News15 giu 2015

Pezzali a Radio Italia sull'Astronave Max

Ha presentato in diretta il suo ultimo lavoro

Come si fa a rimanere così magri e così giovani?”. Questa domanda “prettamente musicale” ha aperto la chiacchierata tra Paola “Funky” Gallo e Max Pezzali, ospite in diretta di Radio Italia. Lui ha risposto così: “Bisogna adeguarsi ai problemi dell’età. La vita del magro è bruttina, mi sono obbligato a essere disciplinato e a andare a letto presto. Ogni tanto mi concedo qualche sfizio, ogni tanto… e ogni tanto anche la pizza. Ma uno o l’altro, mai insieme perché potrebbe essere troppo. Insomma sesso, droga e rock and roll sono un sogno lontano, o l’una o l’altra cosa ormai…”.
Il suo ultimo singolo “Sopravviverai” invita a superare le storie d’amore finite male, smettendo di autocommiserarsi, e offre lo spunto a Max per tracciare una sorta di bilancio della sua carriera: “Tecnicamente sarei il contrario di uno che fa il mio mestiere. Nel manuale del perfetto cantante bisogna avere estensione e capello lungo, essere istrionico e addomesticatore di folle. Io invece mi nascondevo fra i banchi di scuola ma grazie alla musica mi sono dovuto calare in un ruolo che non era il mio. Sono rimasto contro ogni pronostico a fare questo lavoro perché non racconto frottole e non prendo in giro le persone. Posso piacere o non piacere, ma non faccio altro che guardare il mio metro quadrato e raccontarlo”.
Dagli ascoltatori arrivano due domande, una più seria e una meno. Un fan di Mestre ha ricordato un libro sulla dipendenza dalle droghe, pubblicato da un amico di Max negli anni ’90 e ispirato alla sua canzone “Cumuli”, e ha chiesto a Pezzali se la musica l’abbia aiutato a salvarsi: “Quel libro è stato utile per affrontare il tema dell’eroina che, soprattutto in quegli anni, colpiva molte persone. L’autore ora sta bene, fa un bellissimo lavoro e vive a Pavia. Io personalmente non sono stato salvato dalla musica, semplicemente non sono predisposto a un certo tipo di esperienze. La musica non ti salva e non ti condanna ma avere obbiettivi, sogni e interessi aiuta a tenerti alla larga da questo tipo di problemi”.
La domanda più leggera invece è stata: “Quando hai scritto ‘E’ venerdì’ non hai pensato che sarebbe stata trasmessa anche di lunedì? E’ devastante sentire ‘Grazie a Dio è venerdì’ a inizio settimana!”. Max ha risposto così: “Ho chiesto un cambio di calendario solo con venerdì, sabato e domenica ma il decreto non è stato approvato. Volevo regalare una speranza agli italiani e invece… Comunque il senso del venerdì che racconto in questa canzone non è ‘uao che figata’ ma di decompressione dopo una lunga settimana di lavoro”.
Dopo aver firmato un autografo sul pancione di una sua fan incinta, Pezzali ha ricordato il “RadioItaliaLive – Il Concerto” di qualche giorno fa, di cui è stato grande protagonista: “Cantare in Duomo è pazzesco. Poi quest’anno, rispetto al 2012, ho provato un’emozione nuova perché c’era la luce. Quando c’è il buio e il palco è illuminato non vedi fino in fondo. Quest’anno invece faceva più impressione, quel pubblico che non finiva mai mi ha quasi ipnotizzato”.
Un altro ascoltatore gli ha chiesto il retroscena dell’inedito “La prima in basso”, contenuto in “Astronave Max”, e della citazione sull’ex pilota Loris Capirossi: “Anni fa facemmo un rally insieme a Monza: lui guidava e io ero il navigatore. Mi disse che quando vai moto e vedi un ostacolo, devi subito guardare la via d’uscita per non finirci contro. Funziona anche nella vita, più hai paura di una cosa più ci finirai dritto contro”. 
La chiusura è per tre temi molto cari a Max: l’Inter, il tour instore e la sua prossima tournée nei palazzetti: “Sull’Inter dico grazie a Dio è finita la stagione. Il problema è quella che deve arrivare e la campagna acquisti un po’ titubante, mentre il Milan si sta rinforzando molto. Ma perché occuparsi sempre di calcio quando ci sono altri sport… Riguardo al tour instore, sta andando avanti fortissimo, nel tardo pomeriggio sarò a Vittuone. Purtroppo la promozione migliore di ‘Astronave Max’ era con Samantha Cristoforetti.. Potevo farmi lanciare nello spazio su una navicella russa e rientrare con lei ma purtroppo non avevamo i mezzi. Sul tour invece non vedo l’ora che inizi. In estate penseremo a come allestirlo per arrivare a fine settembre belli carichi”.