News05 feb 2022

Highsnob, Sanremo: “Mio padre orgoglioso, con lui una lotta per i tatuaggi”

L'artista, in gara insieme a Hu con “Abbi cura di te”, fa un bilancio di questa esperienza e parla di criptoarte

Highsob (Michele Matera), in gara insieme a Hu con “Abbi cura di te”, su Radio Italia solomusicaitaliana fa un bilancio dell'esperienza al Festival di Sanremo con “apici di tensione e paura ma anche di piacere incredibili”. L'artista in collegamento con Daniela Cappelletti ed Emiliano Picardi, si racconta all'interno del Fuori Sanremo Reward di Intesa Sanpaolo: il rapporto con il padre artista, i tatuaggi e la criptoarte.
Come stai?Benissimo, un po' stanco ma carichissimo, c'è la finale
Arrivati all'ultima serata, puoi fare un bilancio?È stata un'esperienza incredibile, con emozioni che non pensavo avrei mai provato. Riesci a provare apici di tensione e paura ma anche di piacere incredibili, sarebbero da provare una volta nella vita. Siamo riusciti a goderci lo spettacolo anche noi da dentro, si rischia di essere un po' mangiati dal macchinario, dalle tantissime cose da fare. La prima serata è stata devastante, ho avuto paura, mi tremava la voce, poi basta. Stasera mi godrò quei tre minuti sul palco
Qual è il segreto per affrontare un'esperienza come Sanremo? Bisogna concentrarsi e divertirsi. Non bisogna farsi scivolare tutto, ma una parte delle sensazioni sì e tenersi solo il sano, in modo da godersi il momento. Sono contento perché mi ricordo tutto di questi giorni e me lo porto da casa”.
Tu e Federica avete detto di essere diversi ma complementari. Questo vi ha aiutato?Sì, siamo complementari sia dalla parte tecnica, dove entrambi siamo minuziosi e rompiscatole, ma alla fine la messa in onda è stata molto soddisfacente. Uno non si immagina quanto lavoro c'è lì dietro. Ci diamo grande supporto anche dalla parte emotiva. Ieri sera già a metà ritornello Fede aveva capito che mi veniva da piangere, veniva anche a lei, ma con gli occhi sembrava dirmi 'Dai, non è il momento'. Poi alla fine dell'esibizione è scappata la lacrimuccia
Avete fatto la cover di “Mi sono innamorato di te” di Luigi Tenco. Poi hai mostrato lo screenshot di una conversazione con tuo papà, che chiami papino: ti ha scritto che gli hai regalato una doppia emozione, sia per l'esibizione, sia perché ti sei coperto i tatuaggi. È sempre una lotta con i tatuaggi. Mio papà ha visto per la prima volta un tatuaggio che avevo 11 anni: mentre mi portava in ospedale, sulla caviglia che ho dovuto scoprire perché me l'ero rotta; me l'ero fatto io a mano con l'inchiostro di china. Mio papà è un cantante e pittore, ho iniziato questo lavoro per la sua influenza. Lui spesso non c'era quando ero piccolo, era in giro per lavoro, a me rimaneva la sua arte. C'era anche un po' di lui in quello che ho fatto. Poi lo chiamo papino perché è 1 mentro e 95 per 110 chili
Dopo aver cantato “Abbi cura di te”, quale sarà il primo pensiero dopo aver finito tutto, all'ultimissima nota?Non lo so, potrebbe essere una lacrimuccia. Di solito c'è del Fantasanremo a fine brano. Ci sono tanti pensieri, in genere c'è Amadeus e mi viene sempre da ringraziarlo, per aver scelto questo brano. Non so cosa farò
Ieri avevi al collo un'opera d'arte, primo musicista a salire sul palco dell'Ariston con un'opera d'arte. Sì, un NFT sopra questa catena, incastonato. Io faccio anche criptoarte con lo pseudonimo di Eskalator. Ho esposto almuseo della Permanente, poi andremo in Triennale