News01 mar 2016

Patty Pravo presenta il suo nuovo album a Radio Italia

“Zibba è geniale, Sangiorgi è un poeta e Ferro ha una sensibilità incredibile”

Patty Pravo è stata ospite di Radio Italia per presentare in diretta con Paola “Funky” Gallo  il suo nuovo album “Eccomi”, uscito il 12 febbraio in concomitanza con la sua partecipazione a Sanremo.
Il tuo è un disco che colpisce per la sua modernità e che piace anche ai giovanissimi.Mi fa molto piacere, anche perché in aprile sarò in tour e così avrò un pubblico giovane. Durante i miei instore c'erano addirittura dei bambini di otto anni accompagnati dai genitori e tutti, anche i più giovani, cantavano le mie canzoni a voce così alta che anche io mi sono messa a cantare con loro”.
Nei tuoi dischi tu hai sempre parlato d'amore, ma ci hai sempre detto che, oltre ad amare, bisogna anche amarsi.E' nel mio carattere, ma ho avuto anche grandi sorprese da artisti che mi conoscono molto bene, tipo Zibba. Ci siamo incontrati una sola volta, abbiamo parlato per 20 minuti sul mio divano e, dopo due ore, lui mi ha mandato il pezzo. E' come se fosse entrato nel mio animo con il suo”.
Avresti potuto festeggiare i 50 anni di carriera come ospite a Sanremo e invece hai voluto entrare in gara.Non sapevo che fossero 50 anni di carriera! Comunque mi hanno invitato come ospite, ma mi sembrava un po' 'da morti' arrivare lì e cantare le mie canzoni. Quello lo faccio sempre quando faccio i concerti, così ho detto: andiamo lì e rischiamo ancora, mettiamoci in gioco!”.
Sei in credito o in debito con Sanremo?Secondo me il pubblico ha dato moltissimo, ma sulla giuria di qualità bisognerebbe stendere un velo pietoso. La sala stampa mi ha dato il premio della Critica che mi ha fatto piacere, ma avrebbero dovuto consegnarmelo sul palcoscenico”.
Anche “E dimmi che non vuoi morire” non ebbe quello che si meritava.Non arrivò bene, eppure è diventato un classico. Però era l'anno dei Jalisse... Ti racconto un aneddoto: Vasco mi aveva mandato il nastro con la canzone e io sentivo la mia voce ma non capivo come fosse possibile perché non l'avevo mai cantata, poi ho capito che Vasco sapeva imitarmi benissimo e cantava così per divertirsi e farmi capire che il pezzo era perfetto per me”.
Presto sarai in tour, sei una che si ricorda le parole delle canzoni?Tutti hanno il gobbo elettronico ormai. A me l'ha regalato Zucchero 25 anni fa e mi sono rovinata perché, quando cominci, poi ogni tanto l'occhio ce lo butti”.
Ti piace ancora molto viaggiare?Non posso farne a meno, devo viaggiare. In maggio ho 15 giorni liberi e non so se andare verso il mare o nel deserto. Devo ancora organizzarmi”.
Gli autori del tuo disco ti hanno dato i loro pezzi migliori, a partire da Giuliano Sangiorgi con “A parte te”.Lui me l'ha scritta per il mio compleanno, come se fosse un regalo. E' un poeta, una persona meravigliosa. Poi c'è stato Tiziano Ferro che mi ha fatto un altro regalo: una canzone molto bella con un testo veramente interessante. Lui ha una sensibilità incredibile, si è commosso quando l'ha sentita cantata. Con questi autori c'è un'unione di anime. C'è qualcosa che ti avvicina a qualcuno e quindi o lo cerchi tu o lui cerca te. All'inizio della mia carriera cercavo più io, ma poi sono stata quasi sempre cercata”.
Ti definiscono un'icona da cui prendere ispirazione. Tu hai avuto dei modelli?A 13 anni ascoltavo Nina Simone e molto blues, ma non ho mai pensato di cantare e suonare come lei. Devi essere come sei. Più ti esibisci come sei e meglio è. Purtroppo il marketing va in un'altra direzione e quindi fare vera arte ed emergere oggi è molto difficile. L'unico modo per emergere è un talent, ma non tutti gli artisti sono portati a fare queste esperienze”.
Ti hanno mai invitato a fare la coach in qualche talent?No, però domani vado a registrare per Emis Killa e vedrò con lui qualche concorrente di The Voice”.