Gli italiani nella NBA, parte 1: da Rusconi a Datome

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Ripassiamo un po’ di storia. Il primo italiano a giocare nella NBA è stato Stefano Rusconi che nel 1995 tenta il grande salto oltreoceano e firma con i Phoenix Suns. La sua avventura dura una stagione in cui mette insieme solo 7 partite, 30 minuti e 8 punti totali.

Un po’ meglio fa Vincenzo Esposito. Con la maglia dei Toronto Raptors, disputa una trentina di partite e chiude con una media di 9 minuti e 4 punti segnati per gara.

Dai Raptors ai Raptors 10 anni dopo. Dal “Diablo” Esposito al “Mago” Bargnani.

Nel 2006 Andrea viene chiamato al Draft, l’evento annuale in cui le squadre possono indicare i loro nuovi giocatori, come prima scelta assoluta. Si tratta del primo cestista europeo nella storia a centrare questo traguardo. Rimane 7 anni in Canada, dove si conquista passo dopo passo la fiducia del team e lo porta ai playoff per due stagioni consecutive, nel 2007 e 2008. Nel 2013 Bargnani si trasferisce a New York, dove indossa la storica casacca dei Knicks, ma la sua esperienza viene condizionata dagli infortuni. Lascia la NBA a febbraio del 2016 quando rescinde il contratto con i Brooklyn Nets.

Luigi Datome resta in America lo spazio di tre campionati: due nelle fila dei Detroit Pistons e uno con i Boston Celtics. Congedandosi da lui, il suo allenatore Brad Stevens ha detto: “È uno dei migliori tiratori che abbia mai visto”.

Sabato prossimo andremo alla scoperta di Marco Belinelli e Danilo Gallinari, i due italiani che ci rappresenteranno nella NBA del 2016-2017.