News06 set 2018
David Cronenberg ritira il Leone d'oro alla carriera
Ecco cosa ha detto!
"Il Leone rappresenta per me il mostro della verità e dell'arte di cui ora abbiamo bisogno più che mai. Gli auguro lunga vita, che possa conquistare i suoi molti nemici", ha detto David Cronenberg dopo aver ricevuto il Leone d'Oro alla carriera dalle mani di Paolo Baratta, presidente della Biennale.
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Il pubblico era in standing ovation nella Sala Grande del Palazzo del Cinema di Venezia, dove dal 29 agosto si sta svolgendo la 75esima Mostra del Cinema. Sul palco, oltre a Paolo Baratta, c'era un fan d'eccezione: Guillermo Del Toro, presidente della giuria di Venezia 75. Il regista ha condiviso tutta la sua ammirazione per il collega dicendo: "Sono troppo emozionato, lui è il mio Dio".
David Cronenberg ha alle spalle oltre 40 anni di carriera. Ai microfoni di Radio Italia, radio ufficiale della 75esima Mostra del Cinema, aveva raccontato un aneddoto, una storia, un ricordo sulla sua lunga carriera: "All'inizio eravamo ispirati da una New York underground e, quindi, facevamo dei film appunto underground, ispirati alla strada, ciò che ci succedeva attorno. Ognuno recitava nel film dell'altro. Eravamo una sorta di comunità cinematografica. Ci aiutavamo a vicenda".
"Il Leone rappresenta per me il mostro della verità e dell'arte di cui ora abbiamo bisogno più che mai. Gli auguro lunga vita, che possa conquistare i suoi molti nemici", ha detto David Cronenberg dopo aver ricevuto il Leone d'Oro alla carriera dalle mani di Paolo Baratta, presidente della Biennale.
Il pubblico era in standing ovation nella Sala Grande del Palazzo del Cinema di Venezia, dove dal 29 agosto si sta svolgendo la 75esima Mostra del Cinema. Sul palco, oltre a Paolo Baratta, c'era un fan d'eccezione: Guillermo Del Toro, presidente della giuria di Venezia 75. Il regista ha condiviso tutta la sua ammirazione per il collega dicendo: "Sono troppo emozionato, lui è il mio Dio".
David Cronenberg ha alle spalle oltre 40 anni di carriera. Ai microfoni di Radio Italia, radio ufficiale della 75esima Mostra del Cinema, aveva raccontato un aneddoto, una storia, un ricordo sulla sua lunga carriera: "All'inizio eravamo ispirati da una New York underground e, quindi, facevamo dei film appunto underground, ispirati alla strada, ciò che ci succedeva attorno. Ognuno recitava nel film dell'altro. Eravamo una sorta di comunità cinematografica. Ci aiutavamo a vicenda".
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