DAL 25 SETTEMBRE AL #SOLOCINEMA
Un film di VOLFANGO DE BIASI
Con MAX ANGIONI, DIEGO ABATANTUONO, NEVA LEONI, NUNZIA SCHIANO, GAETANO BRUNO, ELISABETTA DE VITO, ELISABETTA DE PALO, GIORGIO COLANGELI, HAL YAMANOUCHI, NINI SALERNO, IRENE GIROTTI
Produzione NOTORIOUS PICTURES e TRAMP LIMITED
Distribuzione NOTORIOUS PICTURES
SINOSSI
Cresciuto in orfanotrofio, Simone oggi ha trent’anni, le idee ancora confuse sul futuro e, in attesa che si schiariscano, lavora in un negozio di bricolage. In seguito a un incidente che rischia di mandare all’altro mondo una vecchietta, viene condannato ai lavori utili in una lussuosa residenza per anziani. Qui, tra le rigide regole del direttore Vinicio e una banda di eccentrici vecchietti, inizia un incubo.
Capeggiati da Ettore, ex imprenditore vinicolo, gli anziani tra cui Ezio, carismatico complottista, e Anna, vedova logorroica, danno al ragazzo del filo da torcere.
Ma l’alternativa per Simone è la galera, così, sforzandosi di entrare nelle loro grazie, il ragazzo fa breccia nel cuore di Ettore, e ottiene il suo aiuto per scoprire i lati più teneri e fragili di ogni anziano. A poco a poco, trova quindi il modo di far sentire ciascuno di loro visto, esaudendo i loro desideri, e iniziando anche a conoscere nuove parti di sé. Infine, quando intuisce che Ettore sogna di ricongiungersi con la sua amata, Elena, capisce anche che l’anziano è intrappolato nella struttura da un figlio oppressivo in combutta col direttore.
Rischiando il posto e la libertà, Simone decide comunque di organizzare un piano per far evadere Ettore e permettergli di riunirsi al suo amore, ma per riuscirci ha bisogno dell’aiuto di tutti. Prima di imbarcarsi in quest’ultima avventura, Simone si renderà conto che quell’improbabile gruppo di anziani, fino a poco tempo prima ostili sconosciuti, è diventato a tutti gli effetti la famiglia che non ha mai avuto.
NOTE DI REGIE
In questa commedia voglio mettere in luce, con leggerezza, la delicata tematica del conflitto tra la visione giovanile della vita e la condizione di solitudine e difficoltà che si sperimenta negli anni della vecchiaia. La nostra società contemporanea tende a non considerare più “il vecchio” come faro di saggezza e custode di insegnamenti preziosi, ma piuttosto come un peso, un intralcio da parcheggiare, possibilmente lontano dagli occhi e dal cuore. Simone, in quanto orfano, è il perfetto rappresentante di questa visione: per lui la vecchiaia non esiste, non ha accompagnato figure di nonni e genitori nel crepuscolo della vita, non ha avuto la possibilità di conoscere quel senso di empatia. Rivendica, dunque, per sé diritti e opportunità che sente precluse, a lui e ai suoi coetanei. Ma l’incontro con Ettore e con la banda di scatenati vegliardi di Villa Meraviglia lo porterà a rivalutare le sue posizioni. Capirà che non esiste un’età giusta per avere il proprio spazio nel mondo, che il tempo è prezioso e che ogni istante è valido per sognare e sperare di poter realizzare i propri desideri. Simone, aiutando i suoi nuovi amici, aiuterà sé stesso a cogliere il valore della vita e soprattutto del tempo. Capirà che il gioco, una risata condivisa e uno sguardo di complicità non hanno prezzo.