SINOSSI
Claire, una bambina di dieci anni che vive a New York con i suoi genitori Abbie e Jacob, adora il Natale. Natale significa famiglia. Natale significa amore. E soprattutto, Natale significa far visita al suo amato nonno, Lawrence, nell'hotel di sua proprietà sulle Dolomiti.
Ma quest'anno è diverso. Quest'anno è strano. Abbie e Jacob hanno portato Claire a trovare suo nonno ad agosto. Claire può avere dieci anni, ma non è una stupida. Sa che sta succedendo qualcosa: i suoi genitori non vanno d'accordo e l'hanno persino mandata in terapia. Le emozionanti vacanze estive di Claire in Italia si trasformano immediatamente in un incubo. Non appena arrivano, i suoi genitori annunciano che si separeranno: quest'anno in Italia non ci sarà il Natale in famiglia.
Ma Claire è davvero piena di risorse ed escogita un piano che spera riporterà tutti alla ragione: il Natale. Ad agosto!
La mattina dopo, Lawrence, Abbie e Jacob trovano un albero nella hall dell'hotel decorato con addobbi natalizi e Claire fa la sua richiesta assurda: vorrebbe trascorrere un ultimo Natale insieme come famiglia, adesso. Per i suoi genitori è un'idea folle, ma Lawrence farebbe di tutto per far sorridere di nuovo sua nipote, quindi Natale sia, anche ad agosto!
Con nonno Lawrence come suo collaboratore natalizio, Claire fa tutto il possibile per sanare la frattura tra Abbie e Jacob, ma più ci prova, più le cose vanno a rotoli. Ma il Natale è un momento magico, anche in agosto, e infatti la magia avviene, ma non nel modo in cui qualcuno si aspetta. 

NOTE DI REGIA
Ogni anno che passa, Serendipity continua a figurare in molte top-ten dei film di Natale e io ho resistito all'impulso di farne un altro. Doveva essere quello giusto. Poi è arrivata l'idea di Ops! È già Natale e ha soddisfatto tutte le esigenze: un film per famiglie, emozionante e divertente, con qualcosa da dire. E tutto questo in un'ambientazione davvero magnifica. Un film con un vero fascino universale e un senso di avventura.
I tempi sono cambiati. L'intero concetto di famiglia è cambiato: qualunque sia la sua configurazione, il Natale è un momento di perdono, di accettazione, in cui tutti mettiamo da parte le nostre differenze e ci stringiamo insieme. Un momento in cui il desiderio di un bambino di dieci anni viene esaudito. “Finché c'è amore, c'è Natale”.
Il nostro cast è fonte di ispirazione: Danny DeVito nel ruolo del proprietario di un hotel sulle Dolomiti, intenzionato a tenere unita la famiglia. Un carico di calore e di comicità. Che siano state le riprese in Italia o il fatto di lavorare con la figlia, il risultato è che Danny ha colto questo ruolo e tutta la sua portata. Era come se fosse determinato a divertirsi e si vedeva.
Andie MacDowell interpreta la professoressa di inglese da poco in pensione che si precipita in Italia, apparentemente per salvare il matrimonio del figlio e della nuora, per poi ritrovarsi a mettere in discussione il proprio matrimonio e a rendersi conto che alcune relazioni hanno superato la data di scadenza. E va bene così. Nel suo caso, arriva a riconoscere il nuovo capitolo che la attende.
Lucy DeVito interpreta la figlia di Danny, attingendo dalla vita reale alla gioia reciproca che condividono nel lavorare insieme. È una chimica rara, palpabile in ogni scena. Wilmer Valderrama interpreta lo sfortunato marito di Lucy con umorismo e un fascino innato. Siamo dispiaciuti per lui nei suoi momenti altalenanti di eroismo e codardia.
Valeria Cavalli, donna bellissima ed enigmatica che torna all'hotel ogni anno nella speranza di ricongiungersi con l'amore della sua vita - una breve relazione avuta dieci anni prima. E al centro di questa storia c'è Antonella Rose, che interpreta Claire. Abbiamo setacciato l'America e la Gran Bretagna con casting aperti e Antonella si è rivelata l'unica scelta possibile. Quando abbiamo scritto sulla prima pagina della sceneggiatura: Questa è una ragazza la cui esuberanza è contagiosa... un volto incantevole. L'ottimismo in formato da viaggio... non avremmo mai potuto immaginare che esistesse già, dovevamo solo trovarla. Diventerà sicuramente una star. E poi una schiera di bravissimi attori internazionali. (Peter Chelsom)