La bella storia che c’è dietro “Bella storia” è un ritorno alle piccole cose: “E’ stato un periodo in cui ho cambiato tutto il processo creativo che stava dietro la mia musica”, ha svelato Fedez, “Venivo da grandi studi, grandi produttori… tutto troppo grande per essere vero. Così mi sono spostato da Los Angeles in un piccolo studio casalingo di Bagnolo Cremasco con dei miei amici, che poi sono diventati il mio gruppo di lavoro, e abbiamo iniziato a scrivere canzoni per il mero gusto di fare musica”.
Anche una storia d’amore può essere fatta di piccole cose, ma su quali siano le più importanti Fedez non ha dubbi: “Credo che le grandi storie d’amore non si facciano forza su quanto due persone sono compatibili ma su come si confrontano tramite le incompatibilità. Io credo fortemente in questo”.
E anche su Instagram si può fare una bella storia, se si scelgono i contenuti giusti. Il segreto è solo uno: “L’equazione perfetta per fare una bella storia su Instagram? Io Instagram lo utilizzo veramente in maniera molto spontanea, non mi sto molto a interrogare su cosa funziona e cosa no, quindi la spontaneità”.
Per finire, anche la storia di Fedez si può definire una bella storia e i momenti di svolta del suo percorso artistico sono stati essenzialmente tre: “Se non avessi fatto il mio primissimo disco autoprodotto ‘Penisola che non c’è’ non avrei avuto questo inizio probabilmente. San Siro sicuramente è stato una svolta e credo anche X-Factor. X- Factor mi ha insegnato a fare televisione e a stare davanti a una telecamera, con tutti i pro e i contro che ne derivano”.
L’ultima volta che Fedez ha detto: “Bella storia”? Quando ha saputo dell’arrivo imminente di sua figlia: “Wow! Mi fa strano dirlo perché devo metabolizzarlo”.