1979: E&#39; il primo incontro con la musica di una De Sio ventenne, attraverso l&#39;esperienza di Musica Nova, l&#39;ensamble che riusc&igrave; a fondere il linguaggio folk con la canzone d&#39;autore in quella fine anni settanta cos&igrave; piena di forti emozioni. 1980: Viene pubblicato il suo primo album solista, &quot;Sulla Terra Sulla Luna&quot;. Teresa, che firma tutti i testi, trova nel dialetto napoletano la fluidit&agrave; di un canto personalissimo. Un lungo tour ne mette in mostra la grande personalit&agrave; di performer. 1982: Esce &quot;Teresa De Sio&quot;, che contiene tra le altre canzoni &quot;Voglia &#39;e turn&agrave;&quot; e &quot;Aumm Aumm&quot;. A sorpresa il disco vende oltre cinquecentomila copie e una lunghissima tourn&eacute;e corona il successo dell&#39;anno assieme ad una totale stima da parte della critica che ne esalta la peculiarit&agrave; poetica e musicale in un crossover molto sofisticato. 1983: Con la pubblicazione di &quot;Tre&quot;, ancora cinquecentomila copie vendute, la popolarit&agrave; della De Sio diviene indiscussa. Molti i riconoscimenti per i testi, tutti firmati da lei. Nuovo tour che si conclude con la prima diretta televisiva della Rai effettuata dalla Mostra d&#39;Oltremare con trentamila presenze (in tv la seguiranno sette milioni di spettatori). 1985: Due anni di lavoro per la realizzazione di &quot;Africana&quot;, primo album dove compaiono composizioni in lingua italiana con una inversione di tendenza anche sul piano sonoro, molto pi&ugrave; vicino ad un linguaggio rock. Al suo fianco Brian Eno, un legame artistico e una amicizia che continueranno con il passare del tempo, regalando risultati importanti e di prestigio. L&#39;album viene pubblicato in Inghilterra, Francia e Germania. 1986: Per la prima volta Teresa non compone, ma si avvicina in maniera virtuosa e sofisticata al patrimonio musicale napoletano dei primi del Novecento: &quot;Toledo E Regina&quot; &eacute; una raccolta di classici interpretati in maniera mirabile, con occhio attento alla musica colta. Arrangiatore degli archi e direttore d&#39;orchestra Paul Buckmaster, pianista e arrangiatore Ernesto Vitolo. 1988: Esce il doppio album &quot;Sindarella Suite&quot;, la prima parte contiene canzoni, la seconda mostra la natura audace della scrittura della De Sio con la avvincente suite composta assieme a Brian Eno e Michael Brook intitolata &quot;La Storia Vera di Lupita Mendera&quot; che verr&agrave; presentata in anteprima al Festival Internazionale della Poesia di Parma. 1991: &quot;Ombre Rosse&quot; sembra chiudere un ciclo artistico, sottolineato da due lunghi tour, uno invernale e uno estivo, nel quale la cantautrice ripercorre le tappe della sua carriera decennale regalando alle canzoni una sorta di unitariet&agrave; venata di rock, jazz e canzone d&#39;autore. 1993: Esce &quot;La Mappa del Nuovo Mondo&quot;, naturalmente con testi e musica da lei composti e scritto in italiano (c&#39;&egrave; un solo brano in dialetto napoletano). Un lavoro che si concentra su di una forte ispirazione poetica a fotografare momenti importanti come la canzone-manifesto &quot;Io Non Mi Pento&quot; o la visione cruda di un&#39;Italia alla ricerca delle sue menti migliori in &quot;Pedala Pedala (Una Ragazza al Giro d&#39;Italia)&quot; o, ancora, &quot;Ritmi Cubani&quot; dedicata alla rivoluzione cubana di Che Guevara e Fidel Castro. Nell&#39;inverno del &#39;93/&#39;94 gira l&#39;Italia con lo spettacolo &quot;Parole e musica&quot;, in cui, per la prima volta si assiste ad un 1995: A settembre viene pubblicato &quot;Un Libero Cercare&quot;, album interamente scritto in italiano, registrato dal vivo al Teatro Petrella di Longiano, senza pubblico e con una ricerca sonora tesa verso forme di acustica naturale, prendendo spunto dalla necessit&agrave; di Teresa di dare alle canzoni non solo una unitariet&agrave; di suoni e di arrangiamenti ma anche la consapevolezza di un&#39;anima live che &egrave; sempre stata fondamentale nella vita artistica della cantautrice. Ospiti del disco Fabrizio De Andr&eacute; e Fiorella Mannoia che, con le loro voci, vengono a tributare la loro stima ad una autrice sempre pi&ugrave; matura. 1996: La De Sio partecipa alla Rassegna del Festival di Recanati (&egrave; nella giuria del premio fin dalla prima edizione) con una composizione per voce recitante e sonorizzazioni di chitarra elettrica, intitolato &quot;La Cattiva Sorella&quot;, dedicato alle vedove dei liquidatori di Chernobyl e scritta dalla De Sio soltanto pochi giorni prima, in occasione del decennale dell&#39;esplosione. &quot;La Cattiva Sorella&quot; viene letta in contemporanea a Roma dal poeta Maurizio Gregorini davanti a cinquantamila persone, nel corso di una manifestazione indetta al Colosseo dalla Lega Ambiente, Cgil e WWF per il decennale. Nell&#39;estate realizza una serie di concerti (il progetto prende il titolo di uno dei suoi brani, &quot;Brigate di Frontiera&quot;) che la vede insieme sul palco con gli YoYo Mundi (band emergente piemontese) e ad Andrea Chimenti, in una avvincente e spericolata fusione di linguaggi. Nel frattempo comincia a lavorare al suo nuovo album, sceglie i musicisti e si dedica agli arrangiamenti. Per la prima volta dopo otto anni decide di &quot;rileggere&quot; le canzoni pi&ugrave; celebri e di presentarle dal vivo. 1997: Il mese di gennaio &egrave; un mese febbrile: scrive tre inediti e sceglie le canzoni &quot;storiche&quot; da inserire nel tour che servir&agrave; per la registrazione dal vivo del suo nuovo disco. Le mette in prova con un gruppo nuovo di zecca, che chiama Almonjav&agrave;, parola napoletana che sta ad indicare il nome di un dolce antico che si preparava con zucchero e formaggio, come dire sapori diversi tra loro, cos&igrave; come le estrazioni dei musicisti che fanno parte dell&#39;ensamble. A guidare il gruppo il chitarrista e arrangiatore Sas&agrave; Flauto, un ragazzo napoletano di grande talento che da questo momento diventer&agrave; braccio destro della cantautrice. Il risultato di questo lavoro &egrave; un disco che si intitola &quot;Primo viene l&#39;amore&quot;, pubblicato nel giugno del 1997, quindici canzoni, dalle canzoni popolari e tradizionali, ai grandi successi come &quot;Voglia &#39;e turn&agrave;&quot;, &quot;Marzo&quot;, &quot;Terra &#39;e nisciuno&quot; riarrangiate e rivisitate con sorprendente attualit&agrave;, agli inediti, &quot;Rondine&quot;, &quot;Anima Lenta&quot; e &quot;Un Samba&quot;. Un lungo tour (da luglio a settembre) la porta in giro per l&#39;Italia. 1998: Anche l&#39;inverno &lsquo;98 vede Teresa De Sio tornare a suonare dal vivo, un ritrovato amore per i concerti che si concretizza con trentacinque date, il pi&ugrave; lungo tour degli ultimi cinque anni. Con l&#39;arrivo dell&#39;estate si torna a pensare ai concerti e una collaborazione con i Pantarei, voce del nuovo rock italiano, presenti anche in &quot;Canti Sudati&quot;, si concretizza nel tour che, iniziato nel mese di giugno a Cuba con quattro concerti sould out, terminer&agrave; poi ai primi di ottobre. All&#39;interno di questa tourn&eacute;e estiva i due episodi unici e straordinari di &quot;Un Libero Cercare&quot;, concerto che ha visto assieme musicisti diversi tra di loro, dalla jazzista Rita Marcotulli, all&#39;organettista folk Ambrogio Sparagna, al gruppo etnico italo-africano Metissage. Un folto numero di pubblico ha assistito alle due esibizioni: una al Palatrussardi di Milano e l&#39;altra al PalaDeAndr&eacute; di Ravenna il 3 e il 5 settembre con i musicisti saliti sullo stesso palco per mostrare la possibilit&agrave; di una musica totale, non etichettabile, uniti dallo stesso spirito di &quot;un libero cercare&quot;, per l&#39;appunto. 1999/2000: E&#39; l&#39;anno della realizzazione del progetto &quot;La Notte del Dio che Balla&quot;, di cui Teresa De Sio &egrave; anche direttore artistico. Contiene il singolo inedito &quot;Salta Salta&quot; presentato in anteprima nazionale al grande concerto del 1&deg; Maggio a Piazza San Giovanni a Roma, ripreso in diretta da Rai 3. Verr&agrave; poi messo in produzione e varato nel mese di luglio con sei concerti realizzati per i maggiori festival italiani: pi&ugrave; di tre ore di musica dal vivo, dalle radici della musica popolare alle contaminazioni tecnologiche. Una lunga notte tutta da ballare, tra chitarre battenti e loops campionati passando tra alcune delle pi&ugrave; significative realt&agrave; musicali oggi in Italia. Un omaggio ad una delle pi&ugrave; importanti tradizioni culturali italiane: la taranta e al suo luogo d&#39;origine, il Gargano. Nei mesi di agosto e settembre prosegue invece il suo tour solista, tutto impegnato in una creativa ricerca ritmica, con un quartetto di grande solidit&agrave;: Sas&agrave; Flauto alle chitarre, Flavio Zanon al basso, Matteo Scaioli alle percussioni ed Emanuele Smimmo alla batteria. E naturalmente Teresa stessa alla voce, chitarre e percussioni. La partecipazione dal vivo alla Rassegna del Club Tenco di Sanremo e al Salone della Musica di Torino, entrambe a fine ottobre, hanno chiuso gli impegni concertistici dell&#39;anno. 2001: L&#39;anno si apre nuovamente con un concerto: il 7 gennaio suona davanti all&#39;immensa miniera di sale di Petralia Sottana, nel parco protetto delle Madonie, ad un&#39;ora da Palermo, chiudendo la rassegna &quot;I Suoni della Terra&quot; e devolvendo l&#39;intero incasso al WWF. Nel frattempo Teresa pensa ad una nuova onda di concerti, con la realizzazione del tour &quot;Da Napoli a Bahia da Genova a Bastia&quot;, una sorta di viaggio per mare scritta assieme al navigatore Giovanni Soldini. Concretizzatisi nei mesi di marzo e aprile nei maggiori teatri italiani (con chiusura all&#39;Ambra Jovinelli di Roma) e d&#39;estate in bellissimi festival (come la fortezza del 1500 di Civitella del Tronto al Crossover Festival, l&#39;Anfiteatro di Nuoro, il Festival EtnoPollino in Sila o il Festival di Caserta per la chiusura, sul palco assieme a Giovanni Soldini). 2002: Teresa continua a scrivere canzoni per il nuovo lavoro e nei mesi di marzo e aprile lavora alla preproduzione di cinque canzoni inedite. Nel frattempo lavora alla seconda edizione dello spettacolo &quot;Da Napoli a Bahia&quot; per i festival di luglio/settembre dove la produzione si arricchir&agrave; di una serie di scenografie multimediali che si intersecano con lo spettacolo. I concerti, visti da pi&ugrave; di quindicimila persone, in una lunga serie di festival sparsi in tutta Italia, hanno avuto consensi unanimi di stampa e pubblico. 2003: E&#39; attesa la realizzazione del nuovo album per la prossima primavera.