Eduardo nasce a Napoli l&#39;8 febbraio del 1951. Alla fine degli anni settanta firma un contratto con la Dischi Ricordi. Tra i vari lavori di De Crescenzo per la sua nuova casa discografica vi &egrave; la rielaborazione della Czardas, composizione ungherese del XIX secolo che viene appositamente riadattata dal maestro Vittorio Monti e che porter&agrave; all&#39;incisione, nel 1978, del brano La solitudine. Nel 1980 inizia la collaborazione col duo Franco Migliacci-Claudio Mattone. Partecipa a cinque edizioni del Festival di Sanremo: nel 1981 con Ancora (musica: Claudio Mattone; testo: Franco Migliacci), ottenendo il riconoscimento quale migliore interprete dalla giuria di qualit&agrave; presieduta dal regista Sergio Leone; nel 1985 con il brano Via con me (musica: Claudio Mattone; testo: Daniele Pace) che segna anche la fine del sodalizio artistico con Claudio Mattone; nel 1987 con L&#39;odore del mare (musica di Eduardo De Crescenzo e Maurizio Fabrizio; testo: Guido Morra); nel 1989 con Come mi vuoi (musica e testo E.De Crescenzo e Mariella Nava) e successivamente interpretata anche da Mina, che l&#39;ha inclusa in uno dei suoi lavori discografici (Canzone d&#39;autore, 1996); nel 1991 con E la musica va (musica di Eduardo De Crescenzo; testo di Marina Micco e Franco Del Prete). La sua prima produzione alterna canzoni in italiano a canzoni in napoletano: ad esempio, il suo terzo LP, Decrescenzo, inciso nel 1983, &egrave; cantato interamente in napoletano. Nel 1984 incide Casualit&agrave;, colonna sonora del film Fatto su misura di Francesco Laudadio; nello stesso anno canta Taptit&ograve; nel film Cos&igrave; parl&ograve; Bellavista di Luciano De Crescenzo. A met&agrave; degli anni ottanta, dopo aver interpretato brani scritti da altri autori, De Crescenzo riprende a comporre ed inizia a pubblicare le sue canzoni. Infatti dal 1987 al 1995 incide ogni due anni un album, con la collaborazione (per i versi) di diversi parolieri, fra i quali Guido Morra, Eugenio Bennato e Franco Del Prete. Sono questi gli anni in cui Eduardo De Crescenzo rifiuta svariate proposte di musicare le colonne sonore di diversi film prodotti in Italia e all&#39;estero. Nelle vesti di co-autore o autore delle canzoni che incide a partire dall&#39;album Nudi (1987) il musicista partenopeo va alla continua ricerca di nuovi suoni e contaminazioni; ricerca che porter&agrave; pi&ugrave; tardi alla lavorazione ed alla pubblicazione dei due album che rappresentano una svolta della sua carriera artistica: Cante jondo nel 1991 e Danza Danza (che contiene il brano Zingaro, composto nel 1991 e dedicato a Camar&oacute;n de la Isla) nel 1993. Con quest&#39;ultima produzione discografica arriva anche il successo internazionale, pure grazie, peraltro, alla duplice versione sanremese di E la musica va.. Nel 1996, dopo pochi mesi dall&#39;uscita dell&#39;album Live (ottobre 1995), in occasione della promozione del brano Cielo su cielo, Eduardo De Crescenzo presenta al Maurizio Costanzo Show il progetto a cui collabora, cio&egrave; l&#39;associazione La citt&agrave; invisibile, per il recupero dei detenuti del carcere di Poggioreale di Napoli. Nell&#39;autunno del 2000, a conclusione del tour Concerto del Mediterraneo, inizia la preparazione del nuovo album che, dopo una lunga gestazione, porter&agrave; a La vita &egrave; un&#39;altra. In occasione del suo ritorno discografico, dopo oltre sei anni di silenzio, con la pubblicazione dell&#39;album La vita &egrave; un&#39;altra la &#39;voce-strumento&#39; napoletana d&agrave; il via al tour teatrale che lo porter&agrave; in giro per l&#39;Italia, accompagnato dalla sua band storica, partendo dal teatro Palapartenope di Napoli il 10 aprile 2003 (trasmesso in differita su Rai Uno il 20 luglio), con la partecipazione di Maria Pia De Vito in Parole nuove e in E la musica va, di Teresa De Sio in Quantu tiempo ce v&ograve; e di Mireille Mathieu in Ancora. Nell&#39;estate del 2005, a distanza di due anni da La vita &egrave; un&#39;altra, De Crescenzo si ripropone in un nuovo tour. Sempre nel 2005 incide per la prima volta un brano in lingua straniera, Surub&agrave;, che far&agrave; parte dell&#39;album Danza di Karl Potter, con il quale l&#39;artista duetter&agrave; nell&#39;estate dello stesso anno in un live tenuto in Toscana, a San Quirico d&#39;Orcia. Negli ultimi anni si &egrave; dedicato soprattutto alla musica dal vivo e a progetti di solidariet&agrave;. Frutto del lavoro dell&#39;artista sar&agrave; poi l&#39;apertura, il 27 dicembre 2006, presso la stazione centrale di Napoli, del primo &quot;Help Center&quot; informatizzato: uno sportello di ascolto e orientamento per le persone in difficolt&agrave;, al fine di prevedere l&#39;ubicazione di nuovi posti letto per i pi&ugrave; bisognosi presso il centro &quot;La Tenda&quot;. &Egrave; questa la prima iniziativa concreta del progetto &quot;Le mani&quot;, promosso da De Crescenzo insieme a don Elvio Damoli e don Antonio Vitiello. In occasione del concerto tenuto all&#39;Arena Flegrea di Napoli il 7 settembre 2006, De Crescenzo viene premiato dal Presidente dell&#39;Ente Provincia. Il 30 settembre dello stesso anno partecipa alla seconda edizione della &quot;Notte Bianca&quot; della citt&agrave; di Napoli, manifestazione alla quale prendono parte anche altri cantautori italiani, tra i quali Lucio Dalla, Pino Daniele, Francesco De Gregori e Ivano Fossati. Il 26 giugno 2007 la Sony/BMG pubblica una nuova antologia che include canzoni del periodo 1978-1991, Le pi&ugrave; belle, e che, oltre a riprendere vecchi successi, ripropone il brano La solitudine a distanza di circa trent&#39;anni dalla sua incisione. Il 21 ottobre dello stesso anno De Crescenzo &egrave; tra gli ospiti al Meeting Internazionale per la Pace, promosso dalla Comunit&agrave; di Sant&#39;Egidio e svoltosi al teatro San Carlo di Napoli tra il 21 e il 23 ottobre in occasione della visita di Papa Benedetto XVI alla citt&agrave; partenopea. Dopo la premiazione, si &egrave; esibito in uno dei suoi ultimi live del 2007, riproponendo, in due ore di concerto, tutte la canzoni pi&ugrave; significative della sua ultima produzione artistica. Nel 2011 viene pubblicato dalla Sony Music I miei successi, una nuova antologia di vecchi brani dell&#39;artista partenopeo relativa al decennio compreso tra il 1981 e il 1991. Dopo una lunga assenza dal palco, la sua ultima esibizione in concerto per il grande pubblico risale al 28 ottobre 2008, Eduardo De Crescenzo ritorna in tour nella primavera del 2012 con l&#39;anteprima di Essenze Jazz, concerto dal vivo in cui rivisita in chiave jazz una parte importante del suo repertorio, con la collaborazione, per gli arrangiamenti, di Stefano Sabatini. A distanza di circa sette anni dall&#39;ultimo disco pubblicato il 12 novembre 2013 Eduardo De Crescenzo ha pubblicato il suo nuovo album Essenze Jazz su etichetta EmArcy-Universal. Il disco ripropone in chiave jazz le canzoni che hanno segnato le tappe fondamentali della sua storia musicale, e qualche brano inedito