News01 nov 2014

A Ritrovar Bellezza, le canzoni degli anni Sessanta secondo Diodato

Il primo singolo è la cover di “Eternità” dei Camaleonti

Diodato ha dato nuova veste a dieci brani italiani degli anni ’60 in “A ritrovar bellezza”, l'album che raccoglie cover come “Senza fine” di Gino Paoli, “Ritornerai” di Bruno Lauzi, “Se stasera sono qui” di Mogol e Luigi Tenco, “Piove” di Domenico Modugno e “Eternità”, che è il singolo di lancio del disco: “È un brano dei Camaleonti che ho scoperto grazie ad un film di Paolo Virzì, La Prima Cosa Bella. Sin dal primo ascolto ho pensato che mi sarebbe piaciuto realizzarne una mia versione e questo disco è stata l'occasione giusta per farlo”, ha dichiarato il cantante. Nella produzione e nella riscrittura, oltre alla band che l’ha accompagnato nel primo lavoro “E forse sono pazzo” del 2013, Diodato ha avuto al suo fianco anche il quartetto d’archi GnuQuartet e il violinista degli Afterhours Rodrigo D’Erasmo che ha curato gli arrangiamenti degli archi di “Eternità”, “Senza Fine”, “Non arrossire” di Giorgio Gaber e “La voce del silenzio”, presentata a Sanremo nel 1967 dal duo Dionne Warwick e Tony Del Monaco.
Roy Paci con i Velvet Brass e Manuel Agnelli hanno invece collaborato in “Arrivederci” di Umberto Bindi e “La voce del silenzio”. Diodato ha partecipato all’ultimo Sanremo tra le Nuove Proposte e recentemente alla trasmissione tv “Che tempo che fa” di Fabio Fazio: ora sta già pensando al nuovo album di inediti, che potrebbe uscire l’anno prossimo, e non ha escluso di partecipare all’edizione 2015 del Festival targata Carlo Conti, perché ha pronto un brano perfetto per l’accompagnamento dell’orchestra. Un’altra delle grandi voci italiane, Francesco Renga, che come Diodato ha partecipato al Sanremo 2014, in questi giorni sta avendo grandi successi con l'album "Tempo reale" e i suoi videoclip.