News01 mar 2021

Aiello: “Ecco cosa mi spaventa e cosa mi attrae del Festival di Sanremo”

L’artista sta per debuttare all’Ariston con il brano “Ora” : guarda la video intervista

Il debutto al Festival di Sanremo è un momento che spaventa ed emoziona allo stesso tempo: Aiello l’ha spiegato alla redazione di Radio Italia. Nella video intervista #atupertu ha anche parlato del brano “Ora” che porterà in gara all’Ariston, della nostalgia per la sua terra… e anche di un’istantanea del grande Pippo Baudo!

#atupertu con Aiello (Sanremo 2021)

Cosa attrae e cosa spaventa del Festival? Secondo Aiello, forse, le stesse cose: “Cosa mi attrae del Festival? E' sicuramente l'opportunità di cantare su quel palco con cinquanta elementi di un'orchestra. E' un'occasione, secondo me, irripetibile. Quello che mi spaventa invece del Festival è... qual palco e cantare con quell'orchestra! Perché crea un'emozione e un'empatia, ma anche un impegno muscolare non indifferente”.
La canzone che Aiello porterà in gara al Festival si intitola “Ora” e questo titolo è stato il pretesto per chiedere al cantante quali siano state le ore più importanti della sua vita: “Francamente non ne ricordo una, ne ricordo diverse: l'ora che lego a una storia interrotta, a un incontro speciale, magari anche quello di cui parlo nella canzone che porto a Sanremo. L'ora che stava intorno alla telefonata di Amadeus per dire che partecipavo al Festival e anche la prima ora legata all'uscita del mio primissimo singolo, che era "Arsenico" e che per me è stato il momento iniziale di questa avventura incredibile”. Questo parlando del passato, perché parlando del presente sono cambiate tante cose: “Ora Aiello è contaminazione, diversità, autenticità”.
Anche i ricordi dell’artista che riguardano Sanremo si dividono fra passato e presente: “Il ricordo più bello che ho di Sanremo, da poco, posso dire che è doppio. Prima avrei detto che il mio ricordo istantaneo è la faccia di Pippo Baudo, perché comunque è un volto storico legato a Sanremo un po' per tutti. Però, di recente, il primo ricordo bello è la prima prova con l'orchestra, l'emozione di quegli istanti, la loro partecipazione e il loro apprezzamento dopo la mia prima performance”.
Aiello è originario di Cosenza e, anche se Sanremo sarà un’esperienza fortissima, un po’ di nostalgia della sua terra la sentirà sicuramente: “Cosa mi mancherà di più della mia terra durante la trasferta sanremese? Sicuramente quei cibi leggerissimi della tradizione calabrese fatti di fritti, di salumi e di formaggi, che in realtà io purtroppo già durante l'anno non ho la fortuna di godermi, perché vivo a Roma da 14 anni però, siccome le distanze aumentano in questo caso perché Sanremo è ancora più distante dalla Calabria, probabilmente ne sentirò ancora di più la mancanza”.