica che ben presto si prenderà tutto lo spazio senza permesso".
Sesto capitolo: Caparezza e altre persone che si sono aggiunte al viaggio vanno dove vivono tutti i fumettisti del mondo per recuperare matite. Incontrano i fumettisti che, però, sono soldati. Riescono a recuperare ciò che cercavano.
Sesta canzone - "Il banditore": è la traccia che, giorni fa, Caparezza ha coperto con una penna nella foto con cui ha svelato la tracklist di "Orbit Orbit". È un inno di battaglia, nonché la prima cover ufficiale di Caparezza. Il brano originale è infatti di Enzo Del Re, un cantautore pugliese che si esibiva percuotendo una sedia. La versione dell'artista di Molfetta si compone soprattutto di onomatopee tipiche del fumetto.
"Pam zip gulp gasp sob puk".
Settimo capitolo: con tutti i fumettisti armati di matita, Caparezza torna da Darktar per provare a convincerlo a restituirgli la perla. I fumettisti scoprono le pozzanghere di pece e i loro poteri e decidono di distruggerle. L'astronauta si trova inerme davanti alla cattiveria dei fumettisti.
Settima canzone - "Autovorbit": il titolo significa "fuori dall'orbita". La traccia è sul tornare, cambiando qualcosa. Qui ha perso la voce che lui definisce "Caparezziana".
"L'unico ritorno che ha senso è quello in territori in cui non sono mai stato. L'unico ritorno che ha senso è quello in territori in cui non sono maestà".
Ottavo capitolo: nel mondo reale, alcuni ragazzi si scattano foto con Caparezza che è ancora svenuto nel camerino. Il flash, nel mondo dei sogni, causa un'esplosione di una supernova, così il cosmonauta Caparezza deve atterrare su un pianeta che è piatto. Viene scambiato per un Messia che viene dal cielo. Lui cerca di far comprendere agli abitanti che non è così, ma nessuno gli crede. Incontra un personaggio famoso di Zocca, che non è Vasco Rossi, ma l'astronauta e aviatore Maurizio Cheli.
Ottava canzone - "Curiosity (Oltre il bagliore)": è quasi un inno alla scienza, alla curiosità, all'andare oltre. Una parte è cantata, un'altra recitata.
"Un uomo senza curiosità è già un uomo morto. Nell'universo-università noi siamo fuori corso. Non è l'amore che muove il mondo ma la sete di conoscenza".
Nono capitolo: c'è una fase delirante. Emerge la versione negativa dell'immaginazione.
Nona canzone - "Gli occhi della mente": contiene un sample di "Delirio" di un giovanissimo Gianni Morandi. Caparezza ha cambiato l'ordine delle parole.
"Io sto male, sono solo nel mio delirio... delirio...".
Decimo capitolo: Darktar confessa a Caparezza di aver mangiato la perla e dunque di non potergliela dare. Arriva un personaggio, biondo, che viene scambiato per il nuovo Messia. Promette giovinezza grazie a un'acqua miracolosa. Darktar vuole ringiovanire. L'astronauta, invece, no, poi non crede che l'acqua sia magica. Cerca di convincere il suo antagonista a lasciare perdere. Per lui, non è sempre un bene ringiovanire.
Decima canzone - "Come la musica elettronica": si capisce che Caparezza è in pace con i suoi 52 anni, perché quando il tempo passa si affronta una nuova fase. Tutto è una novità.
"La meraviglia dell'ignoto. Equilibrista del rinnovo. La corda oscilla come una Polaroid, faccio uno scatto e vengo fuori dall'ombra, di nuovo".
Undicesimo capitolo: Darktar dà ascolto a Caparezza e getta per terra l'acqua miracolosa. Una rana compare, la beve e... ringiovanisce. Il cosmonauta non crede a ciò che ha visto. Pensa di star dormendo. Prova a lanciarsi fuori dalla navicella, ma viene bloccato da una botta in testa. Inizia la sua esperienza pre-morte (Near-death experience, in inglese, il cui acronimo è NDE).
Undicesima canzone - The NDE: è un brano rap in tempo dispari. Sembra esserci un riferimento a "Fuori dal tunnel", ma non è così. Semplicemente, quando si sono risvegliati, i pazienti che hanno vissuto un'esperienza di pre-morte hanno raccontato di essere usciti da un tunnel.
"Sono fuori dal tunnel, arrivato a corto di fuel. Vado verso la luce, spero non sia un occhio di bue"
Dodicesimo capitolo: Caparezza si sveglia nell'astronave e nella Pathosfera. Una cintura di asteroidi parla, insulta e urta la navicella.
Dodicesima canzone - "Pathosfera": invita a recuperare l'empatia, ad accorgerci delle cose negative e a fare qualcosa. Caparezza, infatti, pensa che tante persone, pur di non farsi attaccare dagli altri, fanno finta, giustificano, indossano paraocchi.
"Tengo i miei battiti nascosti nella tasca e mi viene l'ansia, come coi cani a Malpensa".
Tredicesimo capitolo: un asteroide spacca in due l'astronave. Caparezza entra nel modulo che lo porterà sulla Terra. Chiuso a osservare lo spazio che è infinito, ma privo di aria, quindi pericoloso per l'uomo, si chiederà cos'è la libertà.
Tredicesima canzone - "Cosmonaufrago": riflette sulla libertà. I musicisti e i coristi presenti in questo pezzo hanno suonato e cantato liberamente. Le registrazioni sono avvenute a Londra.
"L'immaginazione è la mia libertà, unica, leale, candida".
Quattordicesimo capitolo: nel fumetto, Caparezza si risveglia e sa chi è.
Quattordicesima canzone - "Perlificat": è stata registrata insieme a un'orchestra di 74 elementi a Roma. È forse il brano più costoso dell'album. Trasmette un messaggio: l'umanità è anche artefice di meraviglie. Caparezza è in pace e ha una nuova consapevolezza: a determinarlo, non è ciò che fa, ma chi è. Secondo il Caparezza di "Orbit Orbit", la vita è vivere e "perlificare": assorbire la realtà, che è come un batterio, e farla diventare una gemma preziosa.
"Perlifica! Fallo per te, non per la classifica, fallo per le idee, per la vena creativa perché è salvifica".
Caparezza è riuscito a perlificare, a trasformare una serie di malesseri in due opere d'arte che, in futuro, potrebbero diventare tre.
Caparezza ha cominciato a presentare i suoi lavori al Lucca Comics & Games ieri pomeriggio. Continuerà oggi e domani.