L'INTERVISTA16 apr 2024

Biagio Antonacci, tra i retroscena dei suoi brani e la voglia di iniziare il tour

L'artista, proprio oggi, ha aggiunto due nuove date alla sua serie di concerti

Biagio Antonacci è stato accolto all’isybank Music Place dai microfoni di Mauro Marino e Manola Moslehi e da un pubblico che fin dai primi momenti dell’intervista gli ha trasmesso il suo calore. Appena arrivato, Biagio ha ringraziato Radio Italia solomusicaitaliana per il sostegno e la fiducia dati alla sua musica: “Questo presente è un pubblico fedele anche grazie a voi che date possibilità a noi artisti di esserci: io sono un vostro fan da tantissimi anni e anche il pubblico è stato fidelizzato, grazie alla musica che avete diffuso”.

Biagio Antonacci ha poi avuto modo di raccontare alcuni retroscena dei suoi ultimi brani, a partire da “Lasciati pensare”: “È una canzone che amo tanto, è lenta, finalmente possiamo sentire i respiri dentro a questo microfono. La dedico alle persone qui presenti. Voi invece pensate a qualcuno e dedicategliela!”, e ancora "La canzone è intima, emoziona. Noi sembriamo abituati a cantarle, ma ci sono canzoni che canto da più di 20 anni e di cui sento ancora quella pulsazione emotiva che ho sentito quando le ho scritte".

Dopo un po’ viene automatico scriverle ed eseguirle?
È automatico perché sei un professionista, hai la responsabilità di fronte al pubblico e quando sei sul palco devi sempre tenere conto che quello che fai lo fai per il pubblico.

A tre mesi dall’uscita del tuo album “L’inizio”, vuoi tirare le somme?
È un album cantautorale, ha i suoi aspetti di modernità e gli aspetti classici di Biagio. È stato apprezzato l’album intero e non solo i singoli. Ho visto che la gente si è immedesimata nel progetto ed è bello che ci sia ancora chi vuole ascoltare un progetto completo. Io voglio essere progettista!

Tu non ti ripeti mai nei lavori, ma una cosa che non manca mai è la libertà
Un artista non libero non è un artista, è finito; quelli rimasti nel tempo sono i più liberi. Se non puoi permettertelo con l’arte di essere libero, come fai? Siamo fortunati a fare questo lavoro, se ci metti impegno e libertà, sei immortale: devi entrare nella testa di qualcuno e rimanere per almeno un episodio. Solo questa è l’immortalità.

Raccontaci di “Delivery”...
Devo ringraziare Placido Salamone e Alessandro Raina: sono un grande team che ha permesso di arrivare a questa sonorità. “Delivery” è nata durante un periodo triste, cioè il lockdown: sembrava che la vita si accorciasse, che tutto fosse occupato da notizie terribili e in quel periodo ho pensato “chissà se ne usciamo”… Poi ho visto un acquario in casa di un mio amico: scendevo con la corda dal balcone e mi calavo nel suo appartamento e lì ho pensato a come sarebbe stata la nostra vita dentro un acquario, ho pensato a noi insieme alle balene… Quindi poi ho ripreso la corda e sono tornato su!

Hai detto che “Lasciati pensare” ha accompagnato le storie di tanta gente. Ce n’è una che ti ha colpito più della altre?
Leggevo che due persone che si pensano da 2 parti del mondo opposte riescono a sentire le proprie anime da lontano. Quante volte vi capita di pensare a una persona che non vedete da mesi e poi arriva un messaggio da parte sua? Noi attiriamo i desideri di chi ci sta pensando. Poi a volte bisogna anche lasciarsi andare e farsi sentire: anche se è un disturbo, è meglio esserci.

Secondo te amare è meglio di essere amati?
Sono due cose abbastanza vicine. Amare è una fortuna, non è vero che la fortuna migliore sia essere amati. Amare è fare del bene all’altra persona e se non cerchi l’amore non riuscirai mai a produrlo. Io mi sono emozionato di più quando mi sono accorto di amare e non di essere amato. Il fatto di dire “ti voglio bene” comporta di produrre una sensazione di meraviglia.

Parlaci un po’ de “L’inizio”, il brano che dà il nome all’album
È stata scritta da Giorgio Poti quando sono diventato padre per la terza volta. Lui non ha avuto figli, quindi mi ha detto: “Ho scritto per te questa cosa che avrei dovuto scrivere per me”. E io mi sono emozionato. C’è qualcosa di bello nel cantare canzoni che non hai scritto, non hai il pensiero di cambiare le frasi una volta che la fai. Io quando entro in studio e canto le mie canzoni, cambio tutte le frasi. Ho avuto grandi autori che hanno scritto per me, ho vissuto momenti magici fuori dalla zona autore e quando succede devi impegnarti a rispettarla nel modo migliore.

E quando senti le tue canzoni cantate da altri?
Mi gasa! Nel caso di Laura Pausini, ho dato il mio meglio come autore. È un’emozione sentire le tue canzoni portate in giro per il mondo. Quando ho scritto “Tra te e il mare” ascoltavo la voce di Laura, non sarebbe stato giusto cantarla in prima persona.

“Anita” invece è dedicata ad Anita Garibaldi
A volte a scuola si faceva fatica a vedere gli eroi, a vederne la vita, ma già ai tempi pensavo che se avessi avuto una figlia l’avrei chiamata Anita. Poi sono nate 2 Anita una di seguito all’altra e una è la figlia di un mio carissimo amico. Per fare figli, prima di tutto devi avere la fortuna di potertelo permettere. Devi avere un aiuto e quando in un Paese devi rinunciare a fare figli perché il Governo gestisce male possibilità, allora non sei più in un Paese civile. Nessuno pensa ad aiutare le persone che vogliono mettere su famiglia. Io me lo potevo permettere, mentre tanti ragazzi si sentono inferiori perché non possono fare figli ed è una cosa vergognosa.

Quando sei venuto a trovarci a gennaio, hai detto che stavi ancora aspettando l’idea giusta per il tour e poi sono arrivate le 10 date al Vittoriale!
Sì è un’idea nata con un po’ di follia e per fare una cosa diversa. Noi in Italia facciamo sempre concerti dove va più di moda, ma è bene far conoscere anche i posti meno rinomati, è bello entrare in questi spazi e fare qualcosa per farli conoscere. Volevo fare una cosa un po’ diversa e stare 10 giorni nello stesso posto anche per incontrare i fan che arrivano da zone diverse. Magari durante i pomeriggi mi vestirò da D’Annunzio e reciterò poesie! Sarà bello incontrarsi anche lì e sarà bello avere una band di polistrumentisti. Il concerto sarà fatto di energia e non vedo l’ora, ho voglia di andare in tour, il bello è stare in mezzo al pubblico! Io mi permetterò anche di stare al pianoforte, anche per venti minuti o mezzora e canterò canzoni che non ho mai cantato.

Biagio, proprio oggi (16 aprile), ha inoltre aggiunto due nuove date alla sua serie di concerti, ossia quelle dell'1 e del 2 agosto al Teatro Antico di Taormina. Qui di seguito tutti gli appuntamenti di "Biagio Antonacci Live 2024 - Funziona solo se stiamo insieme":

9 giugno - MACERATA - Sferisterio
10 giugno - MACERATA - Sferisterio
13 giugno - ROMA - Terme di Caracalla
14 giugno - ROMA - Terme di Caracalla
28 giugno - GENOVA - Arena Del Porto Antico
29 giugno - GENOVA - Arena Del Porto Antico
12 luglio - ROCCELLA JONICA - Teatro Castello
13 luglio - ROCCELLA JONICA - Teatro Castello
18 luglio - POMPEI - Anfiteatro degli Scavi
19 luglio - POMPEI - Anfiteatro degli Scavi
26 luglio - BARLETTA - Fossato del Castello
27 luglio - BARLETTA - Fossato del Castello
1 agosto - TAORMINA - Teatro Antico NUOVA DATA
2 agosto - TAORMINA - Teatro Antico NUOVA DATA
17 settembre - GARDONE RIVIERA (BS) - Anfiteatro del Vittoriale
18 settembre - GARDONE RIVIERA (BS) - Anfiteatro del Vittoriale
20 settembre - GARDONE RIVIERA (BS) - Anfiteatro del Vittoriale
21 settembre - GARDONE RIVIERA (BS) - Anfiteatro del Vittoriale
22 settembre - GARDONE RIVIERA (BS) - Anfiteatro del Vittoriale
24 settembre - GARDONE RIVIERA (BS) - Anfiteatro del Vittoriale
25 settembre - GARDONE RIVIERA (BS) - Anfiteatro del Vittoriale
27 settembre - GARDONE RIVIERA (BS) - Anfiteatro del Vittoriale
28 settembre - GARDONE RIVIERA (BS) - Anfiteatro del Vittoriale
29 settembre - GARDONE RIVIERA (BS) - Anfiteatro del Vittoriale