Bruno Martino nasce a Roma l&#39;11 novembre 1925.&nbsp;Nel 1944 entra in Rai, come pianista dell&#39;Orchestra 013 di Piero Piccioni. Negli anni seguenti ottiene grande successo all&#39;estero, principalmente nel Nord Europa, sperimentando un genere originale, un mix di jazz, canzoni napoletane e sue composizioni. Tornato in Italia nel 1958, compone canzoni per Caterina Valente, Renato Rascel e Wilma De Angelis.

Crea un gruppo, il Quintetto Bruno Martino, formato da Ole Jorgensen (nato a Copenaghen nel 1935, alla batteria), Carlo Pes (alla chitarra), Luciano Ventura (nato a Ferrara nel 1928, al contrabbasso), Bruno Brighetti (nato a Bologna nel 1926, alle tumbe, al vibrafono, al trombone e alla fisarmonica); un caso fortuito lo lanci&ograve; anche come interprete, quando sostitu&igrave; il cantante della sua orchestra. Il suo primo successo fu &quot;Kiss me kiss m&quot;e, lanciato nel programma televisivo Ritmi d&#39;oggi, per la regia di Enzo Trapani; seguirono brani che divennero celebri come &quot;Nel duemila&quot;, &quot;Estate&quot;, &quot;E la chiamano estate&quot;, &quot;Forse&quot;, &quot;Sabato sera&quot;, &quot;Che sar&agrave; di noi&quot;, &quot;Prova a darmi un bacio&quot;, &quot;Quando un giorno&quot;, &quot;Cos&#39;hai trovato in lui&quot;, &quot;Baciami per domani&quot;, &quot;Ma tu chi sei&quot;. Non esiste praticamente jazzista al mondo che non abbia eseguito almeno una volta &quot;Estate&quot;, portato alla visibilt&agrave; internazionale dal cantante-chitarrista brasiliano Joao Gilberto, che lo riarrangi&ograve; in versione &quot;bossa&quot;. Partecip&ograve; al Festival di Sanremo, del 1961, con il brano &quot;A.A.A. Adorabile cercasi&quot;, insieme a Jula De Palma, non entrando comunque in finale. Nell&#39;agosto e settembre 1979 condusse sulla rete 2 la trasmissione in quattro puntate &quot;Ottantotto tasti e una voce&quot; insieme col pianista Enrico Simonetti con la regia di Gian Maria Tabarelli; sigle della trasmissione erano le sue &quot;Pomeriggio d&#39;agosto&quot; e &quot;Una calda serata d&#39;estate&quot;. Nel 1991 partecip&ograve;, interpretando al pianoforte canzoni sue e non, a molte puntate del programma radiofonico, andato in onda anche in TV, &quot;Radio anch&#39;io&quot;. Nel giugno 1993 partecipa alla trasmissione &quot;Noi maggiorenni&quot; condotta da Gianni Min&agrave;, in cui si esibisce al pianoforte dopo aver ringraziato pubblicamente Piero Piccioni e Armando Trovajoli per avergli &quot;insegnato a suonare il pianoforte&quot;. Nel novembre 1993, dal 9 al 28, al teatro Flaiano in Roma si esibisce in venti concerti al pianoforte insieme con Umberto Bindi. Mai dimenticato dal pubblico neanche dopo la fine del suo periodo d&#39;oro, scompare all&#39;et&agrave; di 74 anni, il 12 giugno 2000. Dieci anni dopo, la sua storia viene raccontata attraverso il libro &quot;Odio l&#39;estate&quot; (Donzelli Editore) scritto dalla giornalista musicale Paola De Simone e pubblicato nel luglio 2010. &nbsp;