News21 nov 2018

Jovanotti, Chiaro di luna: ecco il video girato ad Asmara, in Eritrea

Nella clip la poesia, la musica e la storia della magica città africana

Il video di Chiaro di luna, ultima canzone di Jovanotti da Oh, Vita!, è su YouTube: è girato ad Asmara tra la poesia, la musica e la storia dell’Eritrea. Con le clip delle sue canzoni Lorenzo continua a stupire.
Il video di Chiaro di luna è ambientato ad Asmara, in Eritrea, dove molti anni fa un altro Lorenzo Cherubini, il nonno di Jova, aveva fatto il camionista, in quel periodo passato alla storia come “Africa orientale Italiana”.
Asmara è una città bellissima, un luogo dove l’Africa e l’Italia si intrecciano, al di là di ogni possibile preconcetto e giudizio storico. Affollata e lenta, dolce e straniante, isolata dal resto del mondo ma così piena di storie, ricca di rimandi come un ipertesto di emozioni e di pensieri. I segni della presenza dell’Italia sono ovunque: “Non bisogna cercarli ti ci ritrovi dentro e dopo un po’ non ci fai più caso perché è semplicemente il panorama architettonico dentro al quale siamo cresciuti” rivela Jovanotti.
I ragazzi non scappano se trovano opportunità e maggiori spazi di lavoro, sono orgogliosi di starci o di tornarci”, continua Jovanotti, “Proprio come Yonas, un giovane eritreo esperto di video che ci ha fatto il backstage e che ha deciso di recente di tornare dall'Italia ad Asmara con sua moglie e sua figlia”.
Il video ha uno scenario che potrebbe ricordare una provincia o una delle periferie italiane prima della guerra: il mercato, i cinema, la cattedrale cattolica, le chiese copte, i bellissimi bar italiani; spaccati cittadini di piazze e di vie di Asmara, mondi non "connessi",  senza pubblicità e non visibili da Google Earth, fuori da qualunque rotta commerciale, politica, digitale e anche per questo così affascinanti, così assolutamente  unici e speciali.
La fotografia del clip porta a saturazione una tavolozza cromatica naturalmente imperniata sul giallo, come il più classico dei film di frontiera. La periferia, gli ambienti catturati dalla macchina da presa potrebbero essere quelli di settanta anni fa, come anche quelli di un futuro post-apocalittico. E invece il tempo della storia del video è assolutamente centrato ai giorni nostri.
Lo stile di ripresa degli YouNuts, scoperti da Lorenzo con il video di Sabato e oggi i più importanti video maker italiani, è semplice ma ben curato, con camera a spalla, anche perché trovare un drone ad Asmara è impensabile. Un ritratto fedele di un mondo intatto e poetico, un ambiente surreale per il mondo occidentale, ma assolutamente reale oggi, in questo preciso momento a poche ore di aereo da qui.
Nel video c’è una sorprendente leggerezza, un’intensità, l’atmosfera di un luogo magico, con la vita che ci scorre dentro e l’amore che fiorisce con qualunque clima e in qualunque condizione.
Lorenzo nel video è un musicista che per una ragione non chiara se ne sta in questa città e la sera suona le canzoni nel bar del Cinema Roma. C’è una coppia di innamorati che lo va a sentire. Il clima tra loro è sospeso, forse è la loro ultima notte insieme, forse non si rivedranno più. Ma prima di lasciarsi  ballano teneramente abbracciati su Chiaro di luna, la più romantica tra le canzoni del mondo.

JOVANOTTI - VIVA LA LIBERTA' (estratto)

E’ uno dei brani a cui tengo di più”, svela Jova, “Quando l’abbiamo ascoltata con Rubin (il produttore di Oh, Vita! Rick Rubin, ndr) ci siamo subito resi conto che si trattava della melodia più importante del disco e forse per questo abbiamo scelto di realizzarla ottenendo il massimo dell’emozione, riducendo al minimo essenziale l’arrangiamento”.
Con lo stesso criterio Lorenzo ha voluto il video, che senza alcun effetto speciale, racconta l’emozione di una storia semplice, in una terra meravigliosa senza alcun artificio, che emoziona per come è, senza che la telecamera debba usare nessun “arrangiamento”, lasciando parlare le immagini, naturali, emozionanti, vulnerabili e al contempo cosi travolgenti.
E’ un assurdo stranissimo bellissimo posto che da noi è come un ‘rimosso collettivo’, ma mi ha toccato il cuore. Come fece con mio nonno che si chiamava come me, in un altro tempo, con altri desideri in un mondo così diverso ma dal futuro altrettanto imprevedibili”, afferma infine Jovanotti.