Gabriele Rosciglione, in arte Kaligola, &egrave; nato a Roma il 19 novembre 1997, &egrave; un cantautore rapper di spiccata sensibilit&agrave;, appassionato di cinema e arte in genere. A soli 14 anni viene scoperto dal suo produttore Antonio Rospini che resta impressionato dal suo primo brano in Luglio 2012. &quot;Ego sum Kaligola. Mi chiamo Kaligola&quot;, recita il ritornello del brano caricato sul canale Youtube da Gabbo film che &egrave; il canale di Gabriele in arte Kaligola.

  Un video che vede Gabriele protagonista tra i luoghi dell&#39;archeologia romana e della contemporaneit&agrave;. &quot;Camminando per la via della storia ho incontrato personaggi che vivevano tra l&#39;infamia e la gloria. Mi sono fermato al 40 dopo Cristo perch&eacute; mi &egrave; preso un colpo per &nbsp;quello che ho visto Un romano che nomina senatore un cavallo. Ed ho pensato che quel tizio era proprio uno sballo. Il suo nome era Caio Giulio Germanico Chiamato Caligola&quot;. e &nbsp;tra &quot;Antichi romani, sponsor di Iphone e di Wi-fi&quot;, un&#39;altra citazione latina: &quot;Il nuovo Kaligola vi dice: bis dat qui cito dat&quot;, un proverbio latino il cui senso &egrave; &quot;chi ha tempo non aspetti tempo&quot;. Luglio 2014 - Fanciullino Rap, il nuovo singolo di Kaligola.

A distanza di due anni dal successo del suo primo brano, &ldquo;Ego sum Kaligola&rdquo;, che ha spopolato sul web anche grazie al suo video ironico e alle citazioni latine, il rapper romano Gabriele Rosciglione, in arte Kaligola, esce con il primo singolo di una raccolta molto promettente e interessante, &ldquo;Fanciullino rap&rdquo;. Un testo che si ispira, appunto, al &ldquo;fanciullino&rdquo; di Giovanni Pascoli, coadiuvato da un ritmo allegro, energico e dirompente. Una sorta di manifesto poetico sull&rsquo;importanza di riconoscere la bellezza anche nei momenti difficili, mantenendo vivo lo stupore, che si abbia &ldquo;9 o 90 anni&rdquo;. Un&rsquo;esortazione a non finire intrappolati nel proprio dolore, nella noia e nell&rsquo;indifferenza, nonostante sia &ldquo;difficile cantare la gioia di vivere e di amare, perch&eacute; ci hanno educati a stare male, e a crescere tra la cronaca nera del telegiornale&hellip;&rdquo;. Perch&eacute;, come recita il ritornello &ldquo;C&rsquo;&egrave; sempre la calma in mezzo alla tempesta, un sole che brilla tra le nubi della testa&hellip;&rdquo; e, &ldquo;se tutto passa, di noi qualcosa resta&rdquo;: il nostro modo di guardare il mondo, e di viverlo. Un messaggio solo apparentemente ingenuo, quello di Kaligola, che si oppone con forza all&#39;idea che i giovani siano tutti depressi, demotivati o aggressivi, e che ci ricorda una semplice ma sempre pi&ugrave; ignorata verit&agrave;: l&rsquo;et&agrave; non conta, conta il modo in cui viviamo la nostra vita. Kaligola firma anche la regia e il montaggio del suo video, come sempre, perch&eacute; la sua aspirazione, &egrave; la narrazione a tutto tondo: musica, immagini e testi. Kaligola &egrave; il pi&ugrave; giovane partecipante al Festival di Sanremo 2015 nella sezione Nuove Proposte con il brano &ldquo;Oltre il giardino&rdquo;, che sar&agrave; contenuto nell&rsquo;omonimo album d&rsquo;esordio (RWM Records), in uscita durante la settimana sanremese.