News04 lug 2018

Zucchero fa innamorare Venezia con 3 ore di concerto a San Marco

Guarda le foto e i video per rivivere una serata storica!  

Tra i tanti meriti di una carriera unica, da oggi Zucchero ha anche quello di aver riportato dopo 7 anni la grande musica a Venezia, nel suo luogo simbolo cioè Piazza San Marco. Lo ha fatto in grande stile con 3 ore di un concerto iniziato sotto la pioggia, caratterizzato da una super band e ospiti da paura e impreziosito da una location mozzafiato.
Il “The best live”, che vede Radio Italia in qualità di radio ufficiale, si apre sulle note di “Partigiano reggiano”, seguita da “13 buone ragioni” e da “Il mare”, dove fa la sua prima apparizione sul palco il musicista giapponese Tomoyasu Hotei.
Caricamento...
Dopo “Ci si arrende” tocca a “Hey Lord”: la voce di Sugar cattura anche il cielo che rimane estasiato e smette di brontolare.
Caricamento...
Al termine di “Voci”, il bluesman emiliano si rivolge al pubblico: “Benvenuti in questa notte magnifica. Ora state tranquilli, poi quando ve lo dico io scatenate l’inferno”. E parte “Con le mani”.
L’atmosfera si fa via via più intima con “Non ti sopporto più” e “Dune mosse”. “Questa è la più bella canzone d’amore”, si mormora in piazza.
La scaletta prosegue con “Pane e sale”, poi Zucchero richiama il pubblico ad alzarsi in piedi: ci sono, una fila all’altra, “Vedo nero” e “Baila”.
Iruben me” è il brano con cui si congeda Hotei, il cui assolo alla chitarra mischiato alla voce di Sugar fa scattare la prima standing ovation. L’aria di Venezia profuma di “Menta e rosmarino” con San Marco che viene rapito dalle note di questa canzone magica.
Dopo “Never is a moment”, arriva “L’urlo” di Adelmo Fornaciari mentre su “Chocabeck” addirittura si salta. A questo punto, tocca al secondo super ospite della serata, Cheryl Porter & Halleluiah Gospel Singers, che si esibiscono in "Madre dolcissima" e "Così celeste".
Caricamento...
Una sedia messa a stretto contatto con la prima fila spinge Zucchero a qualche considerazione ad alta voce: "Questo è un sogno che avevo da un po' di tempo. Non è facile avere lo splendore di San Marco a disposizione, è un onore". Intanto dal pubblico gli gridano "Te lo meriti" e "Sei un mito".
"Ora faccio le canzoni che piacciono a me", ed è il momento di un medley con "Un soffio caldo", "Il suono della domenica", "Hey man", "Occhi" e "I tempi cambieranno". "Basta non ho altro da dirvi, vi saluto", scherza l''artista che tocca l'anima del pubblico con "Miserere", mentre sugli schermi scorrono le immagini di Luciano Pavarotti. "Per Luciano, per Luciano", dice Zucchero che fa partire 2 minuti di applausi senza sosta.
Il tempo di due pezzi eseguiti dalla super band di 12 elementi (Polo Jones - Musical director, bass & backing vocals, Kat Dyson - guitars, dobro, mandolin, bvs & backing vocals, Brian Auger - hammond organ C3, Doug Pettibone - Pedal Steel Guitar, dobro, lap steel, banjo, guitar & backing vocals, Queen Cora Coleman - drums & backing vocals, Nicola Peruch - keyboards, Adriano Molinari - drums, Mario Schilirò - guitars, Andrea Whitt - violin, mandolin, pedal steel guitar, James Thompson - sax tenor, sax baritone, flute, harmonica & backing vocals, Lazaro Amauri Oviedo Dilout - trumpet, flugelhorn, french horn, Carlos Minoso - trombone, tuba) e si riparte con Zucchero e il coro gospel alle prese con "Overdose d'amore", "The letter", "Libidine" e "Diamante". Qualcuno, tra la folla, approfitta di questo brano per ballarsi un lento.
Caricamento...
Dopo "Il Volo", la Laguna salta al ritmo di "X Colpa di chi" e "Diavolo in me".
Caricamento...
"Che Dio vi benedica, il blues non morirà mai", esclama Sugar mentre il campanile di San Marco scocca la mezzanotte. In realtà c'è ancora spazio per "A whiter shade of pale", cover dei Procol Harum, e "Wonderful world". Zucchero bissa questo storico concerto in piazza San Marco a Venezia anche mercoledì 4 luglio per le due uniche date italiane del suo nuovo tour senza confini