“Non so cosa chiederei, ho già un po’ tutto”, risponde Mengoni per la rubrica #atupertu, “Chiederei che mi faccia fare una bellissima esperienza all’estero e che il 2017 sia migliore del 2016: ce ne vuole perché è stato un bell’anno. Gli ultimi due anni sono stati molto proficui”.
La sua prima tournée europea inizia da Francoforte, in Germania, martedì 6 dicembre. Come si è preparato Marco Mengoni? “Mi sono preparato facendo 13 date in Italia, toccando anche le province italiane, perché nella prima parte avevamo suonato nelle città più grandi: nelle province si respira un po’ l’aria di paese, quella delle mie origini, dato che nasco in un centro di 7mila abitanti (Ronciglione, in provincia di Viterbo, ndr)”.
Mengoni è pronto per questa nuova avventura, che toccherà Bruxelles, Amsterdam, Parigi, Lussemburgo, Zurigo, Colonia, Vienna e Varsavia: “Andare in giro per l’Europa per il primo tour è un po’ come ricominciare: ti rimetti in gioco, è una cosa diversa, non so come arriverà la mia musica al pubblico europeo o comunque non italiano”.
“Marco Mengoni Live” è stato annunciato come il capitolo finale della sua playlist in divenire: “Speriamo, chi lo sa, perché qui ogni tanto escono delle cose nuove…”. Come proseguirà ora la sua ricerca artistica? “Cambio idea ogni 5 secondi… Credo che adesso dobbiamo proprio fermarci e che sia arrivato il tempo di riprendersi le idee e gli input dalla vita normale. Farò una piccola grande pausa: non metto limiti alla creatività, però c’è bisogno di vivere per scrivere o per portare sul palco delle storie. Se non vivi, porti semplicemente la routine di un tour e non va bene”.