News06 nov 2019

The Kolors a Radio Italia: “Ora cantiamo in italiano anche grazie a Elisa”

“Guè Pequeno è un signore in tutto. Elodie è veramente sexy!”

Da “Los Angeles” a... Radio Italia: i The Kolors arrivano nel Verti Music Place per raccontare tutte le novità e curiosità insieme ai nostri Mauro Marino e Manola Moslehi: dalle loro origini agli ultimi successiPensare male” con Elodie e “Los Angeles” con Guè Pequeno, fino ai prossimi progetti.

The Kolors a Radio Italia: “Ora cantiamo in italiano anche grazie a Elisa”

State lavorando a nuova musica?
Stiamo scrivendo tanto, e registrando ancora di più. Stiamo girando diversi eventi e abbiamo concluso un club tour che ci è piaciuto tanto: dopo un tour estivo con migliaia di spettatori, siamo andati nei club per suonare davanti a non più di mille persone. Si è creato un ambiente intimo, eravamo a contatto diretto con i fan: loro hanno apprezzato e hanno fatto parte del suono della band. I loro cori erano parte della performance!
È vero che l'ultimo singolo, “Los Angeles”, è nato dalla chitarra del papà di Stash?
Sì, anche 'Pensare male' è nato da un riff simile, realizzato sempre con quella chitarra del '79 ereditata. Poi abbiamo dedicato l'intero progetto, nelle grafiche e nel racconto, a un nostro amico che è venuto a mancare il giorno d'uscita di 'Pensare male'. È stato un brutto colpo per noi, era una persona importante.

The Kolors a Radio Italia: “Ora cantiamo in italiano anche grazie a Elisa”

Voi, Stash e Alex, siete cugini. E Daniele?
Daniele viene dal nostro stesso posto in provincia di Napoli, ha fatto le elementari con Ale. Io (Stash) l'ho conosciuto a Milano, notavamo tante affinità coi gusti e nel modo di vedere un percorso musicale. Ci siamo trovati benissimo in sala prove e quindi è partito come un progetto a parte: di lì a poco abbiamo fatto la prima data, nel 2010.
I vostri genitori suonavano in una band?
Sì, erano 'I Rebus'! È bellissimo perché spesso ci raccontano aneddoti simili a quelli che noi viviamo nel backstage. Vengono dal periodo in cui si suonava veramente tanto, gli anni '70; loro hanno fatto per un periodo iniziale la cover band dei Pooh. Quando ho conosciuto Roby Facchinetti e gliel'ho detto, è impazzito.
Troviamo le caratteristiche di quel periodo anche nei vostri brani recenti...
Il nuovo percorso dei The Kolors inizia con 'Pensare male', che rimanda proprio agli anni '70 e '80.
L'ultimo singolo “Los Angeles” vede la collaborazione con Guè. È stato incredibile lavorare con lui!
Ci siamo trovati bene umanamente con lui. Quando abbiamo avuto modo di lavorare insieme, ci siamo resi conto che è un grande, un professionista, un signore in tutto. Dopo gli eventi, spesso, si fa serata insieme, quindi non sai realmente com'è l'attitudine sul lavoro. Lui ci ha stupiti, è preciso in tutto. Noi gli abbiamo dato diversi elementi musicali che riprendono gli anni '70 e '80: volevamo un po' il Guè di questo periodo, ma lo seguiamo da tanto tempo. Quindi, ci sarebbe piaciuto anche avere qualcosa alla “Eravamo re”, che forse è il nostro brano preferito di Guè Pequeno. E lui è stato impeccabile!
Come mai avete pensato a lui per questo featuring?
Lui è un 'deus ex machina' dell'hip hop. Ha attraversato tutte le fasi dell'hip-hop italiano, dall'underground al mainstream, fino alla trap dei giorni nostri. È stato il capo in ogni periodo. Quindi abbiamo pensato di provarci, visto che lo conoscevamo: lui ci ha detto di sì.
È da poco tempo che fate pezzi in italiano. Come cambia l'approccio nella scrittura e nella melodia?
Qui tocchiamo un tasto particolare. Io (Stash) scrivo le primissime demo chitarra e voce o piano e voce, e poi le presento in sala prove. Alex e Daniele condizionano poi il suono con il loro contributo. La melodia, quindi, nasce prima del testo: questa volta abbiamo provato a mantenere il suono della demo su un testo in italiano. All'inizio avevo una barriera mentale, che ha abbattuto anche la nostra Elisa. Lei mi ha detto: 'Parla come mangi'! Poi, il napoletano è molto simile all'inglese... Pino Daniele faceva il funk in napoletano, ma non c'è una regola. Per esempio, 'Los Angeles' è già partita in italiano.
Avete collaborato anche con Elodie in “Pensare male”.
Elodie è fantastica, bellissima e in qeusto pezzo è stata veramente sexy anche nella scrittura. Insieme a Davide Petrella, ci siamo concentrati molto sulla sua parte sensuale, anche vocalmente. L'abbiamo vista subito come una sorella.
C'è qualche artista con cui vorreste fare un featuring?
Ce ne sono tanti, forse Alex Turner degli Arctic Monkeys... È un po' il nostro pallino.
State lavorando al nuovo album, poi il 23 novembre sarete al Teatro Creberg di Bergamo, insieme a Radio Italia, per il Concerto delle Stelle.
Sarà bellissimo fare le ultime canzoni insieme all'orchestra. Cantare 'Pensare male' accompagnati da questi musicisti sarà particolare.

The Kolors a Radio Italia: “Ora cantiamo in italiano anche grazie a Elisa”