E POI I LIVE06 mag 2024

Francesco Gabbani: "Sul nuovo album posso dire che..."

L'artista è anche entrato nel merito del nuovo singolo "Frutta Malinconia", con cui ha fatto ballare il pubblico dell'isybank Music Place

Francesco Gabbani, all’isybank Music Place, è stato accolto dal calore del pubblico, che ha subito ricambiato cantando “Frutta Malinconia”, il suo nuovo singolo: “Quando canto cerco sempre di divertirmi e con questo pubblico fantastico è più facile!”, ha detto conclusa l’esibizione. Si è poi raccontato ai nostri speaker Mauro Marino e Manola Moslehi, che hanno tentato di carpire qualche informazione sul suo nuovo album e sulle date dei live, in aggiornamento, che lo attendono prossimamente...

In “Frutta Malinconia” ci sono tantissime citazioni, da Gaber a Vianello, Grease e John Travolta
La frase ovviamente ironica sulle scarpe di Travolta si riferisce a uno dei momenti mediatici di quest’anno. E poi c’è un mix di citazioncine...

Sei sempre molto originale: tu hai proprio creato uno stile, lo “stile gabbaniano”, è riconoscibilissimo
Sì effettivamente è vero, io stesso quando provo a spiegare i vari tessuti, tutte le sfaccettature delle mie canzoni provo difficoltà. È proprio il mio modo di comunicare, io stesso uso il termine “gabbaniano” per fare prima: rappresenta una profonda leggerezza da una parte, è una proposta di divertimento estivo che arriva come la frutta di stagione, che sta a identificare la freschezza dell'estate, e poi getta uno sguardo sulla contemporaneità. Rappresenta anche il fatto che è tutto molto veloce: la velocità è l’antitesi dell’approfondimento, in questo scenario viviamo poca profondità emotiva del momento, quindi tramite la malinconia forse riusciamo a vivere più intensamente il presente di quanto facciamo al momento. Questo è il mio punto di vista, non è una verità assoluta.

Quest’anno sono 10 anni tondi dall’uscita del tuo primo album, "Greitist Iz": cosa è rimasto di quel Francesco e cosa è cambiato?
È rimasto sicuramente tanto della componente fondamentale. Questo è l’anniversario di un album meno conosciuto, antecedente al successo. Non è cambiato tanto, il mio approccio a fare musica, la leva è sempre la solita, che poi è semplicemente un’autenticità di approccio, di poca costruzione. Quindi quello non è cambiato, continuo a fare musica con lo stesso approccio, cercando il sentimento che avevo ai tempi di quel disco. È ovvio che Francesco essere umano è cambiato, mi auguro sia cresciuto. Nel percorso interiore ho fatto tanta strada, che mi ha fatto capire qualcosina in più sul rapporto con gli altri. E un altro aspetto è che con quel disco c’era ancora la voglia di autodeterminarmi nel mondo della musica. Ora che ho un pubblico fantastico che dà senso a quello che faccio, quella dimensione si è ridotta. C’è meno ansia di dimostrare e mi sento legittimato a essere più quello che sono, con appunto autenticità.

Anche sul piano musicale sei sempre rimasto te stesso e il pubblico ti ha seguito, anzi, è anche cresciuto
Infatti questo è un grande vantaggio, quando ci rifletto mi dà molta gioia; quando fai questo lavoro è facile cascare in una sovrastruttura, rischi di creare un personaggio che fa leva su aspetti estetici che poi ti imprigionano. Io invece sono gioioso quando osservo che il Francesco privato è sovrapponibile al Francesco artista e questo il pubblico lo sente.

A che punto siamo con il nuovo album? Ci fai qualche spoiler?
Posso dire che sto lavorando a canzoni nuove… Sarà un disco… Che sarà un disco… Sarà un album, che vuol dire una serie di canzoni con un minutaggio di circa 3 minuti l’una... Lo apri e poi lo puoi ascoltare! Concludo con una battuta: l’album si chiamerà... “bianc d’uov”. Qui mi sento talmente bene, mi sento a casa e quindi mi permetto di dire queste cose... No seriamente, l’album è in divenire, sto lavorando a canzoni ma ci vorrà ancora tempo. Mi aspetto che le canzoni arrivino nella loro forma pura; l’album voglio sia qualcosa di vero, non voglio fare un disco a tutti i costi, perché darei qualcosa di confezionato a tavolino che non mi piace.

E poi ci saranno i live...
Sì, ci sarà qualche data sulle isole, non sarà un tour ufficiale. Le date in Sicilia e in Sardegna sono una sorta di riscaldamento per il tour vero e proprio che partirà da dicembre al Forum e che andrà poi a Padova e a Firenze.

Questo tour non ha ancora un nome perché c’è il mistero delle locandine nascoste: ce lo vuoi spiegare meglio?
È per lasciare un po’ di suspense. L’importante è che saremo al Forum il 19 dicembre, il titolo è poco importante, ci interessa la sostanza!

Parlaci dell’atmosfera anni ‘50 del video di “Frutta Malinconia”: perché questa scelta?
L’idea del video deriva dal mio manager. Io ho management allargato e con tutto lo staff abbiamo accolto questa idea per ricordare che il brano ha questa ispirazione, ha il modo melodico dell’epoca e l’idea di cavalcare quel momento. Nel video ci sono proprio immagini di repertorio, non è stato facilissimo realizzarlo.

C’è un balletto per questa canzone?
Il ballo di base è il twist, bisogna avere le rotule sane!

La scelta degli anni ‘50: come ti è venuta l’ispirazione e come mai proprio ora?
Il fatto di farla uscire in periodo pre-estivo è una scelta di fruizione del brano, perché il brano ha appeal estivo. Poi ogni canzone ha il suo giusto vestito, infatti nella mia produzione musicale c’è eterogeneità, non devo seguire una direzione specifica, perché la cosa fondamentale è la scrittura, poi il vestito che gli dai è basato sul gusto. Io poi sono nato suonando così, nei locali della toscana, avevo una band con cui facevo blues, perciò la dimensione di suonare nei locali e nelle piste da ballo è una cosa che ho vissuto in prima persona.

Ci puoi anticipare qualcosa sui live? Sulla scaletta del tour?
La verità è che non lo so ancora, mi piace vivere alla giornata!