GNONTO DA RECORD. Tra le poche note liete della serata, c’è il nuovo primato che vede protagonista Wilfried Gnonto: il giovanissimo attaccante aveva già esordito con un assist all’andata contro la Germania e ora, nel match di ritorno, ha trovato il primo gol in maglia azzurra, il più “giovane” di sempre con la Nazionale maggiore. Grazie a un’età di 18 anni, 7 mesi e 9 giorni, Gnonto è infatti il più giovane marcatore della storia dell’Italia ed è lui, insieme a Bastoni allo scadere, a rendere leggermente meno amara la sconfitta.
I NUOVI ESORDI. La Nazionale continua il suo rinnovamento: solo nella partita di ieri, hanno esordito altri 3 Azzurri, Giorgio Scalvini, Luiz Felipe e Gianluca Caprari. In totale, sono 50 i giocatori che hanno debuttato con la maglia azzurra sotto la guida di Roberto Mancini, di cui ben 12 nelle ultime 2 settimane. È il segnale che il nuovo ciclo è partito e ha bisogno ancora di un po’ di tempo per dare i suoi frutti.
LE PAROLE DI MANCINI. La nuova Italia è ancora un cantiere e, per questo motivo, i passi falsi fanno parte del cammino. Lo sa bene Roberto Mancini che, contro la Germania, ha agganciato Sacchi a quota 53 panchine in Nazionale: “Questa sconfitta non vanifica nulla, è un percorso dove faremo cose buone e meno buone”, ha spiegato il CT al termine dell’ultimo incontro. “Il gruppo è aperto e giocheremo altre due partite a settembre”, ha poi aggiunto ribadendo comunque che, ieri sera, ci sono state cose “importanti e buone” da tenere a mente per il futuro di questa squadra, nonostante la delusione del risultato.
L’Italia è ora al terzo posto, dietro a Ungheria e Germania, nel gruppo 3 della League A di Nations League. Le ultime due partite del girone sono in programma dopo l’estate: contro l’Inghilterra, in casa a San Siro, il 23 settembre e contro l’Ungheria, in trasferta, tre giorni più tardi.
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