CHARLOTTE M. IL FILM - FLAMINGO PARTY
DAL 31 DICEMBRE AL CINEMA
Regia EMANUELE PISANO
Con CHARLOTTE M., ALISA FERRI, ELEONORA TREVISANI, GABRIELE RIZZOLI, VERONICA GAGGERO, FRANCESCO PETIT-BON, ERIK MORETTI, ANGELA TUCCIA, CAROLA ABDALLA SAID, ARIANNA DI CLAUDIO, SOPHIE PERAZZOLO
Distribuzione NOTORIOUS PICTURES

SINOSSI
Il primo film della popolare youtuber Charlotte M. Nel film Charlotte, una ragazza spontanea e creativa, è impegnata nell’organizzazione di un ballo scolastico per raccogliere i fondi necessari a salvare l’oasi naturale dove ha passato i momenti più belli della sua infanzia. 
Per avere successo nell’impresa, cerca in ogni modo di mostrarsi perfetta agli occhi di tutta la scuola, ma in questo modo finisce per perdere la propria sincerità, rovinando la sua storia d’amore con Davide e soprattutto il rapporto con la sua migliore amica, Sofia. 
Per ritrovare le cose che contano davvero, Charlotte dovrà prima riuscire a ritrovare sé stessa.

Charlotte M. Il Film - Flamingo Party


NOTE DI REGIA
Nel film si tratteggiano le grandi decisioni che un adolescente si trova ad affrontare e gli obbiettivi che la vita inizia a mettergli davanti agli occhi.
L’obiettivo, infatti, è proprio quello di raccontare la vita reale degli adolescenti contemporanei, rendendola aspirazionale per un pubblico più piccolo (8-12 anni) che è alla continua ricerca di qualcosa da scoprire.
Nel film traspare il ritratto di una gioventù che vuole crescere per dare risposta alle proprie domande e ci sono tutti gli aspetti che toccano la vita di un ragazzo: la scoperta di un mondo nuovo come il liceo, lo studio dei meccanismi social, la prima cotta, l’inimicizia, i legami familiari ed affettivi, i problemi scolastici e gli amici di sempre. Tematiche universali che consentono una piena identificazione con i personaggi e le situazioni raccontate.
Oggi, i ragazzi con il loro stile sembrano gridarci a pieni polmoni tutti la stessa cosa: siate voi stessi! E Charlotte è la paladina di uno stile che ha deciso di adottare senza timori o paura di essere giudicata.
Questa direzione suggerisce quanto le differenze e la libertà d’espressione siano qualità sempre più apprezzate e incoraggiate a dispetto del modello di stile unico, che relega a ruolo di outsider chiunque non si uniformi.
(Emanuele Pisano)